Cosa facciamo qui.
perché siamo qui ?
io e te siamo separati o siamo una cosa sola? quello che vive dentro di te è sorretto da un filo che lega anche me?
è una domanda che ci tiene svegli da quando siamo bambini. cosa ci facciamo qui.
ne parlavo con il mio amico Francesco, il quale girando nel traffico si chiedeva: perché io? cosa c'è dopo la mia fine? finisce tutto? chi ha scelto che io nascessi qui, e così come sono?
sono domande a cui nessuno con certezza può rispondere.
eppure su qualcosa si può porre l'attenzione: come puà esserci separazione tra me e un altro se viviamo nella stessa terra con le stesse sembianze e lo stesso desiderio di felicità? se fossi separato dovrei vivere in un contesto a sè stante, senza nessun bisogno di interagire, amare, capire. cercare, toccare. sentire. soffrire e abbracciare.
se siamo tutti dentro questo mondo e' perché siamo legati dalla stessa mamma, una sola.
che non è quella biologica ma è la Sacra e universale madre che concede ad ognuno la possibilità di andare oltre il proprio corpo e il proprio limitato sguardo per superare l'io abbracciare il tutto.
il vero problema di questa società è che cerca di curare il fisico e non l'anima.
tutto ciò che ci succede è un evento caduto ai nostri piedi, ogni evento è indizio sulla nostra missione.
un trauma può essere doloroso ma diventa sofferenza solo perché abbiamo paura.
la paura emerge perché non c'è fiducia: Fiducia nella vita, negli eventi, nel dolore, nelle crisi.
se hai in cuor tuo, fiducia, la vita ti mostra il senso di quell'evento che è sempre solo per farti evolvere e liberarti.
la vita è dolore, esiste una strada che porta alla liberazione. quella strada richiede coraggio e volontà di essere felice. Se hai paura di prenderla, ogni trauma diverrà il tuo nemico, e la sofferenza si farà sempre piu potente. se invece apri il cuore e ti affidi completamente a tutto ciò che ti accade con la certezza che tutto è già perfettamente designato per la tua strada, tu andrai incontro a quello che è stato indicato per te.
bene e male non sono eventi casuali o figli del giudizio, sono solo un modo di guardare il mondo.
una volta che ti liberidel giudizio e lasci che le cose accadano, le risposte saprai trovarle senza cercare. la società non è il problema, il problema è come la concepiamo.
vista da uno sguardo che identifica tutto come separato, la realtà resterà sempre illusoria.
l' anima e' qui per proseguire un cammino generato dalle nostre azioni e purificarlo.
e' in attesa che ci accorgiamo di lei per portarci a casa una volta e per sempre.
senza la necessità di tornare.
eravamo UNO poi ci siamo mescolati e separati e questa confusione genera ancora una condizione tale da identificar il corpo, che è finito, e non con l'infinito. il corpo che genera dolore e paura.
paura delle giudizio, di invecchiare, di non essere riconosciuti, belli, accettati, esaltati, di morire e ammalarsi. di avere soldi, non ricevere amore, affetti, non avere casa, lavoro, famiglia.
una lista infinita di paure che crea una lista infine di malattie.
anzichè arrendersi al Sistema, dovremmo arrendersi all'Anima.
Ognuno ha il suo progetto Animico.
non aspettiamo che finisca la Pandemia per inziare a vivere.
Per essere felici, liberi, per essere il meglio di noi stessi, non possiamo aspettare.
dobbiamo essere un passo avanti al tempo.
Accogliendo nelle nostre mani la passione per La Vita.
Ed ha milioni di facce.
Un mondo cosi vasto, affascinante e pieno di luce, non lo può fermare una pandemia.
Lo possiamo fermare solo noi.
O noi, lo possiamo far splendere.
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