Risveglio di primavera.

 cio che veramente ti fa dire Mi piace la mia vita, non è tanto cio che hai raggiunto, che relazioni hai, quanto successo soldi o potere, ma cio che sei. Come sei diventato, se ti piace il tempo che passi al tuo fianco, se in compagnia di te stesso ti godi il tempo e ti piace come lo vivi, come vivi le relazioni e il mondo, come ti godi le cose e le persone, come parli ridi e prendi la vita, come reagisci, come pensi e ti emozioni. E' questo che fa la differnza, se come sei ti piace, aldila di cio che accade o hai costruito fuori.

Se al tuo interno, hai costruito il mondo che desideri, la persona che desideri essere, allora si che ti piace la tua vita, perche ti piaci tu. 

Sai quello che vuoi e ti piace come pensi. Ti piacciono i tuoi valori e ideali, le tue scelte, la tua visone del mondo, la tua reazione agli eventi agli incontri. Non puoi cambiare il fuori, puoi cambiare solo il dentro. 

penso alle strette di mano, agli abbracci, agli incontri fatti lungo i miei viaggi.

Parmeeta, l'amica indiana, che per tutto il viaggio fino all'aeroporto mi tiene stretta la mano, sotto al sedile, per non farsi vedere da Marleen, la donna che mi ha ospitato per un anno in Belgio. La sento piangere, sussurrare il mio nome tra le lacrime, senza aggiungere altro. 

Cristian, ( pesaro) alla fine di un viaggio in Asia, alla stazione dei pullman, con occhi lucidi mi da uno di quei lunghi abbracci che ancora ne senti il calore  e la forza.

Martina, ( verona) conosciuta lungo un cammino in toscana, dopo l'ultimo traguardo, su un muretto del centro storico di Siena, mi poggia la mano sulla mia, la lascia qualche secondo, mi guarda  e ride, prende la mia birra e beve, guarda il cielo, pochi giorni prima di ripartire per una missione in Africa.

Mauro, ( brescia) che alla fine di un cammino, abbracciandomi mi promette.. " io e te ci rivedremo ancora, ne sono certo.  "

Lascio un bracciale e luca ( varese) per il compleanno, si commuove: "  la tua positività mi contagia, mi proteggi anche dalle scottature."

Sono alcuni dei tanti incontri che mi hanno scaldato il cuore e riempito la vita di occhi e preziosi insegnamenti. L'altro è il riflesso della vita che ti sei scelto.

quando apri la finestra, fai una scelta, la vita ti serve cio che hai costruito con le tue mani. 



_ieri, Ilham, la collega del marocco, mi spiegava il senso piu profondo del Ramadam: " non si tratta solo di cibo, si  tratta di purificazione. Abbiamo acqua, cibo e aria, ad ogni nutrimento il giusto posto, il giusto spazio, se ti nutri con equilibrio ne beneficerà il corpo e il cuore.  E anche la preghiera nutre, è una purificazione della nostra vita, ci ricorda che la nostra vera Forza, il nostro grande nutrimento è la Fede, è quella a darci tutti i pasti che ci servono , di Fede ne serve tanta, di cibo ne basta poco. Come ci insegnavano i nonni.. ' colazione come un re, pranzo come un principe, cena come un povero.'."


Alessandro, mi manda un messaggio dopo aver letto dei fatti in Birmania. 

" Ieri appena ho appreso del terremoto in Myanmar il pensiero è subito corso a te che, essendo riuscito a esplorarlo prima della guerra civile, sei l'anello di congiunzione tra me e quella terra.

È incredibile come riusciamo a identificarci nei ricordi con un'area geografica solo per esserci passati."

mi sono ricordato dei soldi cambiati al mercato nero, delle donne nei villaggi, di quel papà che un giorno mi chiese di portarmi in italia una  delle sue figlie, bella come una modella, che è stata a guardarmi tutto il tempo che sono rimasto in casa loro.  Quella terra, cosi profonda  e cosi bella, cosi povera  genuina, non ancora scalfita dal tempo e dalle invasioni occidentali.

Faccio un aperitivo con francesco, lo porto in un bar dove lui è cresciuto, non ci è piu tornato e gli mostro il bar di fianco al suo portone, dove vado spesso a fare colazione. 

Al tavolo, ricordiamo tutte le nostre giornate e serate in casa sua,e poi una scritta sotto casa che gli ho dedicato prima di una partenza e che ancora oggi resiste li, con la mia firma.

gli dico che ho imparato a curare ogni fastidio con la pratica anziche la medicina, che non entro in farmacia da piu di un anno, che non mi ammalo e che se ho dolore riposo o faccio yoga, mangio sano, penso e mi emoziono senza inquinarmi. E lui

" tu vivrai fino a 100 anni, morirai sereno nel sonno, sul tuo letto. Stai facendo cosi tanto negli ultimi anni, stai dando talmente tanto alla vita  che non puoi che ricevere bene."

parliamo dei nostri genitori, ridiamo sulle cose che non cambiano.

" io però il passaggio di accettazione e amore incondizionato che hai fatto tu non riesco a farlo.  Io ancora non ce la faccio. "

A padel, conosco la sua amica alessandra, una streeet artist che realizza Stencil in strada, a Roma. Ha un dritto cosi potente che spesso mi ritrovo con le spalle sul vetro. 

Serata di sport, risate, allegria e poi una pizza dal nostro amico valerio.


Parlando al telefono con marianna, le dico che libertà non è andarsene da un luogo o una relazione quando si vuole, ma restare se quello dove siamo è l'obiettivo in cui crediamo. Libertà è continuare a crederci, inamovibili, anche quando tutto crolla. Ma bisogna avere fede, avere cuore.


Mi incammino sulla via ostiense, colazione vegan a piramide, la barista si è tutta rasata e le brilla ancora di piu il sorriso... " ao un botto che non ti vedo!"


una ragazza disegna, un attore scrive, una donna solitaria legge, mi godo una mattina di pace con me stesso e la luce di roma, al mattino.

Mi vedo con papà,  caffè al bar del circo massimo e saliamo su verso le stradine dell'aventino, tra le ville e i palazzi storici che incantano il suo sguardo. 

Al giardino degli aranci il gruppo si ritrova, ci si riconosce e si scherza insieme, camminiamo per i chiostri e le chiese romaniche, i dipinti e la vista di Roma dall'alto, sopra il fiume e l'antico carcere. 

La guida ci fa viaggiare nel raccontarci gli affreschi e i simboli,  tra nuvole che cadono lascando spazio a dei voli angelici che indicano la fede nel miracolo, la certezza del miracolo, e gli occhi dei terreni che guardano verso il cielo sono l'incontro con la verità. 

Ci mostra le scuole dell'aventino, le prime scuole miste dei primi anni 30, le idee di socialità, di integrare ragazzi poveri e senza famiglia,  i simboli della chiesa Dei cavalieri di Malta. 

 

 Pranzo vegan e poi treno verso Bracciano.

Cammino per le strade del borgo medioevale, parlo con la barista delle fotografie in bianco e nero all'interno del bar, rilasso lo sguardo davanti la terrazza panoramica che offre una vista meravigliosa su tutto il lago. 

Resto circa una mezzora ad ammirare la luce della primavera attraverso il risveglio della natura, la fine dell'inverno è come uscire di casa dopo anni di raccoglimento, la luce del sole è un richiamo al cuore, si brucia cio che è freddo e si scalda il nostro interno, ci apriamo ed emerge cio che abbiamo nutrito con pazienza, nel silenzio, nel buio delle case, dentro le coperte, nel freddo della stanza chiusa.


la passeggiata in paese è un dolce viaggio in strade antiche, scorci poetici e vicoli stretti tra anime lente che si parlano, in alto verso il castello, stanno preparando le cerimonie di pasqua, si scherza e ci si incontra, tutti si conoscono, sono tutte coppie di giovani che attraversano il centro, dal duomo al castello, per finire sul lago, in una camminata che si ripete, nel silenzio e nella calma, un vivere lento in una piccola comunità.


Mi fermo in piazza per un buon vino rosso, servito dalla gentilezza di un ragazzo.


Cammino per garbatella...mi godo il viaggio con gianluca al telefono che mi racconta un capitolo del suo libro e prima di atfaccare dice solo .. ti voglio bene 9!


Dal barbiere vengo accolto sempre con calore e sorriso. Caffe offerto, mi godo relax e risate con daniele e i suoi ragazzi.  

Mi fa il video dall'inizio alla fine per filmare il cambiamento da capellone a capello corto.


Cammino per i lotti.. caffè al sole, pace, amore. Ogni incontro è affascinante. 

Mi sento in viaggio.. grato a questa libertà. 

Antonella. la guida trekking, mi propone una nuova uscita di camminata e yoga.   


Il gruppo mi accoglie con un grande sorriso di benvenuto.

camminiamo nel cuore degli acquedotti, tra un via vai di gente, bambini che corrono in mezzo a fiori che sbocciano, animali che saltano, ragazzi che suonano il piano, comitive sul prato, chiacchieriamo e camminiamo.

cerco di non perdermi nessuno, con lo sguardo e l'ascolto.

paola, che lavora presso studi legali e sta mollando tutto.

cinzia, che mi racconta un periodo di grande impatto emotivo.

marilena, siciliana da 20 anni  a Roma, che ha vissuto proprio a colli albani, quando le racconto il mio viaggio in sicilia per scoprire dove abitasse mia nonna, lei rimane colpita... " è bellissima questa cosa, andare in un paese solo perchè ci è nata tua nonna, una cosa molto bella. " 

parliamo di sicilia, viaggi, accoglienza del sud e autenticità nelle esperienze a contatto con le comunità locali.

Parlo con antonella, pina, sandra, riflessologa, facilitatrice pnl, cammina con il suo cagnolino che salta da una pianta all'altra con l'allegria che contagia tutti.

Finita la camminata, inizio la lezione, prima faccio riscaldare il corpo, poi la respirazione, meditazione, pranayama, Krya, li faccio sedere uno di fronte all'altro, porto delle domande che possono confidarsi, aprirsi, guardarsi negli occhi, stringersi la mano, toccarsi il cuore,  massaggiarsi le spalle. Li invito a restare dentro l'altro senza giudicarlo, senza pensare, guardarlo con il cuore, un invito all'amore anche senza conoscersi. 

quando si alzano, li invito ad abbracciarsi.. e mi accorgo che marilena e pina, si stanno abbracciando commosse.

A fine lezione, ognuno ha una frase che puo esporre al gruppo.

si apre una bellissima condivisione, mentre il cielo tramonta dietro di noi. 

a marilena capita un  mio biglietto con scritto... " capirò la ia vita quando avrò capito cosa mi fa paura. "

mi chiede... " perche  a me questo biglietto?"

-direi a caso, ma caso non è  mai.-

"è proprio cio che mi serve capire. 

ho paura del giudizio."

una coppia si alza dal prato, lei alta, di colore, ride nel guardarci, splende nella luce del tramonto, prende la mano di lui, lo bacia e si perdono nel viale.

Finita la lezione, andiamo a cena.

Paola mi abbraccia e mi ringrazia, cosi cinzia, pina, marilena, sandra.

Mi scrive roberta, guida trekking, vede le mie foto e mi propone di farlo anche con lei. 

Scrivo a marilena riguardo cio che lei ha raccontato del giudizio. 


Mi risponde..

"Valerio!!! Ho avuto solo adesso modo di ascoltarti!!Altroché se è difficile amare noi stessi...! Le tue parole mi portano a riflettere ancora di più.. Mi portano ancora più nel profondo! Grazie perché credo di aver individuato la mia paura attraverso la frase che era destinata a me e le tue parole mi portano all'interno dell'emozione stessa dove proprio lì si trova sia la sofferenza che la soluzione! Grazie di cuore!"


A 40 anni ha lasciato il lavoro ed è ripartita da zero, oggi è felice nel nuovo lavoro.

Sandra, mi scrive che vuole incontrarmi.

La raggiungo a piazza vittorio, siedo ad aspettarla in un bar che ricorda i caffe parigini ed è dedicato a Gatsby. 

Con Sandra ci raccontiamo le nostre vite, separata, vive ai castelli, ha due figli e una luce sul volto che racconta tutte le sue grandi esperienze. Ha vissuto a new york, ha fatto la mamma, è diventata riflessologa, ha studiato  con sciamani, è esperta pnl, e fa anche costellazioni.

" sai valerio, ho sentito che dovevo chiamarti e l'ho fatto. Mi hai scritto delle cose bellissime. Domenica quella condivisione, con quel tramonto, è stata magica."

Guardo il mondo camminare sotto i  portici,  un sottofondo jazz accompagna questo intreccio di vite che si da il cambio da una direzione all'altra, resto incantato e avvolto da questa danza che mi racconta le mille facce di una sola vita che è cosi bella da non potersi fermare, è una donna talmente affasciante l'esistenza che non puo essere trattenuta, chiusa, placcata. 

è libera, in continuo movimento.




























































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