Uno stato di Grazia.
ci sono giornate in cui ci sei tu e il mondo, la mente scompare, cio che vedi è solo il tuo corpo che galleggia in mare mentre Tu, dall'alto di un paracadute, ti godi ridendo lo spettacolo delle sue innumerevoli avventure, le sue resistenze e le sue paure.
è puro divertimento osservarsi da uno spazio distaccato, non identificato, a distanza, dove non c'è piu nulla da difendere ne da conquistare, niente da vincere o da perdere, TU sei quello stato di Grazia.
ogni cosa che percepisci vibra di energia, è un brivido, una scossa, la mente lascia la presa e tu esisti nella tua essenza, senza nessun bisogno di dover interpretare o giudicare cio di cui fai esperienza.
questo percepirti nel mondo, apre un varco.
ti abbracci e ringrazi la meraviglia che ti sostiene, senti di esserne parte, si apre il paracadute, respiri il vento annusando il cielo, sei cosparso di questa luce che assorbe tutte le forme e le ingloba in un grande abbraccio.
scopri di amarti, di amare il mondo e la vita, quando silenzi il giudizio ti resta solo l'amore, vedi la realtà per come è, ogni forma umana animale vegetale e minerale merita il tuo sguardo, il tuo perdono, il tuo amore, il tuo inchino di gratitudine e incanto.
mi accorgo che ogni giorno ai miei occhi si manifesta una forma nuova, l'angolo di un tetto, uno spiraglio di luce, il colore di un vestito, l'intreccio dei rami, tutto richiede la mia attenzione, è un invito a fare caso a cio che è li per me, all'ossigeno che mi donano gli alberi, il caffè che mi servono i baristi, la luce che mi dona il cielo, il calore del corpo, dell'acqua calda, il dolce di un biscotto e l'amaro di un limone, l'abbraccio di un amico, la stretta di tuo fratello, la carezza di papà il sorriso di mamma.
quando hai tempo per una lettura, una pagina da scrivere, un brano da cantare, una ricerca da fare, un balcone dove sdraiarsi e rilassarsi, quando hai tempo per godere di te stesso e di cio che ami, senti di amarti. profondamente.
la vita sostiene ogni tuo sforzo, anche quando cadi o ti senti meno, quando ti paragoni e ritorni piccolo, la vita Sa che tu vuoi essere libero, Sa che ti stai sforzando a rimuovere le zavorre, sa che la tua intenzione è seguire la Luce, raggiungere l'infinito Amore.
Dopo la pratica di Yoga con la mia insegnante, nella fase del rilassamento mi ritrovo beato come un bambino con la mente completamente arresa che se ne va per la sua strada. Resto sdraiato sul tappetino inebriato di un sorriso che mi resta stampato sul volto, gli occhi sono colmi di grazia come se Tutta la luce del mondo fosse entrata per bagnarli e ripulirli della polvere accumulata in troppe vite.
il cielo è entrato in me passando per la finestra della mia stanza, spalancando il cuore.
passo a salutare i miei, massaggio la schiena di mio padre, mi faccio un te pomeridiano con mia madre, che mi mostra le tazzine nuove con vetri decorati, altre di ceramica.
ridiamo, riempiamo lo spazio di una cucina con tutto il nostro amore, la nostra gioia di rilassarsi insieme davanti ad una tazza di tè, parlando di un libro o di un viaggio.
Raggiungo mia zia a san giovanni, sediamo in un caffè che si affaccia sulla strada attraverso grandi vetrate, eleganti tavolini ricamati infondono un'aria rilassata, per un attimo mi proietto nei caffè parigini, mentre zia racconta sento di trovarmi nei grandi boulevard, sottofondo jazz, conversazioni liete a voci basse, un abbraccio intimo e caldo mentre fuori improvvisa vento e un po di pioggia.
Passeggiamo per i vicoli, mi incanto a guardare i volti delle persone, i cortili e i portoni coi grandi viali, gli orti interni, i balconcini in ferro, le vie silenziose che trasmettono pace.
Zia mi invita a raccontare il dolore del mondo attraverso la scrittura, " so che sei pronto ed è cio che sai fare meglio. "
ridiamo tra i vestiti che si sta scegliendo, un giacca a righe mi sembra cucita apposta per lei, lei tentenna all'inizio ma poi cede e diventa il mio regalo.
mi manda un messaggio ..
"Vale che bello averti visti ieri. Mi spiace però averti fatto arrivare fin qui .. ragazzo che corre 😘
Eri in grande forma e così sempre attento, sei una gioia.
Pensavo anche che mi dai una grande consolazione, vederti così e come scrivi e parli . Però abbiamo bisogno di un paio di tempi supplementari, visto che parlo troppo😐 La zia. Ti voglio bene."
Sulla metro, scrivo sul mio taccuino, una ragazza alta mangia una pizza tonda, mi dice che il telefono non ha campo, lei prende il treno tutti i giorni per andare a borgata finocchio, dove abita.
Con Francesco e mio fratello ci viviamo una serata nel centro storico di frascati, pizza birra e allegria spensierata, ci godiamo la fresca temperatura serale passeggiando per le strade del paese.
Quando inizi a prendere tutto come un gioco, ti diverti dentro ogni esperienza e le persone ne restano contagiate.
che leggerezza e che libertà si sprigiona da una risata spensierata, dal ridere che cura e scioglie i pensieri, la risata spazza via un accumulo di cose inutili che restano intrappolate finche non le lasciamo cadere.
le risate col bambino che siede al nostro tavolo, con la mamma, con le donne a fianco e con le comitive dei tavoli vicino, i proprietari, glia amici, parenti, non fai piu resistenza, non devi piu lottare per difendere niente, devi solo splendere, irradiare luce, gustare e ringraziare.
Andrea, un mio amico, parlando di una situazione spiacevole che ci è capitata si sorprende del mio prenderla a ridere, " valeriè, sarà la tua serenità, la tua è la reazione migliore, ma io non ce la faccio a non incazzarmi. "
arrivo in ufficio, mi saluta cristina che non vede l'ora di dirmi una cosa... " sai valerio, ultimamente parlo molto con roberto, abbiamo una bella amicizia, e non fa che parlarmi di te. Ha una profonda stima, ti ammira tanto. "
mi ha sorpreso la sua gioia nel dirmelo, ho visto nei suoi occhi la luce di chi ha piacere nel trasmettere un messaggio di affetto.
A metà giornata, la direttrice si ferma da noi e fa una battuta, noto che ha voglia di intrattenersi cosi la faccio qualche domanda ed iniziamo a parlare della figlia, la sua passione per la danza, i social, le preoccupazioni da mamma, ci confrontiamo su come sono cambiati i tempi, ricordiamo le discoteche di pomeriggio che frequentavamo entrambi, l'Alien, il Piper, le comitive grandi di una volta, la necessità di un dialogo, la bellezza di credere in cio che si ama fare.
" ricordo che una volta uscivamo in grandi comitive, noi ragazze avevamo sempre tanti amici tra noi, e spesso ci hanno salvate da situazioni spiacevoli. Oggi, per questa voglia di indipendenza, si rischia di perdere quel calore degli amici maschi, che ci faceva sentire protette, pur mantenendo la nostra indipendenza.
Sono contenta che lei ha una mente strutturata, la disciplina che ha imparato lavorando sul corpo l'ha aiutata a tirare fuori le emozioni, oggi lei vorrebbe lavorare curando gli altri proprio attraverso il corpo.
La danza contemporanea, proprio grazie all'intreccio dei corpi, unendo ballo ad improvvisazione teatrale, libera dai blocchi emotivi e aiuta a sentirsi se stessi."
All'uscita, stefania mi accompagna alla metro, nel piccolo tragitto non facciamo altro che ridere, la saluto ringraziandola.
fuori diluvia, e anche questo mi diverte, sembra cadere grazia sul mio corpo.
Metto il cappuccio in testa, lascio partire time after time e corro verso la metro, una simpatica signora sudamericana corre davanti a me ma perdiamo il treno.
ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
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