Comunità di fratelli.

 nel silenzio della sera, quando il cielo ancora tiene aperte delle piccole finestre di blu che accarezzano le strade, inseguo la danza ipnotica di rami che si arrampicano e si intrecciano in un giardino nascosto. 

sembrano inseguirsi, rincorrersi e poi abbracciarsi. 

quanto amore nelle cose che diamo per scontato. la corsa di un cane, il sorriso di un bambino appena nato,  il bacio da un treno, il salto da un elicottero, il piatto servito caldo, il cielo di sera, la primavera, il caldo, il fresco, la coperta, la penna sul tavolo, il sole sulle pagine bianche.  


una tavolata di sorrisi mi accoglie con un amore che sa di famiglia.


quel caldo che respiri quando negli occhi di chi ti guarda c' è amore per la vita e in quell'amore un' intelligenza, saper trovare dei modi per arrivare agli altri.


apprezzare un pasto con pesto zucchine anacardi e taralli, un bicchiere di acqua, il sorriso di manuela, l'abbraccio di claudio, la parole di lorenzo, i viaggi in giappone di cristina, l'affetto di mauro, le battute di cosimo, raccontarsi e raccontare la vita, la società, cio che possiamo dare con il nostro piccolo umile contributo. 

di fronte alla guerra, alla violenza, all'indifferenza, giovani e adulti si incontrano per stare insieme, mettendo da parte le nostre differenze, lasciando che sia il cuore ad esprimersi, con il sorriso di chi ogni giorno sceglie la gioia.

di fronte a me la cultura millenaria di santi e poeti, filosofi e maestri, oriente e occidente siedono insieme per un abbraccio cosparso di luce.

paola, la ragazza siciliana sempre dolce e profonda, mi sorride... " vale, credo che il vero filosofo non è colui che parla di felicità ma colui che la vive dentro di se ogni giorno. "

una cena tra sorrisi e racconti, parlando di amicizia, amore, filosofia e volontariato.

Con claudio mentre spazziamo a terra parliamo di orto, con cristina di poesia, con manuela di yoga, mentre puliamo tutti insieme si respira la gioia di condividere e aiutare, divertirsi dando una mano.

in cucina, ci ritroviamo io gianluca mauro miriam ed eleonora.

miriam, la ragazza di colore alta dolce e imponente,  sorride balla minaccia  gianluca con la scopa, si diverte pulendo, prepara l'insalata, si gira verso di me... " questa te la porti tu... non si puo buttare! e ti do anche la mia borsa Wisdom Tree!!"

mi parla del legame con il fratello, portiere di calcio, che ora è andato via da roma e le manca. 

mauro mentre lava i piatti mi mostra il suo nuovo tatuaggio, una mano che tiene un fiore di loto. 

Gli chiedo il significato, mi racconta il suo legame difficile con il padre e la sua voglia di ribellarsi.

ridiamo, puliamo asciughiamo mettiamo in ordine giochiamo, paola ci passa davanti con la scopa,  si ferma e ride, roberta passa e nota l'allegria che si respira in cucina, ne viene contagiata e si apre in un grande sorriso. 


Saluto tutti e ringrazio questa piccola comunità di anime leggere, di sorrisi puliti, di gente semplice che si stringe attorno ad un tavolo per applaudire un gruppo di volontari che ha terminato il corso di un anno di filosofia, dopo un anno di volontariato.

questo riconoscersi nel mondo che vogliamo, nelle anime che desideriamo essere e nelle persone che vogliamo al nostro fianco, restituisce il senso e lascia spazio alla speranza per un mondo migliore.

noi mettiamo un seme, col tempo, ci saranno anime che andranno a raccoglierlo per costruire nuovi campi, nuovi mondi.

la vita in città è faticosa e la distanza dalla natura ha creato una società di indifferenti che corrono dal supermercato all'ufficio, lasciando dietro di se opportunita, tempo, relazioni, cambiamento, ideali, sogni.






















ma chiudersi in un ecovillaggio potrebbe diventare una fuga, c'è cosi tanta sofferenza nelle città che forse, anime piu consapevoli, potranno essere le colonne inamovibili quando tutto rischierà  di crollare.

c'è bisogno di amore e chi ha amore da donare puo aiutare chi non riesce piu ad uscire dalla sofferenza.

Se la mia anima ha scelto di incarnarsi a Roma so che lo ha fatto per un motivo preciso.

Quello che posso fare è ascoltare la sua voce e fare ciò che mi verrà indicato dall'Alto. 




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