Tornare al cuore.

Quando mi alzo al mattino siedo come se fossi dinanzi al mare: chiudo gli occhi e mi immergo dentro me stesso.



Inizio a nuotare e guardo dentro tutte le mie resistenze. Lascio fluire le barche che mi passano davanti, i miei ieri e i miei domani. Mi immergo dentro questo lago di libertà.. nuoto attraverso gli scogli, la sabbia mi fa scivolare .. a volte sembra di annegare, poi quando risalgo e metto la testa fuori, sono li, profondamente "dentro".



Tutte le volte che incontro un sasso, una buca, un'onda.. in quei lunghi attimi di inquietudine realizzo cosa accade nei luoghi della mente,e mentre mi osservo, " vedo".



Contemplo il mondo, brilla di luce.

Quando nuoto fuori dagli scogli il mare si fa calmo come una piscina, una tavola da surf passa ad indicarmi la strada, il sole riflette il suo sorriso e mi riscalda il viso.



Sono dentro l'acqua e l'acqua è dentro di me. È il mio momento di pace che dura una vita eterna, la mia abitudine mattutina che ne sento al mancanza quando  sono senza.

Un appuntamento con me stesso che mi fa rinascere ogni giorno. Come se cambiassi vita, come se ogni giorno fossi un altro, o senza nome.



Quando sei dentro te stesso, nessuno può disturbare il tuo mondo, sei protetto da quell'ancora di luce che penetra nelle cose, le fa sentire tue e di tutti, ogni cosa riflette da te al resto e tutto il resta vibra insieme a te.

Ti accorgi, in quel preciso istante di chiarezza luninosa, che tutto è connesso.

Siamo legati agli altri, siamo dentro ogni cosa, la luna si fonde nel sole, l'uomo nella donna, la luce del giorno si fa serena, l'alba si fa tramonto, l'armonia che senti dentro la trovi perfettamente disegnata in tutta la creazione, in tutta l'esistenza.

Tutto, improvvisamente, ti appare calmo, quieto, il senso di tutto diventa luce, e ogni paura scompare.

Nulla accade per caso, c'è un ordine in ogni evento, ed è tutto in funzione dell'amore.

Capisci, quando sei dentro, quanto sia preziosa la vita, quanto sia importante essere buoni, gentili con il prossimo, grati per ogni momento.

Ti perdi in questa vasta immensità in cui non sei piu tu a giudicare le cose, le cose ti appaiono per quello che sono, e questa verità ti illumina.

La bellezza è un immagine di perfezione.

Tutto è armonioso, connesso, chiaro.

Tu sei parte, non sei il centro. Il centro è l'amore.

In questo silenzio, in questa pace, rinasci ogni giorno.

Quando esco dalle dinamiche mentali che guidano le giornate di tutti noi, sono immerso in questa calma, vivo dentro questa pace come il più grande momento della giornata.



Se ci prendiamo cura di questa visita quotidiana con il nostro sé, aiutiamo ciò che è esterno a diventare interno, e ciò che è interno esterno.  Se manteniamo questo stato di silenzio in ogni cosa che diciamo e facciamo, se lo manteniamo anche correndo, o scrivendo su un pc, siamo a cavallo sulla strada della pace.



Un appuntamento che può essere anche dedicarsi un'ora del giorno alla scrittura, allo sport, al dipingere, al ballo, alla musica, alla lettura, un incontro con sé stessi mantenendo viva una passione e un silenzio interiore.

Meditare non è uscire dal mondo, è uscire dagli schemi mentali dentro i quali abbiamo formato le nostre credenze e le nostre resistenze.



Tutto quello in cui abbiamo creduto e lottato per difenderlo, smontato come una tenda. Tutto quello che resta, è l'essenziale. È ciò che davvero ci serve per vedere.

Osservando ciò che accade, capiamo cosa ci tiene intrappolati dentro le nostre abitudini mentali.

Ma noi non siamo quei pensieri che ogni giorno vengono come mosche a ronzarci intorno. Noi siamo quel silenzio interiore che nuota beato nel mondo.

Siamo la compassione. La bontà che non necessità di una ricompensa, né di un nome.

È solo amore quell'ora che dedichiamo a stare "dentro".  Ogni giorno, in un momento della giornata che non deve essere per forza l'alba, decidiamo di dedicarci a noi stessi. Via da tutto. Premiamo stop ed entriamo dentro. Un bagno caldo che ci scuote il cervello e ci massaggia l'anima. A volte saremo nervosi, pieni di pensieri, inquieti, spaventati, arrabbiati, cupi, tristi. Altre saremo solo spettatori. Osserviamo senza giudicare e ci godiamo lo spettacolo.

Abituarci ad osservare rende le nostre giornate nuove.

Iniziamo ad agire anziché reagire.

Nutriamo consapevolezza, non la ragione o il torto.

Pratichiamo gentilezza, non desiderio.

Siamo vivi, attenti, vigili, comprensivi.

Se veniamo colpiti con durezza da un giudizio, un vuoto o uno schiaffo,  agiamo , non reagiamo.

Agiamo restando in silenzio, o praticando pazienza, dialogo, giochiamo coi ruoli senza identificarsi. Perché è solo l'identificazione che ci fa reagire, non siamo noi.

Noi siamo nel mezzo tra i due corpi,  siamo il soffio di aria che passa tra le cose, siamo un riflesso di luce che non ha animosità, è anima.  È sottile l'ombra che siede calma dentro di noi mentre la nostra gola si fa rossa e il nostro stomaco stringe la rabbia fino alle vene.

Un tuffo dentro di noi ci riporta a cosa siamo.

Ci riporta a casa quel bagno dentro la nostra anima.

È meglio di un mese alle terme quel piccolo spazio che dedichiamo alla nostra natura illimitata e gioiosa.

È un ritorno al cuore quel bagno di amore.



Restiamo dentro.

E ciò che è fuori finirà di spaventarci.

Perché ciò che è fuori è anche dentro.


E ciò che è dentro, è anche fuori.



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