Agropoli.

Ogni volta che parto penso con affetto agli amici che lascio, la loro sensibilità quando io mi allontano mi riempie il cuore.

Faccio due passi al paese, caffè solito in piazza, da un angolo sento urlare... Finalmente conosco il mio ospite!! Il distinto professore che mi ha affittato la camera, siede di fianco alla donna che ogni giorno vive le sue giornate sulla stessa sedia di fronte il mio cancello.



Scendo alla stazione, direzione agropoli, oggi voglio rilassarmi.



Arrivato in città, cammino fino all'area pedonale, salgo su per il centro storico e mi accorgo che la salita non termina mai, il sole sbatte sulla testa e sulle gambe.. sudo al solo pensiero che oggi volevo rilassarmi!!!








Entro finalmente al Castello Angioino, mi godo la vista del centro storico e del panorama intorno.













Le persone sono così cordiali e semplici che vorrei abbracciarle. Una signora mi chiede -come mai il mio cane viene da lei, sente un cane?

- no, sente che gli voglio bene!!

La signora ride divertita, poi inizia a parlarmi del caldo appiccicoso.

Faccio un giro tra le vie del paese, la parte più alta è quella più affascinante, storica e intatta, con chiesette del 500, piazze deserte e archetti ai vicoli.  Mi soprende non vedere anima in giro, neanche un turista. ammiro la.vista sul porto, una limpida luce sulle stradine e il paesaggio.










Passo per il centro, lungo la via principale dei negozi e dei bar.

Da qui scendo al.Porto e mi fermo a.mangiare.



La signora del locale mi racconta dei mesi tragici che ha vissuto:" Non ci riprenderemo mai piu, troppo tempo senza lavorare, le spese continuano, la gente non gira, chiuderanno i posti uno dietro l'altro.

Mentre afferro una melanzana col pomodoro, sento l'aria fresca del mare davanti a.me, guardo il castello in alto e sospiro al pensiero di quanto ho camminato, sorseggio acqua fresca e una canzone mi tira fuori il sorriso dalle labbra.. " Però tu fammi una promessa.... ripenserai a cosa siamo stati noi.."

Cammino per il porto, i ragazzi delle barche senza turisti scherzano tra di loro, si sfidano giocando a petto nudo e cantando in stretto napoletano.

Arrivo alla fine, poi salgo su, altra salita fino alla chiesetta di San Francesco, da dove una piccola strada porta giu alla caletta.



 tra i sassi e un mare da ricordare, brillante per i suoi fondali, limpido e caldo, bellezza cristallina.





Resto in acqua quasi un'ora, incantato.



Una croce sul mare ricorda l'omaggio spirituale al Santo, donando al luogo una piega di profondità.



Leggo seduto allo scoglio, chiudo gli occhi e lascio che questo incanto resti con me.



Risalgo su al centro, mi fermo in un chiosco per una granita di mandorle da applaudire.

Mi chiama il professore solo per comunicarmi,  con una gentilezza fuori tempo, che gli asciugamani puliti sono fuori la stanza. Sorpreso nel sapere che all'ora di cena sono ancora ad Agropoli, sorride e mi fa : lei è proprio un viaggiatore, beato lei!! Però, mi raccomando, faccia attenzione!"😀



Cuffiette alle orecchie, tra bus e treni, guardando dentro e fuori, ogni giorno sento che il viaggio, il sentiero, non è dove arrivo, è dove sto.



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