Tutto quello che vuoi.






Siedi comodo in questa vita quando quello che fai ogni giorno è la vita che hai sempre voluto.

Quando ciò che fai, come pensi e come affronti le  giornate, ti piace, allora nel cuore hai piantato i giusti semi per fiorire e splendere.


Scegliere cosa fare in questa vita e capire chi siamo.

Queste sono le basi per una vita felice.

Seguire le nostre passioni e liberare la nostra natura ci porta a conoscere il mistero che cela dietro le nostre paure, se attraversiamo il silenzio anziché averne paura, ci verrà svelato il talento che ognuno di noi tiene nascosto perché non ha mai indagato.

Il maestro che attendiamo, la vita che sogniamo, siamo noi.

Ognuno di noi è qui per trasmettere una propria peculiare competenza naturale innata, una volta intuito il nostro valore, voliamo liberi e tranquilli portando ovunque il nostro verbo e il nostro corpo.



Ieri, per la prima volta, mi sono messo in gioco davanti ai miei amici di sempre; li ho guidati, attraverso uno schermo, a lasciarsi andare, a lasciar sciogliere tutto quello che erano stati fino al secondo prima di sedersi e ascoltarmi.


È stata un emozione unica, a tratti commovente, insegnare yoga ai miei amici di infanzia e di crescita.

Abbiamo riso e praticato insieme, chiuso gli occhi e condiviso un abbraccio virtuale ma pieno di cuore.

Poter dare insegnamenti a chi porti da sempre nel cuore è stato indimenticabile.

Francesco, per me un fratello, ha sintetizzato così:

" Che potenza.

Ho cantato ed ho pianto.

 Ancora dura.

È stata ed è ancora un’esperienza mai provata prima.

È come se avessi tolto il tappo della vasca da bagno e l’acqua stia scorrendo potentemente giù.

Ti assicuro che sto provando una stanchezza ed una leggerezza nello stesso tempo indescrivibile.

Grazie a te.

Non sai che lezione che m’hai dato tu stasera."

 lui, che ha sempre preferito la lotta alla resa, ieri ha messo il suo corpo sul tappetino e si è lasciato guidare attraverso parole di pace, attraverso movimenti dolci e respiri leggeri, ha abbandonato ogni resistenza e si è lasciato andare completamente, colpendomi di sorpresa per come ha mollato ogni resistenza. Solo un cuore aperto e ricettivo può far si che un esperienza ti entri dentro.

Lui viene dal Ju Jitsu, un arte marziale giapponese,  dove la forza dell'altro diventa la tua, e questo per me è il senso del nostro viaggio.

Ju Jitsu, vuol dire arte della flessibilità, che è il cuore di una pratica yoga.

Lui lotta sul tappeto, io  ci stendo il corpo, lui mette la testa dell'avversario sotto le sue braccia, io lotto con me stesso affinché si arrenda il mio IO.



Dagli ospedali hanno chiesto un urgente intervento dei donatori di sangue, 


Così la gente romana ha immediatamente risposto riempiendo le sale donatori di richieste e attese.

Esiste un mondo non indifferente, generoso e pieno di amore.



Prendo la macchina, le strade vuote, gli alberi in fiore, i colori della primavera in una roma silenziosa e sola, i semafori verdi, la pace in una mattinata settimanale di solito teatro di delirante traffico e stress.

Entro all'ospedale Fatebenefratelli e le infermiere mi accolgono come uno di casa, una gentilezza che fa sentire già bene prima di donare.

La sensazione di benessere che si prova nel donare qualcosa per gli altri ha una potenza unica, ti apre il cuore e proprio da quella sensazione capisci che la nostra natura è proprio la generosità e la gentilezza amorevole.

Scherziamo e ridiamo, il nuovo dottore resta sorpreso nel vedere che la mia emoglobina è sempre perfetta, pur essendo vegano.



Esco e mi godo il sole. 

Entro nei vicoli, roma è beata. 

Passo per ponte Sisto, via Giulia, arco del monte, via giubbonari..  campo de fiori.. Roma incantata e libera, come è nei suoi polmoni, nella sua nascita e nella sua storia, ribelle e aristocratica, laica e leggera, guerriera e pacifica, ricca di pietre e poesie, filosofi e viaggiatori, Pellegrini e sampietrini, amore lungo il tevere,  cupolone dall'aventino.

La cultura di una città protetta dal fiume che la bagna e dagli angeli sui ponti, senza macchine torna a respirare, a farsi vedere in tutto il suo splendore, splende la cupola dalle acque del tevere, splende il viale che porta a Testaccio, splendono le finestre e i balconi, i cancelli e i giardini, splendono gli alberi sul lungotevere, le piazze le chiese, la statua di Trilussa e le poesie di Pasquino, Trastevere e il ghetto, circo massimo e porta Portese.

Mi fermo per la storica pizza bianca di Roscioli.. 


Riprendo la macchina e torno verso casa.

La luce dei vicoli mi lascia addosso la magia di una bellezza senza tempo. 

Roma in questi giorni è una cartolina, sembra vivere in un film,
Ci ricorda di quante volte non ci siamo accorti di lei, e abbiamo continuato a calpestarla senza rispetto.

Amarla mi viene spontaneo, in questi giorni sembra ci chieda un abbraccio,

È una mamma che sopporta e perdona.

Ma soprattutto resta. 

Vecchia e bella.

Saggia e silenziosa.

Antica e sempre la stessa. 

Cambiano i tempi,

Resta intatta la sua eterna bellezza. 

Torneremo a splendere. 

Insieme a lei.



Torno nel cortile, incontro massi e ridiamo di questi strani giorni che ci stanno aprendo gli occhi e il cuore.



Tutto quello vuoi, tutto quello che sogni, tutto quello che aspetti.. è nel tuo cuore. 

Tutto quello che vuoi..  

SEI TU.



















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