stato di grazia.

Sto studiando mindfulness con una insegnante certificata, proprio per la riduzione della sofferenza e del dolore.

mi sono messo in contatto con una struttura che permette di insegnare yoga nelle carceri, poi un centro di volontariato che lavora con i bambini malati di cancro. 

 ho pensato che le mie competenze acquisite dopo anni di pratica possono oggi essere messe al servizio degli altri, non in quanto io sono migliore o piu capace, ma oggi sento la forza e la responsabilità di aiutare chi ha bisogno e voglia, chi sente dentro di se voglia di pace, verità, guarigione interiore, liberazione dalla sofferenza. 

ho aspettato molto a mettermi in gioco e alla prova, sempre per via di quei meccanismi inconsci di non sentirmi all'altezza, o capace, quel senso di inadeguatezza che nasce nei primi anni di vita e ce lo portiamo da grandi come l'unico vestito che consociamo. 

è proprio li il segreto, accedere alla parte di se che non conosciamo. quel Sè superiore, quella parte Divina, che nasconde il nostro potenziale infinito. lo abbiamo tutti, ma tanti, passano anche la vita intera senza mai accedere a quel tesoro interiore.

le chiavi per accedere sono la consapevolezza, la volontà, l'apertura del cuore.

ho capito che non posso insegnare niente che non abbia provato su di me, che non abbia sperimentato e approfondito, fino ad ottenerne la guarigione e la liberazione. quel senso di liberazione è il senso della vita, la forza interiore che ti fa sentire invincibile, perche ti affidi all'universo ed inizi a comunicarci con la consapevolezza e il linguaggio di un essere infinito.

Il contatto con il nostro Sè superiore ci porta a toccare con le mani l'infinito. da quella posizione che non ha tempo e spazio, priva di un identità e di una personalità, non sei piu un nome, sei un essere Divino, un Figlio del Momento.  Non sei piu duale, cosa puoi insegnare se sei ancora nel giudizio e nell'orgoglio?  la rabbia si trasmuta in volontà di amare, il rancore in perdono, la violenza in pace.

sei un guerriero perchè sai dove vai e daresti anche la vita per mantenere in piedi non te stesso ma la strada dove cammini, lasciando la luce accesa.

viene a trovarmi mia zia, guarda la mia camera che affaccia sul parco e il piccolo angolo di liberi e quaderni personalizzato con le cose che amo. " vale è bellissimo questo spazio, ti sei creato il tuo mondo, c'è tutto cio che ti piace e lo tieni bene, in ordine, con una sua forma e un idea precisa, e poi questo parco davanti, questa pace. sono proprio felice. "

passeggiamo per le strade di san paolo, caffè e dolce a via chiabrera, i camerieri sempre gentili e sorridenti, incontro la ragazza della bottega equo e soldale, poi passo dal clochard per dirgli del giacchetto che ho oer lui. Andiamo al parco, camminiamo per  i giardini parlando della città, del suo progetto per un film, della sua idea di scrivere,   prima di lasciarci mi pungola... " ma tutto questo amore che hai.. stai bene si vede e si tramette, ma quando porti questo amore in una relazione?" 

ci abbracciamo.

a volte penso che ci sia una confort zone molto forte che soprattutto in età avanzata si protegge con ancora piu forza, ma sono arrivato anche a dire.. ma se una comfort zone mi regala cosi tanta pace e armonia, amore e beatitudine, gratitudine  e bellezza, è davvero male o sbagliata? 

come diceva Battiato, stare soli, se si riesce a starci bene, è una grazia che pochi riescono a raggiungere. Se proprio deve entrare qualcuno dentro questa grazia, deve essere un anima gia raggiunta dalla grazia.

Mi contatta la ragazza di padova che mi ha trovato su instagram per il viaggio solitaria in india. Una dolcezza che non si sente piu in questo, un'educazione e un tatto ormai dimenticati, una voce umile che esprime un femminile elegante. Mi racconta un po la sua storia, un anno di dolore e la voglia di andare dentro se in profondita, la necessità di andare in india per trovarsi. Mi chiede se avro  voglia di passare un po di tempo con lei se decide di venire  a roma, si è creata da subito una forte connessione di anime in cammino, con età diverse ma storie animiche vicine. 

mi scrive zia .. 

" . Sono stata troppo contenta. Sei il futuro. Parleremo di questa cosa di Rebibbia? È bella ma difficile.

La tua casa mi e molto piaciuta e mi ha rasserenato. Pensavo sempre na come starà lui in quel posto ( non lo faccio solo con fabri eh! ) Invece e un bel.posto proprio speciale, fatto per te . Abbraccio grande. Grazie

Tesoro pensavo proprio  che riesci a costruire il giardino anche dove c'è cemento 😘 davvero un gentile rifugio, mi aiuta nei momenti difficili ripeterlo , era il canto con cui Corrado concludeva la serata ' " nient'altro è il mio rifugio, il Buddha, il darmha il Sangha e il mio rifugio..." Ti abbraccio forte"



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