Immagina una società libera.
Immagina una società libera. Ma veramente. Una società che da te non pretende niente, ma anzi, a te chiede la partecipazione. Una partecipazione libera e spontanea per costruire insieme una comunità vivibile, etica, che non pone confini né barriere, che non ti chiede documenti ma solo il nome per conoscersi. Immagina una società che quando sei bambino ti insegna a vivere, anziché a pagare. I tuoi insegnanti sono amici, i tuoi amici sono fratelli, la tua famiglia è il mondo. Immagina una scuola che ti insegna ad incontrare l'altro senza competizione, a disegnare i sogni e a scrivere non quale lavoro vorresti fare ma come vorresti vivere. Una società che non ti costringe dentro un pacchetto confezionato, ma ti fa esprimere per ciò che può donare il tuo essere agli altri e al mondo. Una società che non chiede soldi ma talento, vitalità, gioia. Una società che non ti chiede di iscriverti all' università per diventare qualcuno, ma ti sprona a viaggiare per conoscere il mondo partendo dal presupposto che tu sei già qualcuno, sei molto più di un numero che timbra per entrare in ufficio. Immagina una società di uomini liberi che in una città con 5 milioni di abitanti chiude da un momento all' altro televisioni, finanziamenti,mutui, giornali, tessere elettorali, macchine, acquisti, conti in banca, supermercati, uffici, banche, atm, aria condizionata, benzina, carte di credito. Immagina. 5 milioni di persone che non votano e non comprano. Cosa rimane dietro tutto questo immenso infinito spreco di energia e tempo? La vita. Una vita semplice, a contatto con la natura, in cui si vive fuori da casa, si va a piedi e si sta insieme. Case costruite con materiali forniti da madre natura, cibo fornito da madre natura, lavoro della terra, con le mani nella sacralità della vita, nelle radici di un albero che dona frutti energia e vitalità. Si condivide il pane fatto in casa, il riso dei campi, la verdura dell'orto del vicino, una società in cui i soldi non servono, perché servono solo a creare debiti che hanno solo aumentato paure e distanze. La vita andrebbe vissuta con amore, senza pagare l'aria che respiriamo perché ci é stata data gratis per sempre, non é in prestito come i soldi creati dalle banche. Si dovrebbe avere cura dell' altro e non paura, si dovrebbe pensare ogni secondo a sorridere e gioire, svegliarsi senza sentirsi in dovere ma farlo con immenso piacere. Vivere sani senza pagare per curarsi dopo una vita passata a correr dietro a scadenze, senza potersi gustare la vita in ogni momento, dimenticando quanto sia bella. Dimentichiamo di sorridere e ci preoccupiamo continuamente di ogni cosa sprecando tempo prezioso per essere felice proprio in questo momento. Arriviamo allo scadere dei nostri giorni per poi guardarci indietro e rimpiangere di non essere stati grati ad ogni secondo della nostra vita. Aspettiamo il fine settimana per farci due passi, aspettiamo agosto per andare in vacanza, aspettiamo la.pensione per avere tempo libero. La vita é una vacanza, ogni momento é tempo libero, dovremmo sfruttare le nostre risorse interiori ed intellettuali per aiutare gli altri e sentirci meglio, non per avere uno stipendio, ma un ruolo in questa società. Abbiamo una sola vita. Dovremmo viverla al meglio, decidendo noi cosa vogliamo essere, non fare decidere agli altri. Perché se seguiamo gli altri, perdiamo noi stessi, se seguiamo le regole della società finiremo in fila ad attendere un numero per pagare le colpe della nostra resa.
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