Peace.

Altra aventura alla ricerca del bus.. mattinata vissuta tra stazioni fermate e stradine sperdute.. nessuno che sa dirti che autobus prendere.. dicono solo no. I bus hanno tutti le scritte in nepalese, l'inglese non lo parla nessuno, specie nei piccoli paesi, io mi ritrovo in mezzo al cuore dello smog attendendo il miracolo. Riesco a capire che da una stazione posso avvicinarmi, pronunciarla correttamente altra impresa, perché ci sono luoghi con lo stesso nome o quasi. Arrivo ad una città che non è quella, scendo e aspetto, dopo ennesima attesa, arrivo alla fermata, già 3 autobus. Infine un ultimo mi porta a destinazione. Viaggiare in bus é esperienza di viaggio, è vivere i posti, vedere come si muovono i locali, soprattutto in certe località ancora autentiche come queste, aiuta a calarsi nella loro realtà.

Arrivo a kirtipur, antico villaggio medioevale, posto semidiroccato ricco di fascino, appeso tra due colline, alto sopra KATHMANDU, dove la gente vive in una semplice comunità di contadini e artigiani, tra templi indù e buddisti.

Mi arrampico subito attraverso una bella salita a cercare il grande Budda, sospeso in vetta con occhi che guardano sulla città. Un cortile che rende idea del posto in cui sono capitato; mentre giro tra le antiche statuette intorno al tempio donne lavano i panni a terra o in piccole pozzanghere, preparano tessuti e legano materiali sdraiate in terra, ridendo e lavorando in un atmosfera silenziosa che mi regala pace. Guardo il Budda, i leoni all' ingresso, le statue e i tempietti, e poi mi incammino mentre donnone sorridenti con bambini in braccio mi indicano e salutano.
Passeggio in questo luogo incantato, sembra appena uscito da una guerra, la gente gioca a carte nei vicoli, vedo nei laboratori ddonne con mascherine impegnarsi nella tessitura in telai che risuonano nelle vie, falegnami, sartorie, muratori, tutto in strada, un piccolo bacino di piazze e mura in stato di crollo dove però i templi resistono in tutto il loro splendore.

Cammino e ad ogni porta ci sono donne sedute che conversano allegre, il tourist info è un tipo che guarda la tv e non parla inglese, le finestra sono le parti distrutte di tante parti della città, purtroppo abbandonata e dove, per fortuna mia, non si aggirano turisti.
Proseguo fino ad un piazzale abitato da cani e alcuni signori che mi accolgono in ogni incontro con un caloroso Namaste'.
Un tempio, una fontana e cancellate ricche di fregi, il sapore di antico e la sensazione di abbandono formano in questa piazza uno scenario mistico.


Entro al Bahirava mandir, mi siedo col mio libro e mi godo questo prezioso esempio di pagoda a tre tetti. Le incisioni e il cortile mostrano la curata e perfetta armonia del tempio. Scene del Ramayana, rappresentazioni delle divinità Induiste,intorno pietre e tempietti accompagnano fino alla terrazza panoramica che mostra tutta KATHMANDU fino alle vette himalayane.

" tutte le nostre attività sono legate all'idea del viaggio." Bruce Chatwin

Riscendo verso la strada, prima di tornare al mondo incasinato governato dal Dio denaro e dalle macchine, mi fermo per un chia.
La donnona col terzo occhio disegnato sulla fronte, mi sorride e mi invita a sedermi; sono tra gli anziani del villaggio, sorridono e fanno parlare uno di loro, che sente poco ma prova a ricordare qualche parola: sono Cristiano, come voi Italia, qui abbiamo 16 chiese e 2000 credenti. Resto spiazzato da questa notizia e affascinato da questi divertenti uomini saggi di un posto fermo e lagato al passato lento e beato. Portano cappelli alla muratora, dipinti e di stoffa pregevole, camminano si bevono un chia, leggono i giornali e non sanno cosa sia un telefono cellulare, vedono la loro vita cambiare e invecchiare ma kirtipur restare uguale. Un patrimonio di pochi, oggi.



A tavola con loro, mi sono sentito a casa.
Mi hanno accolto come in famiglia.

" chi non viaggia non conosce il valore degli uomini."

Riiprendo bus, colorato, vivace e allegro, con giovani che cantano e ridono vicino all'autista. Le porte sono dipinte con colori del Nepal e immagini di B o b Marley, davanti al posto di guida bandierine tibetane e il mantra in sanscrito Om Mani Padme Hum.

Conosco un ragazzo che mi racconta dei suoi studi e mi aiuta con le fermate.
Oaservo fuori e rifletto su quanto possano essere innumerevoli le sfumature della bellezza. Se apri gli occhi la vita si manifesta ovunque con tutto il suo splendore; in un sorriso improvviso o in una carezza, nel passo rilassato o in un abbracccio dentro casa, nella carezza di due giovani sulle panchine, in una corsa al parco, in un dipinto sopra le finestre, nel sole che ti scalda, nei sapori e negli odori, nei bambini che giocano, negli incontri, nelle parole, nel gusto di un dolce, nei colori e nelle luci, nel vino e nel tramonto, nella pioggia che cade, nello sguardo di una donna, nella pelle che si fa brivido, nella mano che sfiora l'altra, nel cuore che vibra, nella pace che fa mangiare ogni giorno il nostro desiderio di felicità.
"La vita è troppo importante per essere presa sul serio." Oscar Wilde.

Amore puro e incondizionato.
Le felicità può trasformarsi in un dono
Se la cerchiamo ogni giorno
Con uno sforzo di volontà e un costante
lavoro interiore.

Se pensiamo ad aiutiare gli altri aiutiamo noi stessi.

Torno verso casa, c'é una luce bellissima, mi fermo a fotografare le vie, i passanti, gli occhi delle donne che vendono scarpe, frutta, creme o giubbotti.
Faccio due passi e scopro nel quartiere dove ho la guesthouse un tranquillo e rilassato centro abitato, si gira a piedi senza essere strillati dai clacson,miracolo!!
È giunta l'ora di mettere a dormire i pensieri, in pace i desideri, cancellare ciò che eri. È arrivato il momento di restare spento, di viaggiare dentro.

"scendere a valle una dieci cento mille miglia coi piedi per bagaglio e il mondo per famiglia mangiare le cucine dei paesi più lontani con le forchette con i bastoncini con le mani i paesi più lontani, ma lontani da che lontani da cosa lontani da dove con le radici nel tuo cuore e i rami nell'altrove partire col sole sempre in faccia ad ogni costo agosto dopo agosto...
Viaggiare sentirsi Marco Polo sentirsi molto solo qualche volta sopra un treno dentro uno scompartimento pieno di facce che non sai che non saprai confini di solitudini che non cadranno mai, che tu non rivedrai mai scambiare quattro chiacchiere in lingue che non sai comunicare con un semplice sorriso o con un gesto solo scoprirsi Marco Polo e non sentirsi solo tra gli umani stringere milioni di mani in ogni posto." Jovanotti


Stamattina mi sono svegliato così:

Risvegli .. puri come gigli.

Vivere.. senza aver paura di morire.
Ridere.. senza aver paura di finire.
Piangere.. e restare emozionati.
Vedere .. con occhi ancora bagnati.
Amare .. e restare vuoti.
Non aspettare.. non sentirsi soli.
Essere.. senza altro da avere.
Di poco contenti di nulla temere.
Stringere.. l'altro come un fratello.
Scrivere.. senza più un fardello.
Andare e tornare senza desiderare.
Accettare tutto senza fiatare.
Bellezza è il mondo..
Bellezza è il momento.
Nascere e occupar le mani.
Gioire.. senza un domani.
Dire.. ciò che sta nel cuore.
Svanire .. senza far rumore.




Commenti

Post popolari in questo blog

Il sole della mia vita.

Impara ad amarti.

E allora vai.