Figli delle Stelle.
A Padel conosco Simona, una ragazza simpatica e atletica, che dimostra la sua forza fisica con schiacciate molto piu potenti delle mie ed aggiunge ad ogni punto.. " daje valè" .
Saluto tutti i ragazzi che rivedo dopo tanto, ed è un calore che riempie il cuore.
la gentilezza annaffia il mondo.
la ritrovo al bar di garbatella, coi ragazzi che mi salutano con affetto e mi raccontano dei viaggi in sicilia.
Al forno, dove il ragazzo mi parla di Cipro e la ragazza, che mi prepara una pizza con le verdure, sorride quando le dico... " ma non vedi quanto è bella e che colori sta pizza!"
- è bella si, dimmelo quando me inviti a cena !
il ragazzo della tintoria esce dal negozio per venirmi ad abbracciare.
cammino per le strade di garbatella, entrare nei vicoli di mattina è pura poesia, mi incanta vedere le signore che chiacchierano rilassate nei cortili dei lotti, gli orti, le palazzine, gli archi e le finestre decorate, i portoncini, lo stile inconfondibile di un architettura del primo novecento mi fa sentire ogni volta come se fossi dentro quell'epoca.
La gentile ragazza del tabacchi, la pasticcera del bistrot vegano che ha chiuso, mi riconosce dopo anni passeggiando con la madre su viale marconi.. e con un sorriso gioioso mi ferma " che bello rivederti, ti trovo proprio bene!"
all'eur, rivedo la ragazza pakistana che viveva accanto a me, le chiedo se lei e il ragazzo si siano trasferiti non vedendoli piu.
" non stiamo piu insieme, dopo piu di 10 anni, era finita. Ma ci siamo lasciati con rispetto."
logopedista, con una educazione che sembra di altri tempi, sorride tutto il tempo, ci prendiamo un caffè insieme, e resto colpito dalla purezza di un modo di fare, cosi femminile e umile, cosi attento a cosa dire, con una delicatezza ormai dimenticata.
Incontro il mio amico andrea sotto casa, è in compagnia di una ragazza bella e luminosa che mi saluta radiosa. Lui ha scoperto la passione per il disegno e ora vuole riportare in fumetto un mio racconto.
Ma ce lo dicono mai che cosa siamo venuti a fare qui?
che lo chiedono mai?
se lo chiedono mai?
chi se lo chiede?
dovrebbe esserci ogni giorno una riunione di condominio tra tuti i cittadini che abitano il mondo, aprono skype e si fanno domande, tutti insieme, senza distinzione di razza colore religione.
che cosa stiamo facendo qui ?
ognuno racconta i suoi dubbi le sue risposte , le sue certezze le sue perplessità.
dovrebbe esserci una riunione quotidiana di gente che si fa domande, non che si insulta per una tassa sul cancello per fare entrare le macchine, per comprare il telecomando o per fare i lavori nel cortile.
bisognerebbe chiedersi, tutti insieme, cosa facciamo qui e se insieme, possiamo provare a capirlo, ognuno raccontando la sua storia.
perche attraverso la storia di ognuno, potrebbe ampliarsi la nostra conoscenza sull'esistenza, meglio di qualunque libro da sfogliare.
siamo cittadini del mondo, abbiamo in comune la scelta di fare questa esperienza terrena, come è possibile che ci sentiamo tutti separati ?
abbiamo tuti il desiderio di essere felici e di liberarci per sempre dalla sofferenza.
capire questo ci porta a guardare l'altro come guardiamo noi stessi.
l'altro ha la stessa importanza perche anche lui desidera la pace e sta condividendo questa ricerca nello stesso spazio dove siamo noi.
ci chiede aiuto anche se non lo sa.
sarebbe interessante trovarsi tra persone che ogni giorno dibattono su come vivere meglio, insieme, su come affrontarsi senza scontrarsi, su come studiare il cervello e il cuore, i sentimenti e la storia familiare di ognuno, il karma e a storia dell'anima, i sogni di ognuno, le paure, le ferite.
immagina un mondo che si siede nei parchi e si ascolta e da ognuno prende ricchezza, conoscenza, stimoli nuovi, visioni diverse, scelte mai pensate, vite alternative, un aiuto reciproco costante, sia nel corpo che nella mente, si guarisce insieme, si vive il dolore insieme, si parla e ci si libera attraverso il gioco, l'ascolto, il tatto, la musica, il canto, la preghiera, la storia, i libri, la filosofia, ci si immerge nell'altro, si mette la mano nell'orto di una casa, ci si abbraccia, si portano i pacchi che uno non puo portare, si va a prendere un figlio di cui non sappiamo neanche il nome, senza bisogno di andare a cercare in giro tra annunci volontari badanti o servizi di assistenza, si sta l'uno con l'altro, si lavora ogni giorno insieme, ci si scambia doni e conoscenze, capacità e talenti al servizio della comunità.
il mondo che viviamo è l'esatto opposto di un mondo generoso che vive e lavora ogni giorno per sistemare le faccende dell'altro e l'altro fa altrettanto con le nostre vite.
la fiducia di sapere che il genere umano è tutto cio che abbiamo e che siamo, ed è da questa umanità che dobbiamo ricavare il piu grande tesoro. Non ci sono altri mondi, abbiamo questo.
medito ascoltando il vento, coi piedi nella sabbia e la luce del mare nei miei occhi.
viaggio in treno osservando la gente e dietro i volti mi incanto a vedere la luce degli alberi che pennella di verde anche le palazzine in lontananza.
entro dalle finestre delle case che osservo e mi immagino le loro vite calarsi in questo scenario senza saperne il motivo.
guardo la vita dai finestrini e mi sento di viaggiare.
Coldplay alle orecchie, dal bus mi prendo la luce del mare e mi lascio bagnare lo sguardo, dopo la meditazione sento la sabbia accarezzarmi la pelle, il sorriso massaggiarmi il viso, il cielo il sole il vento l'aria serena, la calma, la pace, la musica, la beatitudine di riscoprirsi nella gioia senza un motivo apparente e questa gioia incondizionata si posa sulle vite degli altri, gioisco di una coppia che ride felice al bar, delle allegre comitive, delle mamme solitarie, i bambini che giocano, i gatti sulle sedie, i cani in braccio, la mia gioia diventa la loro , la loro riflette la mia.
la vera gioia, la vera libertà, è sentirsi in pace, senza nessuna richiesta all'esterno, perche al proprio interno hai gia tutto quello che vuoi.
l'estate è unica, perche ti regala immagini di una madre con una figlia al tramonto che chiacchierano rilassate camminando con il cane, abbronzate e con le infradito, spalle scoperte, sguardo spensierato.
l'estate ti regala occhiali da sole e vesti di seta indiana colorate, luci della sera, cieli color oro e poi rosa, luna che cade in acqua insieme alle stelle mentre i ragazzi cantano in spiaggia, la liberta di svuotarsi di vestiti pesanti e pensieri vecchi, la leggerezza di camminare scalzi, di avere il sole tutto per sè, il cielo grande e ampio che domina le ombre, un mare infinito, la pelle color pece, la sabbia dorata, le spiagge e le dune, la natura che incendia di fiori e prati luminosi. i baci, i canti, le feste, abiti corti, leggeri, freschi, cappelli colorati, spensierata allegria, tramonti, vita, gioiosa vita, soprese e incanto, infinito stupore.
pelle dorate brillano al sole mentre giocano a racchettoni, una donna si tuffa sotto le onde, due amiche chiacchierano di relazioni, figli, spese, incrociando le gambe sui lettini poggiano i libri dietro la nuca, come a perdersi nel sole e non avere piu nella testa nessun rumore.
rilassata è la vita di chi sa perdersi negli occhi del mare e preferisce restare per non perdersi un tramonto che ti lascia senza fiato, ogni volta.
siedo al bar a scrivere, baciato dal vento, beato nel fresco di una ricercata ombra, realizzo che questa è sempre stata la vita dei mie sogni, leggere rilassarmi, scrivere, contemplare la vita, il mondo, gustarmi le giornate.
guardare il mare, respirare il senso delle cose, la pace, il valore dell'esistenza, sentire il piacere di una carezza, che sia l'erba, una donna, la sabbia, la tazzina di un caffè, un birra fresca portata da una donna gentile.
la terra coi piedi, l'aria con le mani, i brividi con la pelle, l'acqua del mare che entra nel corpo e il corpo che entra nel mare come un uomo e una donna che fanno l'amore.
le risposte ti arrivano quando non pensi, quando fai.
mi scrive carla, la mia amica che sta lottando con un latro tumore.. " valerio, credo che nessuno come te abbia la capacità di far rilassare gli altri. "
se tu ridi, in automatico stai bene.
se stai bene, in automatico ti stai guarendo.
stai curando una tua resistenza alla gioia, che è gia dentro di te, da sempre.
stare bene è una scelta che richiede il coraggio del cuore.
i demoni escono da casa quando la luce che esce da un corpo impregnato di amore è accecante per ogni ombra.
tutte le vite mi appartengono, sono mie.
la luce della gioia brilla attraverso una coppia che ride si abbraccia gioca e si stuzzica.
fanno bene a chi li guarda, la gioia è contagiosa e fa bene al mondo.
lo migliora.
mi chiama danilo e mi invita alla festa di chiusura in spiaggia.
jessica, sua moglie, mi parla della crescita di suo figlio che la rende orgogliosa.
in spiaggia, mi accorgo di quanto sia bella la vita quando ci si si trova tutti insieme a ballare e le maschere crollano, la gioia di divertirsi unisce tutti e non c'è piu separazione, divisione di razza, regione, religione, nome, quartiere, città, ideale.
i sorrisi brillano come fari, i corpi danzano come onde che accarezzano il mare.
la musica ha il potere di unire e quando di mezzo c'è il mare e un'umanità che si abbraccia, allora ti riconcili con il senso delle cose.
la leggerezza è un canto che danza libero in una notte di estate.
a ricordare quanto sia prezioso il vestito che si lascia sulla sabbia, le scarpe lanciate, il bagno di notte, il corpo che si lascia andare, le emozioni cadono come vesti, i pensieri diventano stelle che scompaiono e lasciano spazio all'infinito splendore del cielo, senza confini, senza passato, senza contrasti.
io danilo e tutti gli amici ci scateniamo, ridiamo, balliamo, ci godiamo la bellezza dello stare insieme, del ballare, della musica, della spensieratezza dell'estate che dovrebbe governare le nostre vite, sempre.
mentre ballo rivedo angelica, conosciuta proprio qui.
ride, mi presenta le sue amiche, si avvicina e mentre mi chiede.. " perchè sei sparito?" .. mi bacia, mi bacia con una passione che solo la gioventù spensierata sa regalare.
Tutta questa allegria, la gioia di questa spiaggia e di questa gente che ti abbraccia, mi mancherà, mi ha riportato ai tempi delle ballate da ragazzo, quando non volevi mai andare via.
Un ultimo canto, " siamo Figli delle Stelle" ..
Angelica mi guarda e ride... " guarda che bella la luna sul mare, sta canzone è la tua .. è inutile che fai il vago."
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