In cammino per un nuovo mondo.

 di mattina, roma ha uno sguardo leggero.

la freschezza delle prime ore del giorno si posa sulle persone che escono presto e vanno a correre, a camminare velocemente, a inginocchiarsi davanti una chiesa.

è uno sguardo sereno, non si sente che un delicato vociare, poche macchine, rumori morbidi, tutto è lento, i passi sono calmi, l'aria è tranquilla, la via ostiense ti porta a vedere la piramide, via dei cerchi sposta i tuoi occhi dal palatino all'arco di tito, i sampietrini si lasciano penetrare dalla luce del giorno, il sole entra dai finestroni del colosseo e si sposta lungo la via labicana, dove turiste escono dai portoni  pronte a viversi la città nelle prime ore, quando la sua luce è dolce e l'aria è fresca.


Santa Maria Maggiore coglie di sorpresa sempre, è un mosaico a chiamare la tua attenzione, ed è l'ultimo sguardo prima di salire su un treno che porta verso il lago.


dal finestrino guardo le case, i murales, gli acquedotti, le piante nei cortili, le primi luci che si accendono, i primi risvegli, chi esce in balcone , e chi alza le serrande.  

 scrivo guardando il lago, leggo due righe e chiudo gli occhi.


arrivo a castel gandolfo, una camminata nella beatitudine salendo verso il paese, costeggio il lago che splende al mattino sul mondo come se aprisse la finestra ad ogni speranza.

al parcheggio rivedo alessia, che abbraccio.

conosco il gruppo della camminata e andiamo a rocca di papa.

valerio, che guida la macchina, è un ragazzo di frosinone, introverso, timido e riservato.

al bar del paese, parliamo dei posti da visitare, le camminate e le cose belle da vedere.

è da poco disoccupato, vorrebbe andare a vivere in un posto tranquillo della toscana, sta trovando nelle escursioni un occasione per conoscere persone e la storia dei luoghi.  

una famiglia cammina con un bambino di 1 anno e mezzo, uno  di 8 anni e un cagnolino.

una mamma cammina per la prima volta con la figlia adolescente.

alessia ci guida sulla via sacra che ci porta ad ammirare un panorama mozzafiato, dove si può vedere sia il lago di nemi che quello di albano.

tra rocce di tufo con dediche pagane al culto del toro, grotte, acquedotti, castagni, lecci,  entriamo nella casa della natura con passo lento, affacciati su uno specchio d'acqua che illumina il cammino, l'aria è fresca, sotto al monte cavo rilassiamo lo sguardo.

qui, tra  natura e storia, i nostri passi galleggiano nell'aria come fossero foglie al vento, qui dove la pietra lavica ha permesso che si formassero due grandi crateri come i laghi sotto di noi, e la sua colata ha permesso a Roma di costruire le fondamenta di un impero.

qui, dove i romani hanno difeso il tempio di giove da annibale, nei boschi legati a romolo e remo, tra i basolati originali vaghiamo incantati e facciamo conoscenza.



antonella è una guida calabrese ormai da una vita a roma, parliamo della nostra amica in comune roberta, dei percorsi alternativi, la tutela del territorio; filippo, che ha fatto una tesi su questa area archeologica, con una donna di rocca di papa parliamo di come sono cambiati i tempi, di quanto manchi la vita per le strade, i bambini in piazza, le serate nei paesi con le sedie in cortile e la gente a spasso che ti veniva  salutare;  un simpatico romagnolo sente la mancanza della vita a cesena, dove si viveva tranquilli ... " e la gente ti aiuta senza chiederti niente in cambio, anzi, dopo averti aiutato ti ospita in casa per mangiare insieme." .

Alessia, dopo averci guidato lungo cunicoli che erano antichi acquedotti, ci allieta con ciambelline e caffè. 

Mentre sto leggendo la mappa, conosco Gina,  che ha lineamenti orientali, ma anche sudamericani.

" me lo dicono tutti, da quando sono bambina. "

- evidentemente in un altra vita, hai vissuto in mongolia.

- eh, sono andato alla ricerca delle mie vite precedenti.

ci troviamo in sintonia dal primo istante, ridiamo parlando di esseri di luce, costellazioni familiari, tantra, sciamani, massaggi.

separata, ha due figli, appassionata di sport,  fa funzionale da tanti anni e segue la dieta herbalife.

mi racconta della sua vita, i dolori, l'infanzia, il matrimonio, il rapporto con figlia che vaga per il mondo e non vuole fermarsi in lavori che non la gratificano.

camminando, conosco Deiana, la filgia di quel simpatico romagnolo.

escono spesso tutti insieme per fare escursioni, figli e genitori.

parliamo di relazioni, dell'uomo e la donna, dei suoi studi di giurisprudenza e del sua ancora incerto destino da seguire. La invito a scegliere la vita che sente sua, senza farsi condizionare.

" con il servizio civile ho forse capito lo scopo dei miei studi, è importante essere a conoscenza dei nostri diritti e di cosa è giusto, l'università non ti indica una strada, me la sono dovuta cercare io."

le dico che anche la giurisprudenza puo diventare un arma per difendersi dai soprusi del sistema, un esempio è la vicenda di Stefano Cucchi, che proprio grazie alla sorella è riuscito, dopo anni di lotte, ad ottenere giustizia.  

Interviene la mamma che sostiene il mio pensiero: lei è sempre andata avanti perche sapeva di essere nel giusto.  

le dico che ammiro la donna perchè in contesti come questo è sempre di maggioranza, in ogni esperienza che invita al conoscersi, ad esplorare, " stare dentro".   

lei mi dice che non è d'accordo, non c'è meglio o peggio, bisogno solo accettarsi e venirsi incontro.

le mostro il tao che ho fatto insieme alla mia ex e aggiungo: in ogni spicchio nero c'è un puntino di bianco e in ogni spicchio bianco c'è uno nero.

- esatto, è  proprio cosi.

camminando, conosco  un' altra calabrese che vive a roma dagli anni 90. 

con valerio ci inoltriamo nella grotta, è cosi timido che non mi chiede una foto cosi sono io a fargliela e mi fa un grande sorriso. è una di quelle persone che hanno solo desiderio di un varco per mostrarsi, per mostrare la sua bontà e buona compagnia, la sua generosità è bloccata dalla paura del mondo. 

in piazza, arrivati al paese, vediamo due bellissimi giovani sposarsi.

conosco un altra bellissima mamma, con una storia struggente raccontata con la leggerezza di chi non si nasconde, ridiamo mentre mi racconta di sua figlia che vive in spagna, della sua vita da mamma, del lavoro, lo yoga e il pilates. Il tutto, dipinto da un sorriso che chiude il sipario ad una giornata piena di emozioni e gente di cuore, di riflessioni scambi sguardi.. di panorami mozzafiato e di uno stare con me, valerio, che mi piace, che stimo, che seguo. In compagnia di me  mentre vago in natura  a braccia al cielo, grato e leggero, mentre rido e ascolto gli altri, di un me che mi piace essere, come mi piacerebbe qualsiasi altro che vedo comportarsi con rispetto e gentilezza nei confronti degli altri e della vita, con un occhio attento alla bellezza.

Quando ci chiediamo, " ma tu chi vorresti essere?"

e rispondiamo " il me che sono ora. "

è una Grazia.

in treno conosco una coppia di tedeschi che stanno a roma qualche giorno, lascio qualche consiglio sulle cose da vedere nei dintorni, vicino a noi 3 ragazze indiane che vivono rispettivamente in america, francia, inghilterra.

un altra giornata con il cuore pieno di gratitudine.

il cielo sopra la stazione è un dipinto che invita ad alzare lo sguardo, a testaccio osservo la vita fenetica  e gioiosa  nei ristoranti, da garbatella a san paolo è un susseguirsi di canti e chitarre, aria di festa.

Ad alessia, prima di salutarla, lascio come omaggio il mio braccialetto di santiago con scritto.. 

no suenes tu vida, vive tus suenos ... 


lei mi da un grande abbraccio.


di questa giornata mi restano addosso gli occhi sognanti di deiana, che mentre le tengo aperta la fontanella per riempire la borraccia scherzando mi fa .. 

" potresti stare cosi anche ore, guarda come si sta bene qui, senti che bella arietta.   "

le risate e la commozione di gina, i racconti di un altra madre,  alessia che ci parla dell'importanza di camminare in natura  per la salute, il fisico, i polmoni, la mente.. ma anche per prevenire e indebolire malattie neuro generative.


un bosco rigenerante, una vista da specchiarsi dentro, un gruppo di anime speciali ..  

per dirla con le parole di Gina.. 

" chi ha sensibilità vede oltre ..  "

la discesa verso la stazione mi regala l'ultimo magico assaggio di un dolce sguardo del lago.

Camminando scopri che c'è un mondo che sente e pensa come te, camminando e scegliendo la natura scopri meraviglia dentro di te e scopri che la natura è casa tua.

 quegli odori ti risvegliano un sentire antico che giace  dentro di te da sempre. la meraviglia che scopri dentro di te ti offre come regalo la meraviglia fuori,  ciò che più ti piace di te è il tuo meravigliarsi e il tuo ringraziare la vita per offrirti ogni giorno infinite occasioni di meraviglia.

 andare lenti alla ricerca del silenzio, di se stessi  e dell'incontro con l'altro è un atto di ribellione in una società che non si ferma mai, corre e non sa dove andare, pesa solo a se stessa.

 riunirsi e valorizzare i territori nascosti,  antichi piccoli paesi sperduti nella natura, le meraviglie dei borghi e dei laghi,  riscoprire e tenere in vita vecchie tradizioni popolari, scoprire un senso di comunità tenendosi per  mano, aiutandosi ad arrampicarsi, a scendere, a salire uno scalino verso l'alto.

 camminando facciamo bene al respiro ai polmoni all'emotività al cuore ossigeniamo il sangue e la mente.

 odori,   presenza sui passi,  rispetto per il territorio,  tutela del Verde e del Patrimonio,  sentirsi un'unità con altri che sentono come noi e credono in un mondo che va lento, con occhi meravigliati  e sempre attento a chi ci cammina a fianco.  che diventa un fratello anche se non lo conosciamo. 

odorare le piante toccare le rocce passeggiare in viali alberati,   respirare a pieni polmoni spalancare gli occhi ai dettagli, appassionarsi della nostra storia ripercorrere i passi dei nostri avi gioire della vista di un lago un leccio un insetto un fiore una pietra o una grotta, camminare in natura è tornare a casa, è tornare a se stessi.

 non è un caso che camminando nella natura  ci si sente sempre bene forti e rilassati in pace con se stessi gli altri e l'universo.

 non è un caso che i gruppi sono sempre di prevalenza formati da donne,  Sempre in prima fila quando si va alla ricerca,  in profondità, in contatto con la Fonte della Vita.

 in natura si torna alla sorgente, alla fonte,   si torna al cuore, al  ricordo di sé,  all'amore.

mi scrive marianna dal gianicolo e mi chiama mia cugina per raccontarmi una Luna rosso fuoco che si mostra alla terra.

vado a dormire con lo sguardo ancora perso nelle luci del bosco, nel silenzio della vegetazione, nei filtri di sole tra i castagni, nelle vie alberate, nelle leggende di antiche storie di vita romana, la cui presenza è ancora segnata da lastre di basolato e pietra lavica.































































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