Estate.

Viviamo fingendo di essere ciò che Non Siamo.

Imbrigliati dentro maschere che non riusciamo a togliere ci dimentichiamo quanto libera e splendente sia la nostra anima.

Per la prima volta, ho guidato una lezione al parco.


La luce che separa il parco dai palazzi si prende tutto il cielo e si stende su di noi, completamente avvolti e arresi alla bellezza.





Giornate che iniziano sopra una moto, tra il vento di fine maggio e le cupole sopra il pincio.



Se apri il cuore al mondo non finisce mai un giorno, non si stanca mai il pensiero di cedere all'incanto.

Un caffè nel bar di quartiere, i sogni di due amici spingono contro la vetrata che separa le anime dalla libertà assoluta.



Cosa resta di un treno perso?

Sassi. Solitudine. Pioggia.

A volte un sogno si fa vivo per dirti che è ora di chiudere un cerchio.

Il perdono non è mai vecchio. È sempre nuovo un pensiero che perdona il proprio passato.

Vorrei che la prima canzone del concerto durasse in eterno. Vorrei che la notte non prendesse troppo spazio al giorno.

Vorrei lei.

Il passato si sgretola dentro una ciotola pieno di rami senza terra.

Solo alla fine sapremo dire se è davvero valsa la pena tenere il cuore appeso al filo di un aquilone.



Riccardo dopo la lezione mi lascia un suo pensiero :" tu devi fare solo questo alle lezioni, parla come hai fatto oggi, tu te ne freghi delle posizioni, tu punti al cuore."



Il cielo, prima di aprire le porte al buio, lascia sfilare i migliori filtri di luce come fossero modelle in una passerella.

Mi giro piu volte prima di uscire dal parco, resto incantato da uno spettacolo cosi magico.



Magico come le cupole che sorreggono i palazzi sopra Trinità dei Monti, infinita grandezza che da piazza del popolo porta fino a cola di rienzo.



Villa borghese, elegante e sola, lascia che il suo corpo verde sia annusato e sfiorato senza far rumore.



Una piazza bianca, un tempo teatro di moto e motorini, ora libera e in pace.



Via ripetta, piazza augusto imperatore, via tomacelli, polizia e controlli, strade ancora vivibili in un centro storico unico al mondo.

Girare di mattina nel cuore di Roma è un vanto di pochi, splende senza dire niente, ti fa attraversare la storia, ti regala scorci ville, chiese..  e non ti chiede niente.

La mente si riconcilia con le mete degli uomini del mondo intero, tutto si risveglia al passaggio della bellezza.





Può un sogno dirti quello che vuoi per sempre e ciò che non vuoi mai più nella vita?

Siamo molto più svegli ad occhi chiusi, siamo molto più belli quando lasciamo andare, quando perdiamo tutto per restare semplicemente noi.

Ho vissuto questi mesi in casa come se avessi tutto. Poi, tornando alla vita di sempre, vedendo la fretta e l'ansia farsi aggressive, vedendo gli autobus che non riescono a girare alla curva, ho provato disagio.

Non riesco a starci in questo mondo.

Sono fatto di silenzio. Di poche cose.

Non la capisco questa società.

Non riesco più a seguirne gli obiettivi. Non riesco più a sentirmi parte, non mi sento compreso nel pacchetto, mi sento quasi un peso, mi sento fuori dal giro.

La vita mi ha dato un solo vestito appena nato e voglio portare solo quello.

Non ho bisogno di altro.

Non ce la faccio più a sentire le urla di chi non ha amore.

Siamo fatti di incastri e di scelte.

Siamo amici della nostra stessa paura che ci piega ogni giorno fino a spengerci.

Nelle nostre mani possiamo leggere il fine ultimo del nostro destino.

Dove deve arrivare questa corsa?

Perché non riusciamo a stare fermi?

In queste giornate di sole e vento fresco, la sera, prima di cena, l'aria che si respira riconcilia con i versi degli uccelli, con le ombre delle finestre, con le insegne dei negozi.

Tutto si muove fino a farci fermare per osservarlo.

Basta sentire gli odori di una sera d'estate per conoscere la pace.



La pizza rossa che cade sui piatti e le tovaglie, la schiuma bianca che gonfia i bicchieri di birra, le camice di seta bianche aperte fino a liberare la pelle abbronzata,
i colori dei pareo, le infradito sull'erba, sono le serate che finisci su una panchina a gustare un gelato, camminando su un ponte, sdraiato davanti ad un film.

Magici momenti che segnano l'inizio di un amore per l'estate che ogni anno si rinnova e ci lascia sognare.



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