Lettera a mia zia.

Mia zia, mi ha ricordato di una mia lettera dall'India, per lei. 

 Scritta il giorno 16 aprile 2018, poche ore dopo aver incontrato Sua Santità Il Dalai Lama.


Cara mary,

È tanto che non ti scrivo una lettera, penso che l'ultima risalga al periodo del Belgio.

In questi giorni al monastero ho ripercorso la mia vita e mi sono rivisto nel peggiore me che litigava col mondo e sperava di morire. Ricordo di aver visto la tua mano allungarsi per tenermi in vita come quando si è sul cornicione di un palazzo prima di buttarsi. IL BUDDISMO mi sta insegnando che aldilà di me esiste una vita infinitamente bella e gioiosa. Ti scrivo per ringraziarti.. perché attraverso te ho ritrovato la gioia di vivere e, attraverso te, ho scoperto il buddismo. Ti sono grato tutta la vita e non smetterò di  ringraziarti. Ti scrivo oggi, caso strano, proprio il giorno in cui una mano speciale ha stretto la mia, guardandomi negli occhi. I brividi sono saliti in cielo e in quell'istante ho trovato una pace mai provata. Quando si è rivolto a noi ha detto:" non basta solo ascoltare gli insegnamenti, dovete studiare, passare alla pratica, cercate di trasformare le vostre emozioni e cambierete la vostra vita. Abbiamo il dovere di proteggere la profonda ricchezza del Tibet, per salvaguardare le generazioni future, e il bene del mondo. Siate felici, trovate pace in voi stessi. E condividetela, potete cambiare il mondo." Ogni giorno sto cercando di migliorare la mia vita, aprendo il cuore. Ho chiesto, meditando, la fine di ogni tua sofferenza, ho chiesto la tua felicità. TI VOGLIO BENE! Vale

 Dialogo tra me e zia.


" a zi, sai quando ero pischello e ti ascoltavo incantato mentre mi raccontavi la vita, pensavo: ma come sarò da grande?"

- zia:
"  Oggi sei una persona che mi incanta, le persone sono incantate da te. Perché  Sei tu che incanti. Forza ragazzo."



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