Martin

 prese un foglio per scrivere. lasciò cadere le ultime parole sulla carta bianca e poi consegnò i suoi pensieri al mare, nella speranza che un giorno suo figlio possa leggerle.


una voce femminile lo riporta al suo posto nel mondo, in una spiaggia dorata, dove ancora vivono i chaole, gli zingari di mare.


lei si chiama doom, ha vissuto sempre qui, non sa cosa sia la vita in città, prepara il pesce per Martin, che si asciuga le lacrime e apre un lieve sorriso alla sua compagna di vita.


al tavolo si uniscono tutti i ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, germania canada messico italia spagna brasile. Sono tutti amici e studenti di martin, che offre loro vitto e alloggio, in cambio i ragazzi aiutano a preparare, ad accogliere viaggiatori che vengono qui per vivere come i vecchi zingari di mare, tra le barriere coralline e le vegetazione, una piccola giungla che porta ad un tempio buddista, dove martin trascorre ogni mattina, sedendo di fianco al suo amico monaco, Budo.


la vita scorre lenta, la mattina prende la bici per andare al mercato, il pomeriggio insegna inglese ai bambini del villaggio,  siede coi ragazzi che si fermano qui, li invita a stare insieme, ad aiutare, offre corsi di meditazione, yoga, terapia di gruppo. 


Martin, dopo una vita di vizi e prigione, droga donne alcol e gioco, finisce a chiedere eroina in una strada di Bangkok.


viene sollevato da un sorriso pacifico, un ombrello sulla testa e una tunica gialla.


quell'uomo, il monaco Budo, senza nessuna ombra di giudizio, lo accoglie nel tempio, lo fa studiare,  leggere, scrivere, meditare. lo aiuta a curare le ferite con quotidiani gesti di amore, a liberarsi dal dolore, dalla sofferenza del piacere, dall'ossessione del desiderio. lo esorta a perdonarsi, per poter chiedere perdono alla sua famiglia, che ha abbandonato anni fa, senza dare piu notizie.


Martin oggi va tutti i giorni da budo, è il suo faro, la luce dopo il tunnel.


La mattina, all'alba, porta il cibo cucinato da Doom ai monaci, che in silenzio, attendono fuori il tempio, con le ciotole poggiate sulle mani,  aperte in segno di gratitudine.


La sera, prima di addormentarsi, si inginocchia davanti al budda, da un bacio a Doom, e chiede perdono a sua moglie, per averla abbandonata. 






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