E allora vai.
Prima gli anziani erano i saggi dove si correva per ogni problema o bisogno; ora sono arrabbiati e depressi e sono i primi da cui scappiamo, si avverte avversione tra le generazioni, non ci si tollera.
Vengono lasciati soli per l'indifferenza dei figli e per il loro egoismo.
Non sono solo i giovani a rappresentare una società, sono anche gli anziani di oggi a mostrarci cosa siamo diventati.
Se neanche i riferimenti nobili di un giovane, custodi di valori universali, sono
Più portatori di tranquillità e saggezza, calma e conforto, focolare di calore umano.. significa che questa società sta perdendo i suoi tesori migliori, le colonne che una volta difendevano il mondo dagli attacchi della modernità.
Finisco di lavorare e inizio yoga.
In pochi istanti,la mente vola verso sentieri nuovi, luci che si espandono e attraversano lo spazio, tu perdi forza e resistenza.. ma acquisisci potenza, una Potenza magnifica, spirituale.. che si perde nel sé più grande, nel sé Universale.
Sfiorato dall'incanto e avvolto da beatitudine, sganci un sorriso che raggiunge vette di silenzio e pace.
Ti srotoli sul tappetino ridendo e giocando come un bambino.
L'energia riempie la tua anima e il tuo corpo, invaso da brividi accogli questa potenza che arriva dall' alto e si siede dentro di te.
Beato e rinato, piena di forze e gioia, accogli il richiamo trasformante della tua anima. Resti aperto, senza opporre nessuna resistenza, accogli su di te la luce del mondo e l'energia dell'universo.
In quel momento.. senti di poter lasciare ogni attaccamento, senti anche di poter lasciare il corpo e la tua vita in uno stato di una cosi alta beatitudine che abbraccia l'intero mondo e lo lascia cadere nel proprio cuore.
Un pieno di amore che avvolge tutto il resto e si prende tutto il dolore per farlo proprio, trasformato in nuova vita, privo di paura.
E allora vai
– Avrò paura?
– Sì
– Poca o tanta?
– Tantissima
– A destra o a sinistra?
– Se puoi non schierarti mai, resta al centro. Del tuo cuore.
– E se arriva il lupo?
– Il lupo arriva, ma anche il gatto, il cane, l’orso, le acciughe, il vento, il sole, la neve. Amore mio, arriverà tutto, non posso ometterti niente.
– E se mi perdo?
– Che ti perdi non è un forse, ma una certezza; quindi quando ti perdi chiedi informazioni
– A chi?
– Ecco, a chi. Se dovesse succedere prima di aver imparato a riconoscere tutte le erbe spontanee, i fiori e gli alberi, aspetta, non chiedere a nessuno, ché poi può succedere che scambi ciliege per bacche velenose. Aspetta, impara i prati i boschi e soprattutto i venti, poi, se ancora sarai perduta, saprai da sola a chi rivolgerti
– Morirò?
– Sì
– Aiuto!
– Rinascerai tante volte, la morte si dimentica, prima o poi.
– Eh, prima o poi, ma il tempo è contato
– No, il tempo è contatto, è toccare tutto, provarci almeno, tutte le parti
– Mi risolverò?
– Non sei un rebus, sei un puzzle senza pezzi mancanti. Imparerai a metterli insieme, dal verso e con lo sguardo giusto
– Promettimelo
– Di più, te lo giuro
– Incontrerò l’amore?
– Te lo auguro, ma attenta a chi ti vuole spogliare, fermati piuttosto da chi ti vuole sfogliare. Ché l’amore, per me, assomiglia molto a qualcuno che ti tiene la fronte mentre tu, vomiti i giorni più duri.
– Allora vado?
– Allora vai.
(Francesca Pachetti – da “La Raccontadina”)
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