Scalo ad instanbul.

Scalo ad Istanbul. Volevo uscire per guardare la città di notte ma non c era il tempo necessario per fare due passi e gustarmela come piace a me. Guardo i viaggiatori andare da una parte all'altra del mondo e neanche sfiorarsi con lo sguardo. Andiamo nei posti più lontani per cercare di conoscere altra gente ma neanche ci accorgiamo delle persone che ci capitano davanti. ormai incontriamo continuamente persone di altra provenienza eppure sembriamo non mostrare nessun interesse finché è sul nostro territorio, oppure in transito come  noi, di passaggio o in viaggio; finché è nella nostra stessa situazione non suscita in noi nessuna smania di esplorare, nessuna attenzione o ricerca, nessuna curiosità, come se l'altro da conoscere fosse solo nel paese che andiamo a visitare e mai nella vita di tutti i giorni o nel viaggio stesso.

Continuo ad osservare ciò che accade e sono sempre più convinto del legame che unisce tutti. Siamo stretti da un unico filo e capirlo apre la porta della vera esistenza. Aldilà di legami familiari, affettivi e nazionali, le nostre radici trovano casa nella ricerca dell'altro, nei sogni dei bambini, negli ultimi desideri di un anziano. Vita morte sono la stessa porta con diverse entrate e questo flusso incessante di richieste e promesse, di errori e sentenze vibra sopra le nostre teste e dentro i nostri cuori.

Cerchiamo un angelo che ci protegga, un papà un marito un figlio.. Cerchiamo rifugio nel conosciuto e ci spaventa da farci tremare ciò che non conosciamo. Cosi evitiamo di viaggiare dentro e fuori, restiamo dentro le nostre certezze per tutta la vita senza mai provare il brivido di metterle in discussione. Cambiamento vuol dire spazzare via in un attimo tutto ciò in cui abbiamo sempre creduto per esplorare la vera essenze delle cose, la natura della verità ci appare chiara una volta che smettiamo di giudicare ciò che osserviamo come ci siamo abituati a fare da sempre.


Ieri sono stato dal parrucchiere del quartiere.
Il ragazzo mentre mi taglia i capelli mi fa una battuta:" lasciale sta le donne!"

Ha 24 anni, già sposato, con una figlia di 3 anni e uno in arrivo.

La storia è molto romantica, un caso raro ai nostri giorni. Avevano 8 anni quando facevano i fidanzati, poi si sono persi. Lei viveva al paese vicino al suo ma crescendo non si sono più visti per anni. Si ritrovano a studiare nella stessa scuola per parrucchieri, lei stava da due anni con un ragazzo, lo lascia  e si mettono insieme. 16 anni entrambi, a 20 decidono di sposarsi e ora si stanno costruendo casa. La gratitudine che ho letto negli occhi mentre parlava di lei mi ha intenerito e anche mostrato come in piccole realtà è ancora possibile viversi fino in fondo storie d'amore così, nonostante le mille difficoltà e mantenendo un rispetto reciproco e conservando un approccio semplice e genuino con la vita.

Le relazioni oggi non riescono a resistere serenamente, siano familiari di amicizia o di amore. Credo che il problema principale sia il risentimento che mettiamo nelle cose che non ci vanno o che non abbiamo e che vorremmo. Se una persona ci comunica una sua promozione, diploma laurea viaggio o esperienza nella maggior parte dei casi inseriamo subito il nostro punto di vista, il giudizio, il pensiero che noi lo vorremmo fare, il senso di inadeguatezza per non avere quella cosa, non poterla fare o non esserne capaci. Cosi,anziché essere felici per quello che ci sta comunicando la persona che amiamo, proviamo, a causa del dolore interno, un certo senso invidia che si trasforma in risentimento. Giudichiamo, esprimiamo concetti prevenuti e pregiudizi, ci lamentiamo e critichiamo per non guardare con felice ammirazione a ciò che potremmo anche noi conquistare. Questo genera tensioni, parole, pesantezza, noia, disagio. Tutto perché non mettiamo la felicità dell'altro al primo posto ma pensiamo subito a come giudicare quella cosa in base alla nostra epaerienza o alle nostre mancanze.

La paura svanisce quando vediamo nell'altro una nuova occasione per conoscere la vita da un'altra angolazione, con diversi occhi.

Viviamo con la paura di perdere la casa, i soldi, il lavoro, i nostri cari, la nostra vita.. di restare soli, di non piacere e di essere sbagliati.. milioni di paure e mai la sola ed unica sana paura che dovrebbe sorreggere come un bastone il nostro cammino: quella di non essere felici, di non sentire dentro sé quel bacio che intenerisce il cuore e spruzza armonia come gli incontri con il primo amore. La sola paura che dovrebbe metterci in guardia é proprio quella,  di non avere sogni, speranze, luce negli occhi, amore nel cuore. Quella è la vera solitudine. Perché senza amore hai bisogno di compagnia amici moglie figli considerazione ragione affetto salute comprensione complimenti e vita eterna. Se trovi l'amore non hai più bisogni. Hai solo voglia di ridere gioire ringraziare abbracciare vedere ammirare trasmettere donare condividere. Nessun bisogno, nessuna smania di coprire vuoti mai appagati. E che mai lo saranno. Abbiamo voglia di relazioni ma nessuna di curarle e annaffiarle con pace e impegno. Ci attacchiamo morbosamente all' altro e nel suo spazio mettiamo tutti i nostri vuoti. Come se quello spazio ricoperto possa salvarci per sempre. Senza scoprire mai che la salvezza nostra, della nostra vita e dell'altro siamo proprio noi. Il traguardo della vita siede in fondo al cuore come un paziente in attesa dal dottore: aspetta il proprio turno,  sperando che il dottore si ricorderà di lui.

Una mia amica mi ha racccontato la storia di una giovane suora che all'età di 24 anni ha lasciato una vita di innamorata e atleta di sci per seguire la fede. La chiamata del Signore era cosi forte che non avrebbe potuto ignorarla neanche coprendosi le orecchie.

Il suo volto pacioso e bello rispondeva alle domande dei giovani presenti incuriositi da una giovane sorella passata da una vita di divertimento sesso e amore a quella della preghiera e della devozione. Alla domanda della mia amica sul bisogno di maternità
 lei ha risposto così:

" se io ho lasciato oggi qualcosa di bello nel tuo cuore, è li la mia maternità."

Mi ha colpito questa storia, la considero non una storia di devozione ma un racconto di amore. Ognuno di noi può avere migliaia di modi per conoscere l'amore. Qualsiasi esso sia, ti sconvolge la vita, ti mette in mano il tesoro e ti indica la strada per farlo conoscere al mondo intero.



Il viaggio ti apre sempre ad un nuovo inizio, ad un nuovo incontro, ad un nuovo te. Ti permette di guardare e ti invita ad ascoltare. E questo ascoltare e capire l'altro aiuta a capire ed ascoltare meglio quello che che sei tu. Osservare cosa accade fuori dal nostro conosciuto è per me la vera essenza di un viaggio. Ovunque si vada, aprire il cuore gli occhi e la mente è possibile solo quando ci spogliamo di tutti i nostri pregiudizi e iniziamo a vedere con occhi puliti, che non giudicano ma semplicemente guardano cosa ci scorre davanti, come durante la visione di un film. Il puro incanto di bagnarsi lo sguardo di nuove immagini è ciò che io chiamo viaggio. Non è visitare posti o fare esperienze uniche, è semplicemente aprire tutte le porte del nostro mondo ad un nuovo incontro.

Abbiamo ognuno un indirizzo privato ma la strada è di tutti.

Le persone che condividono esperienze sentono di essere in sintonia quando ascoltano la stessa musica o vedono le cose con la stessa intensità o interesse, si relazionano con una sensibilità comune.

Scrivere fotografare aiutare ridere e gioire.. questo mi passa in testa mentre osservo la gente andare venire e tornare in questo lungo viaggio che è la vita e dove spesso dobbiamo fermarci a fare scalo per riflettere e poi ripartire.

Le destinazioni che scegliamo portano tutte alla stessa mèta, prendiamo solo strade diverse.

Vedo vaganti di ogni dove e ogni come aggirarsi tra i trolley e i tappeti mobili.

Francesine con le trecce, biondone tatuate in t shirt, inglesi in giacca, chi al pc, chi di fretta, chi una birra e due appunti chi al lavoro, chi uno yogurt alla frutta, chi tablet e cuffie giganti.
in aeroporto scorre la vita.. le scelte che ti cambiano, i sorrisi che ti sfiorano,  i bambini che ti guardano, i emozioni nuove che ti incontrano.

Ripensavo alla mia esperienza con la terra e gli animali in ecovillaggio in india lo scorso anno, ed ho sentito quanto fosse mia quella realtà. Sentirsi in un'atmosfera amorevole dove donare e ricevere è spontaneo e gratuito. Come credo dovrebbe essere ogni nostra giornata.

Sfumano le discussioni come i secondi se diamo meno peso a ciò che ci accade.

Osservo la gente, chi corre e chi si siede, chi è confuso e chi se la gode.
Sorseggio una birra turca alla spina, una ragazza si siede al mio fianco ma è spazientita perché non le servono la pinacolada. Vicino a me si inganna il tempo con caldi massaggi ai piedi, tutto scorre .. come la nostra vita, come nei tapis roulant che ci portano ad incrociarsi chi fa una parte chi dall' altra per poi un giorno rivedersi di nuovo, chissà dove e in quale vita.

Porte aperte. Distanze chiuse.

A volte la vita ci butta giu, ci mostra alti e bassi, a volte ci lascia  più a fondo di quanto potevamo mai credere di finire.

ma se la vita ti mette in ginocchio, tu rialzati. E riprendi a camminare. E vai più avanti ancora. Se se continui ad andare avanti.. troverai una strada libera, grande, infinita.. troverai l'amore. E da allora lo avrai sempre. Da allora potrai dire di aver vissuto, di aver finalmente conosciuto la Vita. È la vita il nostro narratore, il nostro riferimento, il nostro più importante filo diretto con l'altro, é la vita la nostra guida, è cio che ci scorre dentro, è ciò che vediamo e sentiamo, basta osservarla  per capire il senso del nostro vagare confusi e senza mèta. La mèta è li, davanti a noi, adesso. E per sempre.

Benjamin Button:

"Per quello che vale non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi; puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo.. possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita, e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero."



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