La vita è bella

 Marianna, la ragazza con cui lavoro di sera lungo il tevere, mi manda un messaggio mentre gusto una granita di mandorla alla fontana delle papere, di fronte al mare: vale, scusami se a volte ti ho risposto male, colpa del nervoso. Io personalmente, mi spiace che hai finito le ferie, ma sono contenta di riaverti."




Bevo una limonata mentre il sole infuoca il pomeriggio. Cammino tra i vicoli, mangio un arancino con riso carciofi e carota. Prendo qualche pensierino tra i negozi colorati di foulard, tovaglie, teste di mori, bracciali e collane. Mi inoltro fino al castello, ammiro la scultura di mitoraj svettare sopra il mare. 

Mitoraj racconta attraverso le sue opere.. la trasformazioni interiori, la necessità di introspezione e di cambiamento, la liberazione dalle nostre prigioni mentali, dalle catene che non permettono il passaggio del nostro essere, e lasciarlo fluire libero come un torrente che si unisce al mare. 





mi porto a roma le risate delle donne siciliane, quelle conosciute in una caletta nascosta, da un cancelletto si accede a questo angoletto intimo, un ritorno ad un mondo antico. conosco mimma, una nonna che mi prepara il caffè freddo e mi racconta che viene qui da sempre.. c'erano una volta abitazioni ora non esiste altro che crepe, ma il mare è una piscina blu che risplende sopra le rocce bianche. 

ride, fa ridere tutti, mi sfotte che mangio vegetariano, conosco le sue amiche, donne  con cui mi siedo per vivere un esperienza autentica, sdraiato sui sassi tra loro che si parlano e si confidano sopra i sassi. una sua amica, è una romana che vive qui da 40 anni, quando ha conosciuto  suo marito, siracusano in vacanza a roma. lei di garbatella, non ha intenzione di tornare a roma, si trova bene qui, nella tranquillità di una comunità semplice, che sa ancora viverre tra loro. sono emozionato nello stare l, tra i loro racconti.. chiedo tutto, il matrimonio la chiesa i quartieri.. al che mimma mi fa .. ." ma che te frega a te!!" e io rispondo che sono curioso. 

sembra la scena di un film anni 60, loro sui sassi a parlare mentre il mare dipinge sui loro volti un'aria leggera, poetica.

una sera, conosco uno scrittore romano finito anche lui qui 4 anni fa. scrive gialli, gli chiedo una dedica per mio fratello. mi presenta sua moglie, parliamo di come sia cambiata la nostra città, che porta tanti a scegliere altre mete, dove si respira ancora umanità. arrivano bambini, lui li fa prima sfidare atraverso alcune favole, poi regala i suoi libri. mi presenta alle famiglie come un altro romano che il suo accento.

davanti un bar, alcune donne puliscono le strade e ridono, si sfottono e mi guardano, resto ad osservare la scena divertito.

questa semplicità mi riporta ai pomeriggi passati con nonna e le sue amiche, un mondo antico che sapeva ridere e divertirsi con poco.

qui i servizi mancano, a volte anche l'acqua, le strade sono spesso abbandonate, come le case e i palazzi, ci sono crepe ovunque, le autostrade sono senza servizio al casello . eppure, i loro volti splendono, nonostante la mafia, gli aguzzini di stato e i giornali che si vendono al potere. resta la loro arte, i limoni e el arance, i chioschi e le mandorle, caravaggio e la madonna che piange, resta intatta una cultura millenaria, delle tradizioni ancora presenti.

la gentilezza di giusy, la donna che mi ha di nuovo affittato la casa, la donna del bar sotto casa e le sorelle della trattoria, le ragazze ai tavoli, le cassiere, il pasticcere, i signori seduti ai bar, il sole il mare all'arenella, fontane bianche, il parco archeologico, il teatro greco, i bambini che fanno arrampicata al tramonto.. il sorriso delle donne che fanno i bracciali, la musica nei locali, gustarmi un vino al porto, una granita davanti al tempio di apollo, un panino al mercato di ortigia, un arancino tra i vicoli, le fontane, la cena dai romani che sono venuti a vivere qui dopo una vacanza, la sabbbia dell'etna sugli occhi.  

i gatti sotto casa, la luce del tramonto sulle case, le chiese antiche, il signore che scrive al tavolo, i bambini che passano senza casco e mi sorridono.. quell'aria di casa, quel senso di magia che la sicilia mi dona ad ogni viaggio.


rientro a roma, il tempo di una doccia, senza pranzare e con una notte in bianco, riesco per andare al corso del risveglio. caffè e volo sullo scooter attarversando la luce estiva di una roma vuota e solitaria.

san giovanni, prenestina, san lorenzo.. la scritta Amati che torna ai miei occhi, la stessa che il giorno prima una donna sorridente aveva tatuata sul braccio, in un bar a fontane bianche. Sulle mura di un viale abbandonato nella cosiddetta burgata Santa Lucia, una scritta colora un muro.. " vi prego, Amatevi."   

arrivo al corso, mi accoglie denis, col suo sorriso amorevole, al suo fianco la compagna, che mi abbraccia. ridono nel sapere che da un aereo sono corso qui, a metà corso. 

vado salutare tutti e mi emoziona scoprire che mi hanno tenuto un posto tra le prime file, vado da manuela, sta pulendo l'aria con incenso e una musica dolce che mi tramette una pace immediata. mi fa un sorriso pieno di sfida e allegria! " gia ti stavo segnando in rosso se non venivi!"

mi manda la playlist di quella musica estatica.

esco e ritrovo fulvia, una ragazza che avevo conosciuto 2 mesi fa, al primo incontro.. una chiacchierata che ricordo emozionante avevo riportato su carta, mi saluta con un bellissimo sorriso e un  gioioso.. " abbellooo!!" ..   è dove l'avevo conosciuta, al sole, che si gode la sua pausa. " valerio lo sai che ho parlato di te ad un ritiro che ho fatto, una persona ti conosce e le ho detto che mi stai simpatico!" parliamo di sicilia, marocco, viaggi. Vado a mangiare qualcosa, tra i negozi rivedo i miei insegnanti che mi vengono ad abbracciare... " e tu che ci fai qua!" ridono sapendo che sono corso qui senza dormire ne mangiare. Io so benissimo che quando segui l'amore Dio ti sostiene con la sua  invincibile Forza.

ad ogni tavolo un incontro, questo calore è un ritorno a casa, questa gentilezza e questo amore, questo ritrovarsi ed avere uno sguardo comune sul mondo è quell'umanità che ti restituisce il senso alle battaglie di ogni giorno.

abbraccio roberto, mangio un tramezzino e bevo una spremuta, parliamo del mio viaggio e gli incontri, arriva anna, affettuosa come sempre che mi dice che ho il posto vicino a lei.  " sai vale, con te e roberto sento un affinità, siamo un gruppo ma non ci isoliamo dal resto, dai nuovi incontri. "

denis e la sua compagna sono belli come il sole, mi invitano alla casa al mare da loro, resto al bar a parlare con roberto che sento ha bisogno di confidarsi. prendiamo un caffè e la sua apertura totale nel confidarsi mi spinge a stare li, in un ascolto totale, con la parte piu profonda del mio cuore.

il mondo di chi cammina verso la verità è un cammino spigoloso e pieno di insidie ma quando è accompagnato da fratelli che ti tendono la mano, si fa piu leggero, la fiducia si fa piu ampia e la luce che intravedi è confortevole, dona sollievo.

la gente mi saluta e mi abbraccia, anche chi mi ha visto una sola volta, gente che non ricordo mi chiama per nome, c'è un'aria di comunità, 

abbraccio brizzi che mi firma un altro libro, mi scuso per il ritardo, lui ride azzardando un simpatico romanesco... " e vabbe ao, uno ariva quanno ariva!"

lui ha il potere di portare l'attenzione di tutto il gruppo dove ne ha piu bisogno, sente cosa serve alle persone in sala e punta tutto su quell'aspetto li.  

nella pausa  fulvia mi dice che andrà in  marocco. le parlo di Essaouira, il posto che mi ha piu emozionato. "Vai ad Essaouira, fregatene del vento e del surf, entra nei vicoli, mangia con loro, siediti ai tavoli, respira la magia di quelle strade, di quel fare lento, di quei volti, senti l'aria che avvolge tutto." e lei ridendo.... " ma io te amo!!!"

dice che andra li, si fida di me, ci scambiamo i contatti, vorrebbe fare yoga con me. 

è uno di quei scambi veloci e improvvisi, pieni di luce negli occhi. di quel sorriso che solo l'estate sa regalarti.

rientro verso casa con il cuore allagato nella gioia, un riflesso del sole si infila tra le fogli di un albero regalando magia ad un attesa al semaforo.

passo per portonaccio, in piazza bambini che giocano e signore sulle panchine, chi gioca a carte chi si rincorre, donne agli angoli conversano rilassate, in ciavatte. un'aria di festa, popolare.San lorenzo, san giovanni, circo massimo caracalla, le mura aureliane, a garbatella la luce del cielo passa dentro ai lotti e si infila nelle pizzerie, nei vicoli, sui volti di chi mangia un gelato. non sento stanchezza, l'aria è cois magica che mi siedo al mio posto preferito, davanti al teatro Palladium. una donna con il cane ha tatuato  sul braccio il volto di Frida Kahlo tatuato.

la ragazza ai tavoli mi riconosce dopo un anno e mi accoglie con un caloroso sorriso " ciao caro, ben ritrovato, ti preparo un toast vegan co salsa al basilico?" il moscato secco è Divino, come la salsa. l'aria intorno, magica, rilassata, garbatella in piena estate romana. Una ragazza legge solitaria e beve vino, coppie, comitive, balconcini degli anni 20 sopra la piazza.  

lui le porge gli occhiali e le bacia la mano, la luce sui volti, il vento che soffia sulle gambe, mi vivo questo aperitivo solitario in totale libertà, scrivo e gusto la vita.

mi faccio una pizza al volo, la gente guarda curiosa questo uomo dai capelli bianchi solitario che scherza coi camerieri, scrive e si gode una pizza marinara.




mi scrive manuelina, riprendo lo scooter e la chiamo.

" vale, io credo che il rapporto che ho con te non lo potrà mai vivere e capire nessuno. tu sei stato il mio primo amore della vita, avevo solo 6 anni ed ero emozionato quando stavamo dentro l'ascensore, ti seguivo, tu non parlavi, eri timido, dicevi appena ciao, a testa bassa. Ma ricordo che, anche quando eri con la tua ciurma, quando tu mi sfottevano, tu restavi in silenzio, in disparte, questa tua delicatezza, questa essere tenero con me, non l'ho mai dimenticato. Io so che ci sarai sempre nella mia vita, e tutti i miei uomini hanno sempre saputo di te. Ci siamo ritrovati un giorno, e per mei sei stato come un angelo che mi ha protetto in un momento difficile. Mi stavo quasi innamorando di te, nuovamente. Poi siamo stati intelligenti a non perderci, non lo so se un giorno noi faremo di nuovo l'amore, ma so che sarò diverso, il nostra è un amore che non potrà mai capire nessuno, io per te ci sarò sempre e tu per me, è un legame unico al mondo. Non è il gin a parlare, è il mio cuore. Anche mia figlia ti vuole bene. "




















































































































































   

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