Due di Due.
la magia delle prime ore del mattino risveglia nei nostri sensi un sentire intimo, come se tutto iniziasse di nuovo, sempre, con una luce unica al mondo.
le vite che si intrecciano nei sedili di un treno, gli uomini seduti in un bar, un giornale appena aperto, i cornetti caldi, la luce dorata delle ville, il fresco odore di fine estate, il cielo sopra monte dei cocci, il sole che si infila tra le case, le finestre che si aprono, le serrande che si alzano, il rumore del caffè che esce, la vita, in tutta la sua meraviglia che ricorda ai passanti il prezioso tesoro che hanno tra le mani.
Una danza lenta che afferro tra le pupille come spettatore di un rituale sacro, dove le ombre entrano in gioco per lasciare spazio alla luce, tutto avviene all'interno di un'armonia perfetta, dove le bici, i ponti, il fiume, le chiacchiere rilassate.. sono le scene di una rappresentazione teatrale dove la vita è il palcoscenico e noi siamo gli attori.
Quando usciamo dal ruolo che stavamo interpretando, iniziamo a " vedere" che quella era solo una recita e che la vita vera è aldila delle etichette in cui ci identifichiamo.
la bellezza, la senti nelle cose invisibili, nell'aria che senti tra le dita, nel contatto impercettibile tra un canto e un ricordo, tra l'odore di una strada e una signora che si affaccia alla finestra.
la bellezza, la senti quando poggi la testa in mare e ti lasci andare, come se non ci fosse piu la distanza tra te e il cielo, tra te e gli altri.
sei sdraiato in questo letto di onde che scivolano sotto le tue ossa e non senti piu nessuna separazione tra te e le cose che non vedi.
il mare e il cielo si stringono in un abbraccio e dentro quell'amore tu ti bagni e nuoti.
è un contatto diretto con l'eterno, con l' invisibile, con la bellezza dell'amore.
la bellezza è il regalo di un amico, è parlare di viaggi con le infermiere mentre doni il sangue, è la luce delle prime ore del giorno, l'aria per le vie di trastevere, ponte sisto che si specchia nel fiume colmando gli occhi di una luce chiara che brilla sopra i sampietrini e i chioschi di grattachecche.
la bellezza è sentire i piedi nudi in acqua, la sabbia che li scalda, l'abbraccio di un amico.
cosi, quando sei immerso nella bellezza e alla vita non chiedi ma dai per ringraziarla, scorri tra le immagini e trovi una foto sull'appia antica scattata da una donna che guarda " oltre".
a volte, dalle fotografie capisci come quella persona osserva le cose, quanto va aldila, se vede dove altri non vedono, se scorge bellezza nelle ombre che gli altri calpestano.
conosco questa donna, si chiama daniela ed ha una voce pazzesca, ogni suo audio è un canto per il cuore.
nel giro di poche ore ci scambiamo voci, risate, racconti di giornata, emozioni.
prima di tornare a casa, da un frigo scelgo un libro che sembra li in attesa di volare e cadere nelle sue mani. DUE DI DUE.
quello che mi colpisce di Daniela è come apre la porta del suo mondo, senza la paura che entri un vento a scuotere le fondamenta.
è un canto il suo mostrarsi, senza filtri, senza narrazioni forzate, senza prendere niente da altre vite che non sia la sua voce, la sua storia è un canto che ride.
di lei non so niente, ma il modo in cui mi lascia pian piano entrare nella sua voce, è un richiamo dolce ad una femminilità profonda e leggera, che si prende in giro e si piega su di se come se un gomitolo di coperte la tenesse al sicuro, al riparo da intrusioni che sa ben riconoscere.
Ride. e quel suo ridere mi trasmette la forza del sapere. Non il sapere dei libri, il sapere del cuore.
La cena a casa di gabriele, l'affetto commovente di sua moglie, la chiamata con un nostro amico che vive a milano, il viaggio in macchina con massi, i racconti, il cuore che vibra, i messaggi di carla da una malattia che la sta sfibrando, le camminate per roma, garbatella, trastevere e poi il mare che apre gli orizzonti gli occhi e la mente. Francesco, ric, andrea, la colazione tutti insieme.. la gioia per le piccole cose, san saba di mattina, il regalo a sorpresa di Francesco, una dottoressa che mi parla di vita da una luce in fondo agli occhi, come se un filo sottile legasse il nostro sentire.
Quanta vita entra quando apri gli occhi, quanta.
quanta bellezza puo raggiungere un solo sguardo, un solo cuore.
la paura è la polvere che ci viene spalmata sopra gli occhi per farci vivere dormendo.
ma quando entri in doccia, nasci per la seconda volta.
Sei sveglio, quando vedi per la prima volta, La vita cosi com'è, senza i filtri della paura.
è questa l'unica liberazione cui dovremmo aspirare.
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