SILENZIO.
Il silenzio è davvero una benedizione.
se lo lasci scivolare dentro te, senza fare resistenza.. ti accorgi che la tua vera e piu profonda natura è priva di rumore, è una voce fuori dal corpo, pura e immacolata.
se taci i pensieri, se silenzi le paure e metti a dormire le emozioni disturbanti.. tutto in te rinasce come un fiore di loto.
quel silenzio diventa la tua piu grande forza, la tua piu grande libertà che puoi raggiungere in questa vita.
tu diventi quel silenzio, sei quel silenzio..
e da li, da quella fonte infinita di amore, tu non ci sei piu come io, sei tutto . sei dentro gli occhi degli altri, nelle piante e negli alberi, negli animali e nel soffio del vento, tu sei l'infinito che prima non capivi potesse esistere per davvero.
è una sinfonia, una poesia scritta dal cuore della tua anima al mondo intero, dentro. dentro ogni cellula, ogni respiro, ogni sogno.
tu non possiedi piu le cose, sono parte di te, e tutto ti appartiene. sei uscito dal mondo illusorio dei sogni, sei sveglio, non sei piu dentro le maschere, ti metti un vestito per recitare un ruolo, ma ti diverti, danzi insieme al flusso, e quel silenzio ti accompagna in ogni cosa che fai e dici. ami. ami incondizionatamente la vita, e attraverso di lei vedi infinite forme di te, attraverso gli incontri che fai, gli occhi disegnati nei corpi che ti siedono accanto sono riflessi del tuo sguardo, sono forme del tuo te immenso e vasto, luce dell'intero universo.
per una vita ti muovi per proteggere una personalità e un corpo che non sono Te, ed è una fatica. arriviamo stanchi la sera, travolti da pensieri e paure, anche stando fermi.
le emozioni come onde si muovono da un te bambino ad un te di altre vite, un ricordo ti sale in testa ed entra nelle tue emozioni, si forma un pensiero e si blocca nel corpo, ci cadi dentro e ci resti giorni, anni, vite intere, vite su vite si rotolano dentro lo stesso pensiero non lasciato andare.
ci aggrappiamo ad una ferita e a ripetuti trauma come se quella scusa ci proteggesse da un Sè piu vasto, come se la vera libertà ci spaventasse, come se il volo verso il mare aperto non fosse alla nostra portata, preferiamo restare sullo scoglio a guardare gli altri buttarsi.
ci spaventa essere liberi.
perchè mollare millenarie credenze e antiche memorie richiede un grande sforzo, richiede la forza di volontà di chi posa una valigia con dentro tutte le personalità protette finora, tutti gli infiniti IO, accumulati e fatti crescere vita dopo vita, incarnazione dopo incarnazione.
lasciare andare è il piu grande gesto di coraggio che possiamo fare in questa vita.
è cio che la vita si aspetta da noi, è come una madre che aspetta il ritorno a casa di suo figlio, un figlio che ha dimenticato la strada di casa, che ha dimenticato il vero amore.
cio che ci viene richiesto è di metterci in ginocchio davanti all'altare, che è la Vita, per chiederLe la mano, promettendo Amore Eterno, riconoscendo di essere Amore, e ringraziando per il dono concesso.
è cosi bello la vita contemplata da un cuore silenzioso, in pace.
quando lasci entrare bellezza, tutto cio che riflette fuori è bellezza.
quando fai silenzio, gli occhi si aprono e la vita che vedevi prima non esiste piu.
sei uscito dalla giostra, non sei piu manipolabile, non sei piu raggiungibile.
tutto cio che accade lo lasci entrare.. e sai che tutto cio che accade in realtà non accade mai veramente.
tutte le difese, le ferite e le resistenze sono finite in acqua.. danzano tra i rifiuti.
sei libero da ogni desiderio di conquista, da ogni corazza, non devi piu difenderti da niente e da nessuno, tantomeno da te stesso.
se cade la personalità, non sei piu manovrabile, le emozioni sono andate a gioire dentro il cuore e cio che resta è solo luce.
niente da perdonare ne da chiedere, niente puo mancarti perchè è tutto dentro di te.
non devi piu farti vedere, farti sentire, farti capire, devi solo fluire.
amare, ridere, divertirti, abbracciare, giocare, danzare, vivere.
una orchestra dentro di te suona all'infinito un canto che oltre a GRAZIE non dice altro.
ogni tanto risali sulla giostra come fa un padre per far giocare i suoi figli.
metti un vestito ma sai che non sei li dentro, li dentro c'è solo la parte di una scena che devi recitare.
torni nel camerino e sei di nuovo TE.
si apre il sipario e puoi vedere le cose per come sono.
senza filtri, senza corpi.
aldila delle forme, brilla un cuore che si diverte, un silenzio danzante passa sopra le cose senza far rumore.
non c'è niente da capire.
ci basta aprire gli occhi.
e gioire.
tornato dal viaggio, mi ero promesso di stare fermo, in silenzio, nella mia stanza a scrivere, leggere, riposare.
ma è come se la vita aspettasse il mio ritorno.
il corso di meditazione, il volontariato, corso di filosofia, la mostra di fotografia, la camminata ecologica, il corso di risveglio.
una settimana piena.
rientrato alla sede di Nuova Acropoli, mi emoziona l'accoglienza di tutti, gli abbracci, quei sorrisi grandi di chi ha negli occhi la solidarietà sempre accesa, il cuore sempre aperto.
camminando al parco con roberta, contemplo la serenità di un luogo che è ormai un mio rifugio dove scrivere e rilassarmi, lei mi mostra con orgoglio le casette per gli uccelli che abbiamo costruito a giugno, ora una porticina sugli alberi offre ospitabilità a tanti viaggiatori del cielo, nostri amici e compagni di vita. " ho visto un nuovo souvenir dal marocco in cucina e ho detto : qui c'è lo zampino di valerio!"
quando arrivo, lei ridendo mette una mano sulla fronte per coprirsi dal sole, si rivolge a tutto il gruppo: ragazzi, esattamente un anno fa, valerio in questo stesso spazio, è entrato a far parte di noi.
ci sono momenti in cui vorresti startene solo, lontano da tutto e da tutti, ma poi capisci che il senso di tutto sta proprio in giornate come queste, in cui cammini e accarezzi i cani, prendi le bottiglie e i cartoni, rimuovi vetro e plastica dalle strade, permetti a bambini, famiglie, anziani, coppie, giovani di camminare liberi per le strade e per il parco, di pedalare per le piste ciclabili, di sentirsi protetti da qualcuno che ama la natura e la città che ci cammina sopra.
le signore in bici che si fermano per ringraziarci o iscriversi, i giovani curiosi che ci salutano, roma che ci guarda, il fiume che ci regala un po di fresco come a spianarci la strada.
cammino tutto il giorno, fino al centro dove mi vedo con mia cugina, che non vedo da tanto.
nonostante sei stanco, sai che quel gesto è importante, sai che se la tua presenza è richiesta bisogna mettersi in viaggio e offrire amore.
quell'abbraccio davanti al colosseo con gli artisti che cantano in mezzo alla folla, ti ripaga di tutto.
lei è una piccola guerriera, si sta facendo da sola, è forte proprio perchè non nasconde di sentirsi fragile.
camminiamo al tramonto sulla Via Sacra, io la guardo e guardo Roma spengersi piano piano , una poesia dolce si muove coi passi delle tante vite e di altri mondi che ci camminano sui sampietrini, sudamerica asia europa italia, coppie che si baciano, turisti che si incantano, mia cugina che racconta e ride, le sue storie d'amore e le sue paure, i suoi sogni, il suo cuore.
proseguiamo fino al circo massimo, la porto a conoscere marianna che non la vedo da piu di un mese.
sta lavorando con il suo stand di abbigliamento in un mercatino vintage all'interno del museo della cucina, luogo che mi ricorda una giornata meravigliosa con marta.
marianna sta bevendo birra a parla con un suo amico, mi vede spalanca gli occhi e mi da un abbraccio che racconta una bellissima storia, un amicizia nata dal nulla, in un locale di notte, nel cuore di roma.
parliamo io e lei per 20 minuti con gli occhi appesi dentro le stesse immagini del marocco, lei con un tour operator, io da solo. mi regala un foulard che indosso subito, una luce esotica brilla sullo sfondo di roma blu notte.
Da san paolo arrivo a piramide per un caffè. siedo e scrivo.
arrivo a caracalla, siedo e mi metto a leggere.
cammino estasiato e beato tra le immagini dei piu grandi fotografi piantate tra le rovine delle Terme, un giardino di pace dove lascio riposare il cuore e liberare la mente.
ondate di estasi e fresca armonia, la luce del tramonto, la pace di un luogo magico, spettrale, unico al mondo.
proseguo verso casa di zia, è nel quartiere a fare un aperitivo con mio fratello. li raggiungo.
cena coi miei, la torta di mele di mia madre, le foto e i ricordi. i racconti, le risate a parlare di cinema.
"sai, vale, ho rivisto una foto di te in mezzo al campo che cammini, cappelli lunghi, eri bellissimo. Ricordo che quella volta piangevi a fine partita, non ci stavi a perdere."
un clima spensierato e allegro, il cuore che batte e si fa caldo, grato.
Cammino per il quartiere, scatto foto ai murales, passo per la centrale montemartini, i palazzi e la zona universitaria, testaccio ostiense marconi garbatella ponte della scienza .. gazometro, gelato con il delizioso gusto pumpkin crumble pie.
Antonella, la guida conosciuta alla giornata di Trekking, mi propone di fare una camminata con lezione di yoga, è un'idea che avevo da anni e ora si sta concretizzando.
chiamo il mio amico Claudio, sta vivendo una situazione di restrizione, non puo neanche vedere le bambine, in poco tempo la vita ti si può ribaltare completamente, le sicurezze economiche il lavoro l'amore e la famiglia in un solo colpo si sgretolano e non sai come affrontare tutto, che ti sembra troppo, e ti sembra ingiusto. Parliamo tanto, da cuore a cuore, come quando eravamo ragazzi, ridiamo, ci confrontiamo, rivede le foto del nostro viaggio in belgio e olanda, si commuove vedendosi giovane e spensierato, sdraiato sul prato, fumando verso il cielo.
Al corso di risveglio conosco una ragazza delle marche, un sorriso simpatico e allegro, parliamo sdraiati al sole, si avvicina una donna alta e mora che mi fa: ma tu sei italiano? mi sembri un filosofo greco.
io non la ricordo alle altre lezioni.
" eh ma io ti ricordo, ti avevo notato anche le altre volte, non passi inosservato."
è di vicenza, insegna arte e vive nella natura, ama roma e i romani, ha un bellissimo ricordo di trastevere.
rivedo tutto il gruppo, roberto patrizia michela marina serena salvatore.. caffè chiacchiere passeggiate rflessioni, manuela e i maestri gemma ed eduardo. " valerio, ieri alla lezione sui maestri, il tuo regalo di Gesù dorato da Gerusalemme, brillava al centro della sala." Gema
rivedo con affetto e gioia il mio amico Denis, insegnante di Pnl.
" anche qui, vale, sono tutti sul piano mentale, lui cerca di smuoverli, ma pochi riescono a vivere rilassati come te. Sono tutti che cercano di essere performanti, di mostrarsi, farsi vedere, ma cadono se messi alla prova, non si mettono in gioco. Tu, coi viaggi che hai fatto in giro per il mondo, hai questa serenità e quest'aria rilassata, il cuore aperto."
Prima di andare a letto, leggo il messaggio di Marianna..
"
Poco tempo oggi ma prezioso. Riguardo la mano di Fatima ( non so come fai ad azzeccare sempre tutto) e sto per spingere play al film lonley planet. E mi fermo e penso di non dovere essere sbrigativa ad archiviare le profonde sensazioni che mi regali sempre . Un dono per me . Importanti come sempre .
E’ La tua presenza che rende speciali quei momenti. Arrivi e i pianeti si riallineano. straordinaria e’ la connessione che crei , fortificata e’ la tua essenza, terapeutica e’ la tua aura , emozionante e’ la tua sensibilità . infondi in me la calma e dai ristoro alle inquietudini. In modo così naturale , semplice , immediato ed incredibilmente sottile , dolce e delicato. Non sono in grado di restituire tanto forse ora , ma ne colgo tutta la potenza . E fai bene
Grazie vale . Sei profondamente nel mio cuore."
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