Relax, gentilezza e buon umore.
Camminare per Roma così è ciò che ho sempre sognato. Sembra di vivere in paese, poche macchine poca gente e basta alzare lo sguardo per accorgersi di vivere nel posto piu bello del mondo.
La gente fa lunghissime file al supermercato come se fosse l'ultimo giorno per mangiare. In realtà è sempre la stessa motivazione a muovere la gente: fuggire dalla noia di stare in casa.
Coprire uno spazio dove non saper restare, un disagio che non si riesce a gestire. Saper accogliere, restare calmi, accettare.. È il miglior nemico per vincere ogni ansia.
Questa esigenza di coprire il tempo la trovo nei fans della palestra come negli stessi guru dello yoga. Dobbiamo assolutamente coprire degli spazi che non sappiamo riempire con la semplice gratitudine per ogni momento. Relax, gentilezza e buon umore sono gli ingredienti perfetti per una buona colazione mattutina.
La nostra psiche lotta continuamente per non farci brillare per ciò che siamo. È così potente da generare virus che non sappiamo riconoscere e affrontare. Questo mondo non sta crollando, sta solo cambiando. I nostri globuli bianchi ci proteggono da ciò che non siamo.
Ce lo segnala continuamente. Ma noi fingiamo di non capire. Quando il corpo soffre è perché trattiene, resiste, non accoglie, non accetta, non lascia andare.
Non è mai fisico un dolore. È nel cuore e nell'anima. Parte dalla mente.
Noi generiamo pensieri dannosi che feriscono la nostra anima e portano malattie.
Crediamo di essere separati dagli altri ed è questo genera tutta la sofferenza del mondo. Vogliamo di più degli altri, di più per noi, vogliamo apprezzamenti riconoscimenti, conferme, fiducia, amore, comprensione, vogliamo giudicare sentendoci diversi, migliori, peggiori, speciali, alti bassi intelligenti nordisti suddisti, destra sinistra, belli brutti bravi bianchi neri ricchi poveri comunisti fascisti romanisti laziali.
Paura del giudizio esiste solo se ti senti separato e vuoi essere apprezzato. Se non c'è divisione tra te e me tu vuoi solo essere. Sperimentare. Splendere. È tutto li. La radice dei nostri problemi eterni e delle nostre felicità.
Oggi, il coronavirus ci sta mostrando che dipendiamo gli uni dagli altri. Se ho io il virus lo avrai anche tu. Siamo legati. Siamo una cosa sola. E questa cosa se tenuta insieme da milioni di anime, tenuta in piedi da milioni di mani, una cosa così potente può affrontare qualsiasi evento e trasformarlo in amore.
Ogni sfida della vita ci parla di amore.
Se restiamo uniti, la sofferenza crolla.
La sofferenza non trova terreno dove poggiarsi quando manca un aggancio, quando non resta corpo che fa resistenza al cambiamento, alla natura delle cose.
Lasciar crollare resistenza fa cadere ogni paura.
Non siamo abituati a stare fermi. A fare i conti con la nostra fragilità. A fare i conti con la malattia e la morte. Ad essere continuamente predisposti al cambiamento.
Ogni volta che guardo un film, che ascolto una canzone che parla della mia vita, esco dal tempo e resto intrappolato nelle mie infinite nostalgie. Non vorrei mai finisse un momento vissuto col cuore, non vorrei mai finisse un film, un bacio sotto gli alberi, una corsa sotto lo stadio, un abbraccio più lungo del corpo, una storia d'amore, una canzone troppo bella, l'odore dell'estate, l'inverno al muretto, il ballo con gli amici, le risate sotto casa, l'amore in cucina,
Le comitive numerose, i racchettoni in spiaggia, il calcio balilla e il Subbuteo,le figurine sull'armadio, i treni lenti, i paesaggi, le lacrime finite sulle spalle, i compleanni e gli anni vissuti senza un pensiero.
La strada che porta al parco oggi è deserta. Neanche una macchina. Cammino con mio padre e guardo la bellezza della via, la libertà della vita.
Vado sulla terrazza condominiale, mi porto il libro e resto fermo a ricordarmi i momenti passati con nonna sopra i tetti del quartiere.
Silenzio totale.
Rido grato e trovo divertente lasciar scorrere dentro di me ogni incanto che mi regala la vita.
Un secondo di pace è un viaggio nei sogni.
Abbiamo attraversato tante sfide e ci ritroviamo piu vecchi a guardare la vita da una prospettiva più adulta.
Tutto ciò che ci è stato donato è stato un latte versato sul nostro sentiero per farci camminare scivolando.. fino a toccare il punto piu alto, il vento con un dito, il cielo con la mente, il cuore con un bacio.
Dovesse oggi spegnersi il programma, posso dire di aver vissuto. Di essermi divertito. Di avere avuto il massimo. Di aver conosciuto l'amore. E di avere amato.
Anziché lamentarmi di ciò che non ho avuto, non riesco a smettere neanche un giorno di dire grazie per tutto quello che ho ricevuto.
L'uomo nasce sognando di andarsene in pace.
Penso di aver raggiunto il sogno che vive nel profondo di ognuno:
Avere il cuore in pace, non dover chiedere più niente alla vita, godermi il mondo in ogni momento.
La gente fa lunghissime file al supermercato come se fosse l'ultimo giorno per mangiare. In realtà è sempre la stessa motivazione a muovere la gente: fuggire dalla noia di stare in casa.
Coprire uno spazio dove non saper restare, un disagio che non si riesce a gestire. Saper accogliere, restare calmi, accettare.. È il miglior nemico per vincere ogni ansia.
Questa esigenza di coprire il tempo la trovo nei fans della palestra come negli stessi guru dello yoga. Dobbiamo assolutamente coprire degli spazi che non sappiamo riempire con la semplice gratitudine per ogni momento. Relax, gentilezza e buon umore sono gli ingredienti perfetti per una buona colazione mattutina.
La nostra psiche lotta continuamente per non farci brillare per ciò che siamo. È così potente da generare virus che non sappiamo riconoscere e affrontare. Questo mondo non sta crollando, sta solo cambiando. I nostri globuli bianchi ci proteggono da ciò che non siamo.
Ce lo segnala continuamente. Ma noi fingiamo di non capire. Quando il corpo soffre è perché trattiene, resiste, non accoglie, non accetta, non lascia andare.
Non è mai fisico un dolore. È nel cuore e nell'anima. Parte dalla mente.
Noi generiamo pensieri dannosi che feriscono la nostra anima e portano malattie.
Crediamo di essere separati dagli altri ed è questo genera tutta la sofferenza del mondo. Vogliamo di più degli altri, di più per noi, vogliamo apprezzamenti riconoscimenti, conferme, fiducia, amore, comprensione, vogliamo giudicare sentendoci diversi, migliori, peggiori, speciali, alti bassi intelligenti nordisti suddisti, destra sinistra, belli brutti bravi bianchi neri ricchi poveri comunisti fascisti romanisti laziali.
Paura del giudizio esiste solo se ti senti separato e vuoi essere apprezzato. Se non c'è divisione tra te e me tu vuoi solo essere. Sperimentare. Splendere. È tutto li. La radice dei nostri problemi eterni e delle nostre felicità.
Oggi, il coronavirus ci sta mostrando che dipendiamo gli uni dagli altri. Se ho io il virus lo avrai anche tu. Siamo legati. Siamo una cosa sola. E questa cosa se tenuta insieme da milioni di anime, tenuta in piedi da milioni di mani, una cosa così potente può affrontare qualsiasi evento e trasformarlo in amore.
Ogni sfida della vita ci parla di amore.
Se restiamo uniti, la sofferenza crolla.
La sofferenza non trova terreno dove poggiarsi quando manca un aggancio, quando non resta corpo che fa resistenza al cambiamento, alla natura delle cose.
Lasciar crollare resistenza fa cadere ogni paura.
Non siamo abituati a stare fermi. A fare i conti con la nostra fragilità. A fare i conti con la malattia e la morte. Ad essere continuamente predisposti al cambiamento.
Ogni volta che guardo un film, che ascolto una canzone che parla della mia vita, esco dal tempo e resto intrappolato nelle mie infinite nostalgie. Non vorrei mai finisse un momento vissuto col cuore, non vorrei mai finisse un film, un bacio sotto gli alberi, una corsa sotto lo stadio, un abbraccio più lungo del corpo, una storia d'amore, una canzone troppo bella, l'odore dell'estate, l'inverno al muretto, il ballo con gli amici, le risate sotto casa, l'amore in cucina,
Le comitive numerose, i racchettoni in spiaggia, il calcio balilla e il Subbuteo,le figurine sull'armadio, i treni lenti, i paesaggi, le lacrime finite sulle spalle, i compleanni e gli anni vissuti senza un pensiero.
La strada che porta al parco oggi è deserta. Neanche una macchina. Cammino con mio padre e guardo la bellezza della via, la libertà della vita.
Vado sulla terrazza condominiale, mi porto il libro e resto fermo a ricordarmi i momenti passati con nonna sopra i tetti del quartiere.
Silenzio totale.
Rido grato e trovo divertente lasciar scorrere dentro di me ogni incanto che mi regala la vita.
Un secondo di pace è un viaggio nei sogni.
Abbiamo attraversato tante sfide e ci ritroviamo piu vecchi a guardare la vita da una prospettiva più adulta.
Tutto ciò che ci è stato donato è stato un latte versato sul nostro sentiero per farci camminare scivolando.. fino a toccare il punto piu alto, il vento con un dito, il cielo con la mente, il cuore con un bacio.
Dovesse oggi spegnersi il programma, posso dire di aver vissuto. Di essermi divertito. Di avere avuto il massimo. Di aver conosciuto l'amore. E di avere amato.
Anziché lamentarmi di ciò che non ho avuto, non riesco a smettere neanche un giorno di dire grazie per tutto quello che ho ricevuto.
L'uomo nasce sognando di andarsene in pace.
Penso di aver raggiunto il sogno che vive nel profondo di ognuno:
Avere il cuore in pace, non dover chiedere più niente alla vita, godermi il mondo in ogni momento.
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