Cogliere la bellezza.




mamma rimette in ordine i ricordi di famiglia.



papa' guarda il cinema neorealista in bianco e nero, dentro una Roma semivuota, come in questi giorni , come forse non  la vedremo piu.

' Straziami ma di baci saziami .. '

Sicuramente i miei avrebbero voluto dei nipoti. Dei figli sposati, mariti e padri.




Mi dispiace non aver saputo dare ai miei questo traguardo. Una casa, un lavoro fisso, una famiglia. Tutto quello che io nella vita ho sempre messo dopo, dopo tutto il resto che volevo prima: la mia libertà, le esperienze, il tempo, la conoscenza, gli spostamenti, la crescita interiore, le passioni, gli ideali, la verità, la gioia più alta, me stesso, la felicità.

Loro però possono dire di aver un figlio col cuore aperto alla vita, impaziente di gioire per ogni piccola cosa che trova, come un bambino che scava nella sabbia.

Per me la casa è il mondo. Amici sono tutti i fratelli che incontro. Famiglia è ovunque ci sia amore. Condivisione è nella continua relazione con il prossimo. Lavoro è fare cio che ti indica il cuore.

Non ciò che mi chiede il sistema.

È difficile comprendere chi esce dai ritmi e dai dogmi di una società piena di schemi rigidi e priva di apertura a diverse alternative di vita.

Sento di aver raggiunto la mia felicità anche senza aver fatto famiglia ma senza aver mai rinunciato a seguire il cuore e a vivere con amore. Amo i bambini e mi piacerebbe tanto essere marito e padre, ma accolgo tutto ciò che la vita ha scelto per me, e mi ci tuffo con immensa gratitudine.

Aver viaggiato e aver seguito le mie passioni mi ha portato a lavorare di meno, a conoscere di più, a conoscermi e a sfidarmi, a stare piu in giro e meno nel traffico, a vivere a piedi e meno in macchina, nella natura e meno in ufficio, nella pace e meno nello stress.

 Una vita così non può certo definirsi insoddisfatta. Se poi la soddisfazione viene valutata in merito a guadagno casa prestigio e famiglia, allora sono insoddisfatto.

Ma io credo di aver vissuto tanto grazie al fatto di non essermi mai fermato davanti alla prima porta che ho incontrato.

La vita riserva sorprese e ti insegna a seguire le indicazioni per prendere la strada più adatta a te.

La bellezza è un piccolo sospiro prima di entrare nel suo corpo e fare l'amore. È nei pesci che spalancano gli occhi alle onde. È nei campi di girasole.

Nel silenzio della notte, nella pioggia che cade, nel rumore dei passi, nella finestra sul cortile, negli odori di Natale, nei profumi dell'infanzia, nei baci a stampo, nei pomeriggi in giardino, nei laghetti vicino al mare, nelle luci della città, nei bar nascosti di periferia, nelle giacche scolorite, nelle voci basse, nei sorrisi senza parole, nei dolci pensieri di lei prima di accogliere lui, nel casco prima di salire in moto, nella mano vicino all'altra, nei fiori sui vestiti, nei luoghi dove nessuno passa, nel frammento di una scossa, nella goccia della fontanella, nel portone socchiuso, nella sabbia sul pareo, nei canti sotto casa, nel pallone che si alza in cielo, nelle strette e nelle piazze, nei piccoli giochi, nelle cene in famiglia, nello stappo di una bottiglia. È nel rosso del tramonto, nel blu del cielo, nella sorpresa dentro uno sguardo, nei lampioni e nel cemento, nei cartelli sotto la metro, nei trolley all'aereoporto. Nell'attesa di un incontro, nella vista di un neonato, nell'inizio di una canzone, nella luce di un quadro, nelle città deserte, nei sassi dentro le scarpe.

 La bellezza non finisce mai, resta e brilla. È ovunque, dappertutto, sempre nuova, continua e infinita.Ogni secondo ti chiede di guardarla, lei è lì anche quando non la vediamo.




Il collegamento che abbiamo noi con ogni cosa risiede nella natura della nostra nascita.

"Il tempo in paradiso è paragonabile ad un battito di ciglia."


Niente è mai davvero morto se lo si guarda nel modo giusto.



Vedo te che guardi dalla finestra il mondo; vedo te in bici, con lo zaino sulle spalle e la pioggia addosso. Vedo lunghi capelli biondi e un libro in mano, vedo le strisce pedonali, la vita di un viale alberato, la parola free su un muro, il cassetto che si chiude, il tipo alla stazione, la signora alla cassa, il vuoto nelle strade, il giornale sul tavolo, il tempo che non è niente, non è lunedì, non è prima o dopo, è solo un etichetta a cui abbiamo messo il nome del passaggio degli attimi, in realtà non è niente.

Ogni frangente di un minuscolo impercettibile istante è un lampo che neanche si sente. Ogni istante che passa ha regalato un infinità di miracoli a chissà quanti cuori, ma noi siamo presi da pensieri che ci allontano dal momento presente. Siamo qui. Vivi. Ora. Ed è sempre magica l'atmosfera.

Lui stava per lasciare lei perché non reggeva il dolore di un tumore. Poi si è accorto che la bellezza vive più della morte, vive nel sorriso di quando una mamma mette al mondo un piccolo sogno. Quando un sogno si infrange, piangiamo. Ma poi ci rialziamo sempre, per mettere al mondo una nuova speranza.



Vorremmo essere per sempre. Ma ci dimentichiamo la connessione che abbiamo con nostra madre, quella che ha permesso che ci fosse vita in questo corpo, emozione e cuore , pelle dolori e amore. Abbiamo dimenticato La connessione con madre terra, che ci tiene ferma la pianta del piede e sopporta tutti i nostri passi pieni di scarpe pesanti.

Accettare un dolore è riconoscere che è parte della gioia. Non potrebbe esserci giorno senza la notte, uomo senza donna,  luce senza il buio.

Nello stesso momento in cui sto scrivendo mi immagino una coppia del centro America che si tiene per mano su un divano mentre i figli giocano e il cane guarda il buio nel cielo.

Penso ai camionisti fermi davanti una montagna, ai baristi chiusi in casa, agli scrittori e agli sceneggiatori, ai teatri chiusi, ai ponti di Firenze bagnati dal silenzio, alle vite senza negozi, alle paure prese a morsi, da un sorriso improvviso, da una vignetta sul paradiso.

Il tempo è qui. Il resto sono nomi.

Il senso del tempo è chiuso dentro un giornale senza articoli, la foto in prima pagina è un lungo bacio in bianco e nero col telefonino che scatta da dietro.

Tutto va e ritorna, prende altre forme, cambia colori e nomi, ma è sempre lo stesso viaggio di vagabondi confusi che provano a legarsi senza sapere come, a leggersi senza le istruzioni, ad alleggerirsi  come attori di un film comico. Non vogliamo levarci lo sporco delle cose che non sappiamo, non vogliamo lavarci la coscienza e pulirla fino a renderla invisibile.

Siamo nascita e rinascita,  capelli biondi e bianchi, gioco e saggezza, andata e ritorno.

La bellezza è nelle narici dorate di lei che sferrano pugni all' impossibile per far capire chi comanda. È nel suo stringere le fosse mentre guarda in basso e lascia il fumo nell'aria. È nei muscoli dei bicipiti tatuati per non farsi fregare dal tempo. È nelle ore passate in silenzio ad ascoltare il vento di un tempo ormai perso.

È negli occhi che guardano su, per cercare un consenso.



Siamo luce che scavalca il tempo, dipingiamo le giornate di bianco e ci abbandoniamo come fanciulli al gioco e al pianto.

Siamo arbitri di una partita mai finita.

Spettatori incantati dal presagio di un amore.. e incuranti del risultato.

Abbiamo paura che il tempo passi in fretta ma non abbiamo il coraggio di fermarlo per sempre con una carezza.

Temiamo la morte come fosse nemica, e neanche guardiamo alla nostra vita.

Desideriamo l'amore da qui fino all'eterno, eppure corriamo e lasciamo il cuore fermo.


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