la dolce vita

sono uscito di casa per camminare, come ogni giorno.

sono gli ultimi passi senza guardare il telefono, l'orologio, il pc.

6 mesi trascorsi in una maniera del tutto differente dagli altri.

gli ultimi 3 anni, vissuti tra thailandia e sicilia, nepal e calabria, 4 mesi in india.

come posso lamentarmi dopo tutto quello che ho visto in 10 anni di viaggi solitari e di esperienze ricche di felicita?

questa volta, roma, qualche giro fuori, e tanta casa.

ma sopratutto, tanto yoga.

questo lockdown ha coinciso con una necessaria voglio di stere fermo, seduto a gambe incrociate, in silenzio.

l'amore ti migliora. questo e' il piu grande insegnamento.

ci ho sempre creduto e ora ne sono certo.

nel momento in cui ti abbandoni a te stesso, superi le paure e ti inizi a conoscere.

nel momento in cui ti arrendi, sei un nuove te che cammina nel mondo.

il dolore e' un maestro, l'amore che incontri e' il tuo specchio.

ti colpisce dove nascondi le ferite, per farti guarire e splendere.

e quando due anime splendono insieme sono luce per il mondo.

mi incammino per andare a vedere la roma della Dolce vita, voglio rivedere nel 2020 i posti che ho sognato nel film, quella Roma che non ti basta mai.

faccio via appia, poi all'altezza di Ponte Lungo entro nella via che ho sempre preferito, sin dai tempi del liceo, via Adria: ha sempre il sole, ti mostra i castelli e ti porta alla stazione dei treni.

prendo la tuscolana, proseguo fino a san giovani, da li entro a piazza vittorio, passa tra i bar, i cornetti e il sole sui tavolini, la voglia di stare insieme, di rilassarsi in una mattina d'estate.

sembra New York, mille popoli insieme, telefoni che squillano, valigie, accenti americani, spagnoli, africani.




osservo la vita nelle vetrine delle pasticcerie, passo ad una delle mie preferite, Regoli.

Mi fermo su piazza Santa Maria Maggiore, mi inchino peer fotografare la facciata ricca di arte.




















da qui, arrivo a via nazionale, passo alle 4 fontane, giungo al quirinale.








Una vista straordinaria, un sole  a palla, una piazza dove fermarsi tutta l'estate.
































scendo le scalette, mi allungo tra i vicoli e le arcate, fino a rinfrescarmi davanti Fontana di Trevi.

Splendono gli occhi dei passanti, come quelli della Ekberg quando di notte , improvvisamente, scorge questo paradiso in terra.









































forse per la prima volta, ho la possibilta di sedermi, ammirarla, penetrarne i dettagli, accogliere il vento che arriva dolce come un olio rilassante.
siedo, mi scorrono le immagini di Mastroianni che decide di entrare in acqua mentre lei lo invita a gioire di questa bellezza. Penso alla Roma di qiei tempi,a  come erano le persone, alla loro umanita, le loro idee, a come stavano insieme, a come pensavano, a come comunicavano.

una sensibilita dimenticata, un approccio alla vita che ci e' sfuggita. 

Valori sociali, etici, identitari, spirituali. Una Roma molto piu leggera e libera, intima, che amava cercarsi e cercare, che amava ritrovarsi, andare piano, scoprirsi.

il vento mi fa sentire in viaggio, il sole caldo si ferma sui palazzi di via del tritone, esce dalle case, splende sulle finestre.

Passo alla Basilica di Sant'andrea delle  Fratte.

entro nei vicoli che mi portano davanti alla Scalinata di Trinita de' Monti, la piu bella del mondo.


















Via del babuino, via margutta, il tratto che separa Piazza di Spagna da piazza del popolo e' una lieta passeggiata che fa gioire ad ogni angolo.

arrivato sulla piazza, sorrido al ricordo di Mastroianni che entra con la macchina sotto la fontana.
















Me la giro incantato dalle fontane, le statue, in compagnia dei volti che guardano inquieti il mondo sotto villa Borghese.






Resto appoggiato sopra la piazza per osservarla da sopra la fontana,  dalle braccia della Dea Roma, con la Lupa che allatta Romolo e Remo, le origini di questo cuore del mondo.



salgo su al pincio, guardo Roma, resto sempre senza fiato da queste altezze.









la bellezza di Roma e' viva nei sassolini e nei sampietrini, ma ti poprta ad elevarti quando sali, come una ascensore che separa i piani dell'esistenza, la bellezza ti accompagna lungo un percorso di crescita, a " vedere" la vita.

Roma, ogni giorno, come una mamma mi legge i racconti della saggezza millenaria, mi insegna a guardare dove non ho mai portato l'attenzione. Nei dettagli.


















Entro a villa borghese, passeggio lento e rilassato tra le panchine  e i viali alberati, mi fermo a piazza dei martiri.





Una famiglia mi ferma per chiedermi una fotografia di loro 4 insieme: una coppia romana bellissima e sorridente, e due splendidi bambini biondi che si divertono sul riscio'!

cammino per la villa, rilassato in una roma beata e silenziosa.Mi fermo per un caffe alla Casa del Cinema.

Villa Borhese e' un parco elegante, una nobile e aristocratica passeggiata che ti fa sentire in un'altra epoca.

I tratti delle sculture, le panchine, i musei.. e' sofisticato anche il vento che soffia.

Termino la camminata proprio dove e' iniziata la Dolce Vita, tra i bar  e i caffe di Via Veneto, dove i paparazzi cercavano attori e politici da immortalare per uno scoop o uno scandalo.








Guardo le foto in bianco e nero, Via Veneto e' piu vuota di allora, sembra agosto, cammino nel centro della strada senza macchine, sembra un sogno, anche se inquietante.














Roma senza macchina ha un volto nuovo, pieno di luce, che si mostra senza maschere.

torno a casa, mangio e crollo.

al risveglio, trovo il messaggio che mi ha sempre svegliato felice.

ringrazio la vita per avermela messa sulla mia via.


 

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