La luce di Roma.

 ci sono emozioni belle che vanno conservate, capite, coccolate e lasciare respirare nel cuore .

anche una giornata in ufficio diventa una nuotata in questo profondo mare che è la vita. un oceano di bellezza antica e profonda, che si veste di argomenti e vestiti nuovi ma è sempre un linguaggio antico il suo, ci narra storie e ci insegna parabole attraverso le sue molteplici forme e gli eventi che ci manifesta.

il saluto affettuoso di una responsabile, un'amica ora tutor che prende le tue difese dicendo .. " guai chi me lo tocca!", un'amica che ti viene vicino e davanti a tutti fa  ... " valerio, ti devo ringraziare, piu di un mese fa ti avevo parlato del momento che stavo vivendo, mi hai ascoltato e mi hai dato la giusta spinta, la giusta motivazione, è dal primo Settembre che non fumo, sei sempre di ispirazione per me."

parlare con le mamme dei figli, ascoltare le donne, gli amici, stare vicini alle persone, non far sentire nessuno solo, chiamare un amico nel momento importante, esserci, essere un sostegno, una colonna dove tutti si possono appoggiare, sicuri di trovare amore e conforto.

Paolo che viene a portarmi un invito per lo yoga dicendo di averti pensato, katia che mi chiede consigli per tonificare il corpo con la pratica, la gentilezza di luisa che mi dice sorridendo.. " valerio ti trovo ringiovanito, stai proprio bene!"

lo scambio con francesco, i racconti con gli amici di infanzia, le chiamate del cuore, la conoscenza di daniela che mi emoziona ad ogni suo audio, ritrovare alla manifestazione la ragazza conosciuta in spiaggia che mi manda un messaggio : quando ho visto i tuoi occhi sono corsa a salutarti, che bello vederti, dovevo darti un bacio."

la ragazza delle pulizie mi viene incontro:  ma tu sei il figlio di Aldo? dagli occhi e la fisionomia ho riconosciuto la somiglianza, tuo padre è un vecchio amico dei miei, da quando erano ragazzi, salutamelo tanto, ho un bel ricordo di lui."


ecco, la vita, ti offre continui spunti di amore, dolcezza, sguardi intensi, è una melodia che vibra nell'aria e se la raccogli, ti cambia lo sguardo.


con il mio amico massimo, uscendo dal lavoro, andiamo a casa sua, ed è un viaggio entrare nei suoi racconti, nel suo mondo, le gag con la moglie, le sue vacanze, le sue emozioni, i suoi ideali, la cristoforo colombo diventa una corsia di passaggio verso altre dimensioni, le macchine scompaiono alla mia vista e ci siamo io e lui, basta.

l'amore nella sua ospitalità, la dolcezza di sua figlia, il gatto che non si stacca dalle mie gambe, le finestre del quartiere, le scritte sui muri, il pranzo che mi prepara con cura, pasta al pesto, un  rosato rosato, frutta dolce e caffè. Le risate, i racconti, la goliardia e il piacere di stare insieme.


Giriamo per il quartiere tuscolano, la bellezza della tranquillità delle strade isolate e e il fascino dell'atmosfera popolare, tra ville cortili e palazzoni anni 70. 

Entriamo nella scuola per raccogliere materiale scolastico per i bambini piu svantaggiati.

l'emozione la registri nelle piccole cose, negli sguardi delle maestre, che dopo averci riempito la macchine di zaini matite libri e quaderni, le vedi andare via in bici, libere e rilassate; i disegni dei bambini, la sinergia tra noi la scuola i genitori e i bambini, due mondi che si incontrano e il messaggio universale che arriva ai piccoli è di una enormità che puo cambiare il mondo. Genitori  insegnanti e volontari che servono ai bambini un monito prezioso: guardate agli altri, a chi ha meno di voi, e fate qualcosa per loro. Stringo la mano della insegnante, che mi stringe con forza e ringraziandomi mi offre un sorriso gigante. 


Rientrando in macchina, piena di scatole, massimo mi guarda: a valè abbiamo fatto una cosa bella oggi, una cosa importante!

la vita scorre nei parchi, ai tavoli dei bar, in un bambino che mi saluta, nella mamma che mi sorride mentre spinge il passeggino, nelle coppie alle panchine, le comitive, i signori anziani che si stringono la mano, le ragazze solitarie con il libro, il cielo ancora limpido, il sole che filtra tra i pini, la luce della chiesa, nel sorriso di una donna che mentre giochiamo a padel mi fa... " ma tu, sei una sorta di guru? questi occhi, queste maglie, questi tatuaggi ... " 

sorrido, di quanta vita vibra nell'universo, è un energia colma di amore e, se apriamo il palmo della mano, la sentiamo tutta li. 

La verità, la bellezza, la felicità, è nel palmo della nostra mano.    



D'improvviso, un pomeriggio qualunque diventa un passaggio poetico nella luce. 


Dal balcone, una Luce calda e luminosa mi invita ad uscire. A camminare.


Una ragazza dalla pelle olivastra illumina un treno di gente distratta che va al lavoro.

Ride, messaggiando al telefono, i suoi boccoli ricci come perle d'oro vengono raccolti con grazia da una bandana colorata.


Incrocio attori, turisti, stranieri, coppie, clochard , quanti mondi si intrecciano, camminano e non sanno niente dell'altro, non sanno come trovare un filo, un varco che li faccia incontrare, unire, che li riconduca ad una stessa strada. 

La sola che abbia un senso.


Passo per testaccio e mi accorgo che Roma stadiventando sempre più bike friendly. Non sono più solo turiste a pedalare, ma donne che fanno la spesa, mamme con figli sul retro, chi va in ufficio, chi in palestra, chi yoga, chi in giro per ville mercati parchi. 

Un mondo cittadino con un volto nuovo, tra mille macchine c'è una comunità che pedala con volto sereno come se viaggiasse tra paesaggi bucolici.


Libere, vanno avanti lasciando che il vento romano di un pomeriggio di inizio autunno soffi leggero sui capelli lunghi e lisci.

Scrivo, nel bar davanti al museo di Roma, nel cuore di Trastevere, tra vicolo del cinque e vicolo del Bologna, un angolo di magia che adoro.

Cammino da via Roma, passo per san Cosimato, san Callisto, Santa Maria in Trastevere, la luce delle piazze brilla di vita, signori che giocano a carte, bambini che corrono liberi in strada, turisti ai bar, mamme che giocano coi figli, amiche al muretto che gustano un gelato, donne coi libri, in bici, fotografe, chi prega in chiesa, chi va ad una mostra, chi cammina incantato col sorriso che svolazza tra i fregi e i colonnati.


La luce di Roma al tramonto splende dentro Trastevere incuneandosi tra le ombre dei vicoli, tra i tavolini, agli angoli, negli sguardi dei passanti.


Questo camminare per i vicoli Sembra un dipinto che inneggia alla bellezza del vivere, allo splendore della vita. 

Mille mondi che si incantano come immortalati all'interno di una cornice, una melodia dolce, un bagno nella bellezza. 

Trastevere è un inno alla gioia, alla libertà, alla gratitudine nel sentirmi un turista nella mia città.

Come un viaggiatore appena atterrato nel luogo dei suoi sogni, gusto un tè alla menta, come se il mondo che mi scorre davanti fosse il primo che abbia mai visto. 

La Terra degli incanti, il paese delle meraviglie.












































































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