Across the world.

Vado in ufficio un paio di giorni  per via di problemi col pc. L'eur è completamente deserta. Come neanche ad agosto. Si respira la tragedia sociale. Bar, ristoranti, chioschi, negozi, edicole.. tutto spento, come se la vita che conoscevi in questo luogo non esistesse più.

Fa rabbrividire.



Guardo i palazzoni, nessun ombra umana dietro le finestre; qui, all'ora di pranzo, è sempre stato un via vai continuo di dirigenti in giacca che ora, invece, fanno le web conference.

Osservo i piani alti vuoti.. davvero ci è successo tutto questo ? Ancora mi sorprende. L'uomo, alla fine, si adatta a tutto. Ma perché non si fa mai una domanda, possibile che neanche un evento così drammatico ponga delle questioni esistenziali?




Giro per le vie isolate, stendo al prato dietro il bar palombini. Tra piccole sculture,siedo a leggere.



In ufficio, regna il silenzio. Siamo 4 o 5 persone in tutto. Fresco, terrazza, tranquillità, come uno stesso posto di lavoro se vissuto sotto un'altra luce, può farti respirare armonia anziché urla, stress, pressioni varie.



Un luogo di lavoro, secondo il mio punto di vista, deve rappresentare una certezza, un posto dove trascorri ogni giorno dalle 6 alle 8 ore della tua vita.

Deve essere confortevole, comodo, piacevole, stimolante, spingerti verso una crescita quotidiana, evolverti, non alienarti.

Parlo con una ragazza, responsabile. Mi racconta di quanto sia stato per lei illuminante il periodo a casa, sia durante la pandemia che dopo. " credo che se fuggi continuamente da casa, se soffochi o non ci stai bene, è perché non stai bene tu. " mi racconta dello smart working vissuto dai trulli della Puglia, facendo le pause pranzo davanti al mar, del calore familiare tra zii amici e cugini, quello spirito leggero e positivo che avvolge le atmosfere del sud Italia, ancora intatto e pieno di allegria. " se da noi salta un pc o un Wi-Fi la prendiamo  a ridere, abbiamo la possibilità di fare altro, se capita qui è una tragedia."

Passeggio in terrazza, guardo l'Eur dall'alto, sembra di vedere un film.




Qui i baristi sono costretti a vendere pane,qui dove a pranzo dovevi metterti in fila o prenotare per pranzare.

La vita ti mette, prima o poi,  davanti alle cose cui non hai prestato attenzione.

Attraverso un evento ti comunica un disagio, una ferita, una necessità di cambiamento.

Tutti dicono che niente sarà più come prima. Io continuo a pensare che tutto sia molto più pesante di prima.

Le persone si osteggiano, sono impaurite dagli altri, spaventate dalla vita, ma più che altro da sé stessi.

Se in te, hai trovato le necessarie certezze, come può spaventarti un virus, un dolore, un disagio?





Il mio amico Roberto, guardando fuori dalla finestra, si confida:"  vale, io mi lamento spesso, poi però so che fuori è pieno di cose belle."




Io credo che qualsiasi sia il lavoro che facciamo, bisogna dare un valore alle ore che trascorriamo. Se le passiamo come una parentesi pesante che non vediamo l'ora che finisca, finirà per farci perdere ogni giorno ore della nostra vita, l'occasione di guardare ogni piccola cosa nel suo centro, al cuore.

Sprecheremo cosi giornate di attesa, di nervoso, di lamentela, anziché prenderci il gusto di restare grati ovunque noi siamo.


Così un quartiere  visto milioni di volte diventa un nuovo luogo di vacanza. una postazione dell'ufficio può diventare un'isola dove rilassarti e scrivere, le persone intorno non sono solo colleghi che non sopportiamo ma   persone con cui instaurare  rapporti di rispetto ed affetto, interessanti conversazioni, e spunti di riflessione.

Se penso a quanta libertà ho avuto in vita, se penso a tutte le possibilità di cui ho goduto, ai milioni di sorrisi che hanno riempito le giornate.. se penso a tutto ciò che ho  avuto la fortuna di vedere e provare, a tutto cio che ho avuto il privilegio di vivere..  se penso a tutto il mondo che ho visto, alle volte che mi sono messo in gioco, che ho chiesto alla vita di farmi vedere questo o quello, per conoscere .. per sapere meglio.. per provare, per rischiare.. per andare oltre e guardarmi dalla cima.. dal punto che chiamavo pericolo e invece ero solo io-.. se penso a tutta questa libertà che ancora ho il tempo e lo spazio di vivere,  non ho che parole di amore da dedicare alla vita.



Anni e anni di emozioni e bellezza.. che non sarà mai abbastanza la gratitudine per ripagarla.




Stacco dal lavoro e vado al mare. Mi fermo per un delizioso caffè seduto al tavolino, guardando la luce blu dell'estate. Un vento forte alza la sabbia e fa danzare le onde, ho sempre preferito andare in un giorno della settimana anziché nel weekend, si vive la vera atmosfera di una giornata al lido.




Incontro Tony, mio amico storico, lavora in spiaggia come addetto alla sicurezza. Ha la simpatia gagliarda dei romani veraci, ci raccontiamo le avventure durante il lockdown, le amicizie, i cambiamenti interiori, l'alimentazione, spaziamo dai viaggi ad uno stile di vita sano e genuino.



Siede con me, passiamo ore allegre come non accadeva da tempo, sta per comprare casa con il suo amore, una relazione così bella che trasmette serenità solo a vederli insieme



La spiaggia è uno specchio della società, mi fornisce i molteplici volti dell'umanità; osservando le comitive, le coppie, i solitari, gli adolescenti, i grandi, gli anziani.. sento nei loro sguardi soffiare con la stessa intensità il desiderio di fuggire da ogni minuscolo frammento di dolore.

Siamo simili tutti, anche se con volti diversi, in fondo al nostro mondo, brilla una luce straripante, un tesoro introvabile, la perla di un diamante, una fiammata che fa esplodere dentro, un faro che illumina il cielo.  È la stessa che libera, la stessa che ci fa sentire vedere compiere azioni e gesti unici.

È il racconto di miliardi di vite che si incontrano di nuovo senza sapere di conoscersi già. È il fine ultimo di ogni percorso, il sorriso che comprende, quella sottile e impercettibile ancora di salvataggio che ci fa andare oltre le sensazioni di ogni giorno, oltre le banali e poco sensate preoccupazioni.

Sgretola le tristezze lasciandole sfumare al suolo vittime della percezione illusoria dell'esistenza.

Scioglie ogni rigida posizione, stravolge il cuore e fa esprimere il solo corpo fatto di anima.

L'amore porta a casa i doni per ogni uomo, stende sul letto tutte le innumerevoli ossessioni e si siede al fianco, accarezzando il cuore di ogni tormento.

Ogni giorno che inizia e finisce è parte di un sogno.

L'arte dell'amore veste gli uomini come una mamma che prepara i bambini appena usciti dal sonno.



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