Akchour.

 Me ne vado da questo villaggio blu con i sorrisi degli artisti che mi salutano dai vicoli, i canti dei bambini dalle moschee, le mani sul cuore degli anziani che mi salutano, le donne che mi preparano i biscotti coi datteri, le vette della montagna, le cascate, i tramonti dalla moschea spagnola, la loro gentilezza allegra, la loro gioia semplice. 


Mi sveglio, pratica yoga e medito davanti al respiro della montagna che soffia l'aria del mattino e il potere della natura sulla mia pelle e nella mia anima profonda.


Chafik mi prepara una zuppa di orzo, fave, olive,tè alla menta, torta e frittelle di patate, olio di oliva, pane arabo, marmellata. Conosco una ragazza spagnola dolcissima che cammina leggera col suo zainetto sotto le vette del monte raid.


Dopo colazione siedo davanti al paesaggio. Mi rilasso, scrivo, ringrazio.


Mi incammino sulla via che porta alla medina, sento in aria il respiro di Dio, contemplo il paesaggio e sento la Sua voce, le montagne sono un suo specchio, un riflesso della sua potenza, il messaggio arriva diretto al mio cuore, emozione che colpisce il volto come uno schiaffo, il vento che mi scivola all'interno sono corde della sua sinfonia, il s messaggio è un chiaro invito all'amore, non il comune amore ma la battaglia che viene richiesta ad ogni guerriero di Luce, attraversare le ombre con la spada di chi non indietreggia davanti ad un esercito di nemici, avanza solo con in tasca una fede incrollabile nell' Altissimo. Proseguo per la moschea, da qui siedo a contemplare cio che ho appena realizzato ascolto il messaggio Divino. Un ragazzo si avvicina, mi dice vive in un villaggio sulla montagna, mi chiede se ho voglia di visitarlo, ma devo muovermi per raggiungere Akschor. 


Scendo giu, la macchia di case fiancheggia il mio passo, sotto il ponte dell cascate ras elma le donne lavano i panni. Vado a trovare il mio amico nel quartiere andaluso, biscotti al sesamo e uno ai datteri, succo di melograno. Do da mangiare ai cani e ai gatti, prendo dei piccoli souvenir dalle bambine che passano, mi piange il cuore vederle lavorare, lascio da mangiare o qualcosa senza prendere niente. Non andrebbe incentivato il lavoro di questi piccoli angeli che dovrebbero giocare coi loro amici, ma so anche che vengono dai villaggi dove non hanno niente e le mamme chiedono il loro aiuto mentre lavorano nei campi.


In piazza El Haouta, vedo una ragazza che mi fa pensare a marta. Dipinge la struttura centrale e mostra ai piccoli che vivono in strada il lavoro, insegnando loro come fare, li porta a spasso per la piazza, indicando i dettagli, i colori, le forme.. con una gioia commovente. I bambini la seguono incantati e curiosi di imparare.  la loro bellezza è un valore aggiuntoin questa piazza, che splende con il porticato e la Fontana Araba al centro, le ceramiche zellige, lo stile arabesco e marocchino, intorno alle panchine e sotto i balconcini decorati, bambini giocano a calcio, bambine meravigliose danzano con la grazia di raffinate sirenette.

















Aspetto il taxi, un tassinaro che potrebbe guadagnare molto di piu con la sua corsa mi aiuta chiamando uno dei taxi condivisi e mi fa entrare. 

Conosco una coppia di inglesi in viaggio con un gruppo, amano Roma e sognano di tornarci presto. 


Conosco una coppia di canadesi che mi fermano poiche mi avevano riconosciuto camminare nella blu city, mi inoltro tra pinticelli, rocce cascate e ruscelli. Il parco naturale di Anckchor è un paradiso per gli amanti della camminate in natura, grotte cascate e sentieri in un ambiente fresco pulito e rilassante. Sotto le vette del monte rif, bagno il mio corpo che rigenera in acqua gelata. Mi rinfresco e mi rilasso, cammino fino al ponte di Dio, che ha resistito anche ai terremoti. Da qui la visuale è pazzesca. Resto incantato, sgorga acqua dalle rocce, fino ad esplodare sotto la grotta che forma un arco sotto il cielo. 


Sulla via del ritorno conosco medi, un ragazzo marocchino che si è laureato in legge, ma non trova lavoro. Si è fidanzato online con una ragazza maltese che ora è venuta a trovarlo. A medi non pjace il marocco e sogna l'Europa, dove si trova lavoro, la salute funziona e c'è libertà. Gli rispondo che abbiamo tutto ma non abbiamo tempo e cuore per apprezzarlo, ci manca la cosa piu importante, essefe felici. Ed è per quetso che veniamo qui, perché è una vita piu semplice in cui si respira ancora condivisone, umanità.  


Arrivo alla stazione, il ragazzo che mi prepara il caffè urla Roma capitale del mondo!!! Ride, mi augura buon viaggio. Mentre aspetto il taxi i tassinari mi chiamano e ballano, ridono e ballano, io batto le manj, loro ridono e si mettono una mano sul cuore, alzano la musica e ballano intorno ai taxi. Entro e conosco il tassinaro che fa entrare due giovani studentesse. In marocchino le chiamo belle ragazze. Loro ridono e mi ringraziano.. parlano benissimo inglese.. sul capo hano dei foulard colorati. durante il viaggio ridiamo mentre mi spiegano le fontane e le piazze dedicate ai re del marocco. Un viaggio tra risate e allegria, appena scoprono che sono di roma spalancano gli occhi come sospese dentro un immagine onirica. 

Mentre ridiamo e ci raccontiamo, il loro sorriso luminoso viene raggiunto dal sole che filtra dai finestrini.

Restano allegre e divertite tutto il tempo, mi chiedono se amo il marocco e la mia gratitudine per questo incontro con la loro cultura le lascia sorprese ed emozionate.


Ci slautiamo felici come dopo un viaggio insieme. Il tassinaro, si mette una mano sul cuore, mi augura Buon viaggio in marocco.. e aggiunge: si vede che hai un buon cuore, buona fortuna amico. 


Tutto al solo costo di un euro.


Entro nella medina, un signore che incontro sempre mi saluta con la mano sul cuore.. " ci incontriamo sempre. Fai buon viaggio. Ho vissuto tutta la vita, grazie a Dio ho avuto sempre tutta la famiglia." Quando gli chiedo cosa è per lui Dio risponde.." è un bene per l'uomo, la nostra fortuna. Dobbiamo ringraziarlo ogni giorno."


Vado a mangiare al solito posto con prelibatezze vegan. Il ragazzo mi presenta suo fratello.." mio fratello mi ha parlato di te, felice di conoscerti. " 


Mi mostrano le foto della loro famiglia. 


La magia della piazza, i canti degli artisti, i quadri, la kasbah, le preghiere dalla voce dei bambini esce dalla moschea e riempie la piazza di incanto, soffia in aria un senso di pace e candore.


Mi fermo in piazza Haouta per salutare con un te alla menta davanti ai bambini che giocano questo posto magico e rilassato, blu come la libertà, piccolo come le cose semplici ed essenziali di ogni giorno, profondo come l'amore. 


In hotel conosco un ragazzo marocchino qui in viaggio, a differenza di medi, è contento di vivere in marocco, con tutte le sue difficoltà, ne apprezza il bello, la capacità di vivere insieme, la propensione alla gratitudine e alla felicità. 






























Cammino tra le vette per vedere la citta dall alto e respirare aria di montagna. Oggi piove e l'aria è ancora piu fresca, pura, disseta l'anima. 
Incontro il francese che incontro ogni giorno, baffoni anni 80 e un bastone robusto a sorreggerlo lungo i sentieri. La sorella di sua moglie vive ad ostia dopo essersi innamorata di un romano. 

Scendendo incontro il cane che mi segue sempre. Oggi, cosa che mi commuove il cuore, lo vedo fermarsi, improvvisamente, davanti a me. Siede, come a salutarmi, come a sentire che me ne vado. 





Il ragazzo piu avanti che siede sotto l albero ognj giorno e mi chiede se voglio il fumo, piu avanti il ragazzo del villaggio mi suta stanco, poi le bambine sotto la maschea. 

Vado a prendere le frittelle dalal signora gentile e bella come la sua veste sempre colorata, come il suo sorriso. La vita colorata è scritto su una di queste vie, ed è la sintesi di questo mio viaggio, di questo villaggio, del marocco che mi offre altre lezioni di vita. Arrivo dal mio amico andaluso per i dolcetti, poi il succo di melograno da un altro simpatico e gioioso, dove conosco una donna marocchina che vive in Spagna, a marbelle: " il posto piu bello!!" 

Siedo in piazza, saluto questo angolo blu del mondo, un piccolo esempio di convivenza amorevole e gentile, dove arte e colori accolgono il mondo a fermarsi e gioire della vita con calma, gustando lentamente una zuppa, un succo, una tajine, un sentiero in natura, un nuovo incontro, una nuova cultura. 

Due immagini mi restano addosso: l'uomo che sbuca da un sentiero che porta al suo villaggio con la sua lunga bellissima tunica blu.

Il cane che apre la porta per uscire ogni mattina e perdersi libero verso le vette del monte.
















































































































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