Proteggersi.

 per quanto tempo vogliamo lasciare che siano convinzioni, proiezioni, traumi e ferite a decidere per noi come e cosa è meglio vivere?  


per quanto tempo vogliamo vedere la realtà con il filtro del nostro passato, del nostro vissuto, delle nostre mancanze di amore e del tradimento della figura paterna o materna ? 

se guardiamo la realtà con gli occhi della mente, che percepisce tutto come separato e che immagina che l'altro ci stia attaccando, per cui attiva la modalità lotta o fuga, resteremo accecati, annebbiati dalla nebbia che ci separa dalla realtà, che è pura immaginazione.

se guardiamo con gli occhi dell'anima, si attiva il linguaggio del cuore, entriamo in relazione con la vita e con gli altri  mantenendo uno spazio di ascolto in cui entriamo con delicatezza nelle cose che percepiamo con sensi piu sottili, che sono oltre il corpo fisico emotivo e mentale.  

se ricordiamo a noi stessi ogni giorno che ogni essere cerca disperatamente di uscire dal dolore e di essere felice, come possiamo non sentirci collegati gli uni agli altri e come facciamo a non sentire nell'essenza stessa della vita, il legame con l'UNO, che siamo un corpo solo, cio che vediamo sono solo immagini della nostra stessa essenza, proiettiamo fuori cio che la nostra anima vuole farci vedere. 

relazionarci da cuore a cuore, metterebbe fine ad ogni conflitto, ogni guerra, ogni incomprensione o litigio.  

il giudizio nasce nella credenza di essere sbagliati, non all'altezza, non giusti, non bravi, non buoni.

 nelle ferite del non sentirci amati, adeguati, abbastanza, ci giudichiamo e per difesa da quel giudizio interno  giudichiamo gli altri. 

per questo il mondo ci fa paura, ci spaventa l'immagine che proietta di noi stessi, ma non c'è nessun mondo li fuori, cosa puo farmi il mondo se al mio interno sono a posto, vivo di amore e sono costantemente protetto dalla luce del Padre? 

cosa puo togliermi il mondo se io sono gia ricco ? 

soldi, casa, lavoro, affetti, la vita stessa, l'amore? 

la mia casa è il Padre Celeste, la mia ricchezza è la sua parola, la mia vita è nelle sue mani e mi metto al servizio di ogni sua scelta, come posso perdere l'amore se tutto è al mio interno e dentro di me l'amore è sconfinato perche mi è stato donato dal cielo ? 

il mio corpo, i legami, i possessi, gli attaccamenti,   tutto svanirà con la mia morte, ciò  che resta è l'amore che ho imparato, il perdono che ho costruito dentro me, l'accettazione e la morte di ogni frammento di ego, ogni resistenza dell'io svanisce quando lascio che sia l'anima a guidare la carrozza e non piu i cavalli con il loro corpo emotivo, non piu il cocchiere con la sua mente giudicante, non piu la carrozza che è solo l'involucro fisico che mi serve per fare esperienza e sperimentare il Divino dentro di me.  


parlavo con la mia amica marianna dell'importanza, in un rapporto, di  non prendersi le briciole che l'altro ci lascia.

volersi bene, amarsi, rispettarsi, pretendere il massimo da ogni nostro incontro, sia con se stessi che con l'altro, è un dovere prezioso che abbiamo nei confronti della nostra anima, che nasce libera, senza bisogno di nessun altro, gia piena, che non si accontenta, che pretende e si merita tutto e quel tutto deve essere il meglio, il piu allineato possibile con la nostra luce interiore.

una donna, matura, indipendente, affascinante, interessante, che resta per piu di un anno in una relazione facendo l'amante di un uomo sposato, aspettando che lui abbia del tempo per lei, anche poco,  ed essendo anche felice di quell'improvvisata che fa ogni tanto, al volo, intravedendo in quel gesto un atto d'amore .. in quale parte del proprio essere sta dicendo a se stessa, non mi amo, non mi merito amore, di essere amata,
non merito un amore vero, sano, libero, tutto per me?   

molte mie amiche , per paura di stare sole, restano in rapporti dove non respirano amore, ascolto, attenzione, ma soprattutto protezione.

dicevo proprio a marianna, che colui che tradisce sua moglie dovrebbe preoccuparsi di cio che prova l'altra e proteggerla da un eventuale vuoto dove lei non riesce ad immaginarsi perche si fa bastare quel poco che riceve.


amore è anche proteggere l'altro da un dolore, è tutelarlo, mettere l'altro prima dei propri interessi e bisogni,  facendo sentire l'altro preso in considerazione da uno sguardo amorevole, rispettoso, che lo salvaguarda da se stesso. 


se io so che non lascio mia moglie e tu mi dici .." a me va bene cosi, quando puoi ci vediamo.. " , io sento la responsabilità di tutelarti dalla sofferenza, primo perche ogni persona merita un amore pieno e merita di sentirsi amata senza che il tempo venga strozzato in piccoli frammenti casuali, secondo perchè se sta nascendo un sentimento, io devo rispettarti e tutelarti da una mancanza che ti sto procurando.


amare l'altro vuol dire per prima cosa rispettarlo come essere umano prima che come nostro partner o amante. 

è l'aspetto fondamentale di ogni relazione,  perchè  è da quel rispetto che si vede quanto sia bello quell'incontro.

se c'è un rispetto di fondo, alla base, quei due anche quando si separano, restano legati da quel rispetto profondo che li ha uniti.

fatto di sincerità, onestà, confronto, apertura, ascolto, dialogo, parole amorevoli, gentilezza, empatia e compassione.

quando quel rispetto manca, crolla tutto il rapporto come fosse un grattacielo di sabbia.


la relazione tra due persone quando è proiettata sul corpo mentale resta come appesa, intrecciata dentro fili arrugginiti che non permettono di scavalcare il muro della ragione, della propria storia personale, del proprio ego.

non si permettono quelle due persone di lasciarsi spogliare, di divenire vulnerabili, lasciandosi denudare e scoprire con tutte le cicatrici visibili, che possono essere accarezzate e curate solo se quella mano trova un varco per entrare.

spesso si resta bloccati sulle proprie posizioni e non si fa il salto, ma è tutto giusto cosi come è, alcuni incontri restano fermi e dovevano incontrarsi in quella terra di mezzo, ogni relazione è perfetta, niente è sbagliato, ogni incontro è una lezione, un messaggio dell'universo che abbiamo richiesto.  


bisognerebbe imparare a proteggersi, sia che si tratti di amicizia, matrimonio, amanti, colleghi di lavoro, incontri casuali, di viaggio, parenti o genitori, la protezione è un istinto del cuore che si concede uno sguardo compassionevole che prima di pensare a sè, pensa all'altro.


questo vedersi collegati e relazionati con il dolore, è una strada che potrebbe guarire il mondo offrendo come cura lo sguardo dell'amore.




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