Cilento.

Quando cammino su queste dannate nuvole..

In partenza, con una voglia pazza di libertà.

6 mesi vissuti quasi totalmente a casa, tra le mura, con la totale assenza di silenzio. Una straordinaria occasione per mettere a dura prova la mia voglia di camminare, viaggiare, scoprire.

Mi sono scoperto calmo, nella serena accettazione di una forzata chiusura in casa; ho trovato il silenzio laddove non si penetra mai in profondità.

Mi sono chiesto se potevo continuare a restare me stesso, libero e gioioso, costantemente alla ricerca, costantemente in avanti, anche non viaggiando, stando fermo.

Ho capito che viaggiare, se diventa una forma di attaccamento, non è più una forma di libertà, ma di schiavitù.

Ho viaggiando esplorando mondi infiniti dentro un piccolo spazio di vita domestica. Ho accettato di non poter vivere la solitudine, il silenzio, la natura, il movimento, l'aria aperta.

È solo accettando, che voliamo davvero.
Portiamo il corpo in luoghi privi di mura, senza limiti, spazi sconfinati di libertà.

Oggi, che ho ripreso a muovermi, e posso viaggiare, camminare, prendere treni bus bici metro..  ne sono infinitamente grato, proprio perché non avendo sofferto la costruzione, vivo tutto quello che arriva come qualcosa di nuovo, straordinario.

Treno per Napoli, direzione Salerno.

Lunga chiacchierata al telefono col mio amico Andrea mentre fuori dal finestrino riconosco i palazzi del pigneto, la via casilina, i balconi che affacciano sulle rotaie.

Viaggiare con la mascherina è un'altra sfida alla nostra società dei consumi: per una vita abbiamo preteso sempre di più al punto da non arrivare a respirare. Abbiamo preteso aria condizionata, fumo di sigaretta, i phone e tv al plasma,suv e carne ogni giorno, ora facciamo fatica a capire perché dobbiamo rinunciare ad uno spritz.

Gel per mani, guanti, maschere, distanza sociale, multe, locali chiusi, finanziamenti, lotta politica.. nessuno però dice che non ci servono i ristoranti e i bar per vivere, ci basta un terreno per coltivare e una casa di legno per dormire.

Permessi per suolo pubblico, insegne, tavolino, affitto spropositato, mutui da pagare a vita, parcheggi mensili, strisce blu per il centro, una enormità di soldi che avrebbero fatto felici milioni di persone che non hanno niente.

Dicono che l'economia senza il turismo i negozi e i bar muore. Io dico che società è morta perché non propone altro se non il consumo. Non propone una vita insieme, non concepisce più un sarto e un calzolaio, un artigiano e un contadino,  una bottega per fare le scarpe, una trattoria per dividere il pane e una minestra.

Ora ci sono grossi palazzoni che sembrano delle città dove tu puoi lasciare i tuoi bambini, vedere il cinema, comprare telefoni, vestiti e da mangiare, ci passi la vita e per entrare ci fai pure la fila!! Attendiamo il black friday, ci sembra una svolta andare dietro all'ultima offerta. È un mondo capovolto, i bambini e gli adolescenti non vivono più in strada, le famiglie passano le giornate dentro palestre o centri commerciali. Però postano foto e video di quello che fanno, cosi si sentono social, senza uscire dalle mura. E li chiamano influencer, cioè influenzano gli altri a cercare di fare altrettanto!! Questi.sono oggi i nostri modelli, i nostri eroi sono inflencer!!

Una volta erano borsellino, falcone, impastato, pasolini, de André, terzani, bob marley, Gandhi, john lennon.. ora sono la Ferragni e Fedez.

Sono a Latina.

Fuori c'è un sole gigante che spalanca la luce dell'estate sui pini e sulle colline.

Prima di andare via, con lo zaino sulle spalle, ho abbracciato mio padre tuffandomi totalmente sul suo corpo; non il solito saluto, quasi un salto dentro la sua anima, un abbraccio che solo i bambini sanno ancora dare, perché sono anime felici, grate. Con poca terra, un bambino ci crea una montagna.

Papà è rimasto colto di sorpresa, poi ha stretta la sua mano sul mio braccio.

Un abbraccio così spazza via tutte le paure della vita: intreccia i dolori dei due, li fa diventare uno e poi li fa sciogliere dentro il cuore per trasformarli in amore.

Un abbraccio così grande cancella il dolore del mondo, vince le malattie e la morte, si prende tutta la libertà dell'universo e la raccoglie tra le braccia.

La gratitudine ti fa tuffare senza paura nel lago della vita, ti fa ridere mentre nuoti libero nell'acqua alta, doni amore senza pensarci su, ti butti dallo scoglio calmando ogni paura, colmando di amore ogni divisione.

Quando lasci amore in un luogo da dove ti allontani, in quel luogo ci resti per sempre.

Un abbraccio supera i muri che separano i corpi, rallegra la vita di chi prima aveva paura dell'altro. Addolcisce, rasserena, dono conforto, risolleva, spiega e svela.

La verità è nel cuore di un abbraccio, è nello spazio che non c'è piu tra me e te.

Sono andato via leggero come una piuma, caffè al bar sotto casa, saluto il portiere, giornale e riempio la borraccia.

Alla stazione colazione con caffè leccese e cornetto vegan, chiama Francesco e restiamo al telefono dilungando un semplice buon viaggio ad una conversazione sempre felice che spazia da una sponda all'altra di mille argomenti in un ritmo calzante e intenso come se non ci sentiamo da mesi!!

 vado in libreria per comprare un libro, faccio il biglietto.

Parto senza aver prenotato niente, né treno né stanza, chi viaggia trova.

A napoli perdo il treno per Salerno dopo una corsa sotto il sole!!

Devo aspettare il prossimo che sta dalla parte opposta della stazione!!

Arrivo a salerno,

A Salerno esco dalla stazione, faccio due passi, il primo viale è pieno di gente intorno ai bar, proseguo fino al lungomare. Una passeggiata rilassata di fronte il porto, coppie siedono sulle panchine, un silenzio fatto di mare.









Mi fermo per un mega trancio di pizza al costo di un euro, e un rotolo carciofi e patate che mi potevo evitare, è ancora a lievitare sulla mia pancia.

Ho sempre ritenuto un piacere lasciare un piccolo contributo del mio passaggio in un luogo. Una sorta di ringraziamento che aiuta la comunità ospitante.

Treno per sapri in ritardo, poi si deve cambiare binario. Sempre sotto il sole!!


Riprendo il treno destinazione sapri; tra ritardi, caldo, maschera, distanza, file, tutto pieno o troppo caro, alle mail neanche mi rispondono, sono stremato dopo 3 treni e milioni di persone intorno, sole sulla testa e zaino gonfio sulle spalle. In un attimo mi appare chiaro il motivo per cui non sono mai partito d'estate!! Sto facendo la classica settimana in vacanza che ho sempre rifiutato, al mare come tutti gli italiani, ad agosto!!!


Sono sveglio dalle 5 di questa mattina, sono quasi le 5 di pomeriggio e ancora sono sul treno.

Arrivo a sapri, scendo giu a prendermi un caffè da un simpatico ragazzone tatuato circondato da amici che giudicano ogni ragazza che passa.

Attendo un bus che non arriva.

Conosco una coppia di varese che ha fatto il cammino che avrei fatto io se non fosse cosi caldo.

Mi raccontano il percorso affascinante ma troppo faticoso a questa temperatura.

Vado a fare un giro a sapri, faccio il lungomare, mi ritrovo una cittadina viva e piena di localetti che affacciano sul mare cristallino. Bandiera Blu.




Vado al centro storico, la gente è cordiale e disponibile. Viuzze, case colorate, stradine antiche, cammino nella parte meno turistica, quello che piu mi piace.








Per dormire è troppo caro, dopo ore di cammino.con lo.zaino, torno alla stazione, ennesimo treno, per pisciotta!!

Qui, è deserto. Un trassinaro, unica presenza umana nella notte,mi propone un giro in cerca di hotel, anche no!!

Entro in un bar, cerco aiuto, un uomo che sta giocando alle macchinette chiama un amico, sempre troppo caro!!

Riprendo il treno, vallo della Lucania, esco nel nulla sempre piu deserto di anime.

Entro finalmente in un bar, trovo su internet una stanza dopo aver lottato con internet che non funziona, batteria che muore e rete che non c'è quasi mai!!

Un gentile tassinaro mi porta su al paese.

Un avventura infinita che mi ha ricordato il nepal, finalmente a fine giornata, distrutto e senza neanche cenare,ho trovato un letto dove dormire!!









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