La libertà è complottista.

 La zona dove ho vissuto per piu di 40 anni è una zona unica al mondo, quando ci torno noto la attraente vitalità ed energia, una classica caciara di quartiere a cui non sono piu abituato.

Cosi dopo aver lavorato al pc con mio fratello e fatto colazione con mario e massi, mi dirigo al parco per un pò di relax al sole.










Mi faccio una camminata fino al mio quartiere preferito, l'aventino. 


Mi fermo per un caffè, il cornetto me lo porto su in terrazza, per gustarmi Roma e un po' di pace.


Passeggiando tra i vicoli e le piazze, sogno un giorno di poter vivere qui. Sopra i tetti di Roma, col sole addosso, gli alberi intorno e la cupola che rasserena il volto.







Siedo sulla panchina davanti a Roma, maestosa e bella come una mamma che viene a svegliarti.


Faccio colazione guardando il cupolone.























Leggo, ascolto il silenzio, mi lasciò inebriare dal profumo dei fiori, dell' erba, del prato.


Il giardino degli aranci è un posto perfetto per inaugurare la primavera. Il mio luogo dei sogni. 


Si sentono solo i cani giocare. La primavera esplode di colori e bellezza. 


Beata esistenza che scorre attraverso i miei occhi.


Dal giardino scendo per le scalinate che portano sul Lungotevere Aventino, da qui, proseguo per Circo Massimo.
















poggio i piedi sulla riva del Tevere. Come un figlio che ringrazia la mamma per la cena, siedo sopra la bellezza, e con incanto guardo ogni cosa che mi attraversa, ed è piu bello di un quadro quello che provo.

Roma, indomabile e fiera, libera per sua natura, mostra a i suoi figli il riflesso delle cose belle, dei panorami da cartolina, la meraviglia delle scene di vita quotidiana, la semplicità nei piccoli incontri,   la meraviglia del'esistenza vista da qui, sotto il cielo blu che sovrasta la paura  nel paradiso degli uomini liberi.

Roma la riconosco tra mille posti, mi basta vedere l'angolo di un portone, la luce di un balcone, il cornicione di una finestra, un sampietrino, un muretto,  l'inizio di un viale, il filtro di un vicolo, è inconfondibile ai miei occhi la sua espressione, il suo mostrarsi nuda,  antica, misteriosa, elegante, selvaggia, popolare, genuina, penetrante.


Ti entra negli occhi, nel cuore, nelle ossa, ti resta sulla pelle.

La sua luce ti disegna il volto,  ti lascia un timbro per farti riconoscere nel mondo, un romano lo vedi subito, ha uno sguardo tutto suo, non lo puoi confondere.


La libertà  dovrebbe riguardare tutti, è un affare universale e dovrebbe stare in cima ad ogni dibattito politico, economico, in ogni discussione al bar, in ogni pensiero, in ogni relazione.


La liberta ti riguarda. Non importa da dove vieni o cosa voti, che idea hai. La liberta ti riguarda.   


riguarda tutti. E' un diritto universale.


I giornalisti, che una volta morivano per difenderla, ora hanno le ginocchia rotte a forza di piegarsi davanti a sua Maestà.  


E invece, La Libertà, sembra dimenticata. Nascosta, vilipesa, abbandonata. Persa.


Chissà tra quali cassetti della Memoria.

Come se Salute, Lavoro, sicurezza, Paura ..  fossero piu importanti .


Ma senza libertà, che ci fai con il Lavoro? 

Ci mangi?


E come mangi, se sei schiavo ? 


Come lavori, se sei incatenato ?


come fai a sentirti al sicuro, con le catene alle mani? 

Come vivi, se non respiri ?


Come ti mantieni in salute, se non cammini?


un esistenza vissuta soffocando, viene chiamata con apprezzabile coraggio, Esistenza.

Il Tevere soffia la sua gioia, la schiuma esce dalle onde e supera i ponti che attraversano la città.. fino a spruzzare nelle finestre  delle case una ventata di aria fresca. Aria libera.

E lascia in aria una atmosfera di pace.

Scrivo, leggo, medito. Stare qui  E' una sensazione di benessere che diventa quasi estasi; stare fermi mentre tutto scorre, senza aggiungere nessun giudizio.


Insieme alle finestre chiudiamo le speranze del nostro cuore, che ha la voce strozzata.

Una voce messa a tacere che non riesce piu a condividere parola o emozioni.

Una testa messa sotto acqua da mani potenti, fino a togliergli il respiro.   

Fino ad abituarsi a vivere con la maschera, come un pesce che si abitua  a scappare dentro il mare, che dovrebbe essere la sua casa.

Sentiamo di avere la colpa per una pandemia che non abbiamo creato nè tantomeno voluto.

Eppure, se andiamo a cena fuori, se abbassiamo la museruola, se siamo in piu persone, se facciamo incontri, sentiamo di essere ingiusti, sbagliati, irresponsabili. 

Dobbiamo essere adeguati e allineati, omologati e muti.


E se uno nutre un dubbio, è complottista.

Giro per i vicoli di Trastevere, sento la liberta tra gli alberi, nel silenzio delle ombre, nella luce dei portoni.

Mi specchio nel fiume, leggo sdraiato al sole, sento viva ogni cellula del mio corpo, ogni frammento del mio stare al mondo.


Le strade vuote, l'esigenza di andare a camminare la trovo scritta negli occhi delle persone,  che vagano sole cercando un posto dove stare in pace, senza dover scappare.

L'isola Tiberina è una terrazza accogliente che si prende la luce piu bella della città.   

Dono il Sangue, scherzo con le dottoresse, " sei vegano ma l'emoglobina è sempre perfetta!!" 

vado a fare  colazione a trastevere, cornetto vegan e cappuccino di soia, spolverato al cacao.


Ringrazio di tutto questo, di ogni pasto che mi viene donato, della luce di Roma, della gentilezza del mondo,  della bellezza della vita, di essere in forze, e di donare qualcosa di me  a chi ne ha bisogno.

Un sorriso è capace di aprire argini che cambiano la vita per sempre, spiragli di luce in una via buia sono un riflesso di libertà che riempie il cuore di gioia.  

Saperlo custodire, quel sorriso, è la grande sfida, il mistero e la missione di questa vita.

E richiede coraggio.

Il coraggio di lasciare scorrere tutto.

Come ci insegna ogni giorno il Biondo Tevere.


Passo per il ghetto, mi fermo al forno, una pizza strepitosa che mi godo  seduto sul muretto che affaccia sulla luce dei fori, a Largo Argentina.

Un sole primaverile riscalda la piazza, mangio insieme ai piccioni che gradiscono sia la rossa che la bianca. un pranzetto rilassante, affacciato su un giardino  della storia.

Caffè in un locale aperto da poco, mi incammino verso piazza Venezia, poi i fori imperiali.








































































Al rientro, mi accoglie il silenzio del quartiere San Paolo. E' una fortuna vivere in una zona cosi tranquilla. Qui molte case sono disabitate, gli studenti sono tornati a casa, e non mi pare vero sentire il fruscio degli alberi, il cinguettio degli uccelli, le voci tenui in lontananza.


il balcone è il mio rifugio preferito, ci scrivo, ci faccio merenda, colazione, yoga la mattina e la sera, nel magico incanto del cielo, seguo con lo sguardo le stelle.  


Molti vicini, hanno il balcone piu grande del mio ma non ci vanno quasi mai, se non per dare un pulita o annaffiare le piante. 

Nei palazzi lontani, una ragazza, ogni tanto esce, e siede sul bordo della finestra.


Una signora invece, di un palazzo piu distante, si affaccia la sera e si accende una sigaretta.

 


Ma qual'è per te il mondo ideale? chiese lei.


- per me è starti accanto.

Vedere con te la prima luce del giorno e l'ultima prima del sonno. 


È darti un bacio prima che chiudi gli occhi.


Dirti Buonanotte, buongiorno, Ti amo, Scusa, Grazie.

E guardare insieme le stelle, il cielo, la gente, il tempo che passa, la vita che cambia.

e cambiare insieme, ma non cambiare dentro. tutto quello che sento è come il vento.


fa il giro del mondo. e poi ti si posa accanto, sul tuo mento,  nel letto.


Passa il tempo, i film, la gioventu, le storie. Tu no. tu non passi mai. 


Che a volte dico, ammazza..  ma quanto è grosso sto mare.. che non finisco mai di nuotare?


non mi basti mai. tu sei sempre. e sempre è bello dirlo. 5 lettere. Come Ti amo.

Non mi basti mai.

Anche quando sono guai. 

anche quando non ce la fai.

Quando mi dici.. " basta . "  . e io rispondo: " resta."


sei il centro del mondo.  e io ci dormo dentro. 



Termino la giornata con lo Yoga al a tramonto.

























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