Destinazione Paradiso.

Non c'è una strada verso la pace. La pace è la strada.

Cosa ci mancherà di questo periodo in casa, tra le mura, costretti a stare con noi stessi?

Le persone che incontro nel quartiere mi chiedono perché non sono partito quest'anno.

È il primo anno dal 2010 che resto in italia. Non posso nascondere che mi manca guardare dall'alto di un aereo il mare di Roma e il poi lasciare  la testa sognante sul cuscino.



Ogni volta che arrivo a destinazione resto sempre ad ammirare il ritmo dei viaggiatori, i negozi di souvernir mi ricordano che sono in partenza.

Gli aeroporti sono lo specchio della libertà. Non c'è altro posto che racchiuda meglio il senso di  scoperta e il senso della vita.

Ogni volta che francesco mi lascia a Fiumicino lui sa sempre che sto tornando a casa, quando inizio un viaggio.

E appena entro,  Mentre vedo la scritta Partenze, sento il sapore di casa.

" c'è un mondo che va avanti anche se.. "

Un viaggio può insegnarti a continuare anche quando torni.

15 giorni per arrivare a Santiago di Compostela sono stati lunghi quanto un anno; ogni giorno le esperienze sono sempre nuove e ricche di insegnamenti.


Solo 15 giorni possono significare un'enormità, sono ricchezza infinita, 24 ore sono vita straordinaria dentro un abitudine ordinaria.

Lasciamo passare 15 giorni come se niente fosse, come se tutti i giorni fossero uguali, non succede mai niente, il lunedì è uguale al martedì, il mercoledì è lo stesso della settimana scorsa, cambia solo il numero sul calendario.

Aspettiamo che arrivi l'estate per vivere in vacanza e poi il resto dell'anno lasciamo che sia solita routine.

In un giorno invece, possiamo avere pensieri nuovi, diversi da ieri, perché noi siamo diversi da ieri, anche se crediamo di essere sempre uguali. Possiamo avere idee, ogni giorno fare una cosa nuova, un incontro nuovo, conoscere una parola nuova, una storia nuova, un cibo nuovo, scoprire una strada, un libro, un palazzo, un prato, un nuovo insegnamento, qualcuno da abbracciare, un altro da aiutare, altri da chiamare, un fumetto per ridere, un brano nuovo, un'artista che non conoscevamo, un documentario, un film, una conferenza,  Una foto per sedersi accanto alla gioia. Ogni giorno è diverso, unico, speciale, come noi.

È bello viaggiare come poche altre cose al mondo; per me è vivere, conoscere, esplorare, scoprire e scoprirsi.

Ma ci sono momenti in cui il viaggiatore sente il bisogno di stare fermo per ammirare la vita che ha sempre rincorso per trovarla più speciale di prima. La vita è speciale cosi com'è, in questo momento, ovunque siamo.

Una mia amica mi ha consolato dicendo che in un momento così avrei avuto difficoltà trovandomi all'estero, ho risposto che avrei avuto la scusa per non tornare.😀

Penso che sia segno di crescita saper star fermi, se il viaggio diventa una forma di attaccamento ci porta a muoversi con ossessione senza mai trovare pace.

La bellezza è nel colore che diamo alle cose, non nelle cose in sé.

Mi mancherà questa città silenziosa, questa tenera condivisione del disagio, il risveglio della compassione, l'attenzione verso chi ha bisogno, il senso di fratellanza che è poi il cuore di ogni nostra esistenza.

Si può stare seduti, sdraiati su un letto e bastarsi, farsi bastare quello che hai, accogliere i giorni in cui puoi viaggiare e i giorni in non puoi.

Il paradiso giace radioso nel profondo di noi stessi, l'amore che scopriamo dentro ci fa vedere le cose con occhi nuovi. Ciò che ti insegna il viaggio è proprio questo: avere nuovi occhi.

Non è mai la destinazione il traguardo per la felicità, ma la felicità stessa.

È il viaggio che ci apre le porte alla conoscenza, non il luogo di arrivo.

Possiamo proteggere un amore soffiando sopra le paure e le resistenze. Possiamo curare il nostro cuore accogliendo un dolore e farlo sbocciare come un fiore,farlo trasformare in amore.

Salviamo le nostre vite quando prendiamo una lacrima dell'altro e la mettiamo dentro i nostri occhi. Farsi carico di un dolore
Non c'è una strada verso la pace. La pace è la strada.

Cosa ci mancherà di questo periodo in casa, tra le mura, costretti a stare con noi stessi?

Le persone che incontro nel quartiere mi chiedono perché non sono partito quest'anno.

È il primo anno dal 2010 che resto in italia. Non posso nascondere che mi manca guardare dall'alto di un aereo il mare di Roma e il poi lasciare  la testa sognante sul cuscino.

Ogni volta che arrivo a destinazione resto sempre ad ammirare il ritmo dei viaggiatori, i negozi di souvernir mi ricordano che sono in partenza.

Gli aeroporti sono lo specchio della libertà. Non c'è altro posto che racchiuda meglio il senso di  scoperta e il senso della vita.

Ogni volta che francesco mi lascia a Fiumicino lui sa sempre che sto tornando a casa, quando inizio un viaggio.

E appena entro,  Mentre vedo la scritta Partenze, sento il sapore di casa.

" c'è un mondo che va avanti anche se.. "

Un viaggio può insegnarti a continuare anche quando torni.

15 giorni per arrivare a Santiago di Compostela sono stati lunghi quanto un anno; ogni giorno le esperienze sono sempre nuove e ricche di insegnamenti.


Solo 15 giorni possono significare un'enormità, sono ricchezza infinita, 24 ore sono vita straordinaria dentro un abitudine ordinaria.

Lasciamo passare 15 giorni come se niente fosse, come se tutti i giorni fossero uguali, non succede mai niente, il lunedì è uguale al martedì, il mercoledì è lo stesso della settimana scorsa, cambia solo il numero sul calendario.

Aspettiamo che arrivi l'estate per vivere in vacanza e poi il resto dell'anno lasciamo che sia solita routine.

In un giorno invece, possiamo avere pensieri nuovi, diversi da ieri, perché noi siamo diversi da ieri, anche se crediamo di essere sempre uguali. Possiamo avere idee, ogni giorno fare una cosa nuova, un incontro nuovo, conoscere una parola nuova, una storia nuova, un cibo nuovo, scoprire una strada, un libro, un palazzo, un prato, un nuovo insegnamento, qualcuno da abbracciare, un altro da aiutare, altri da chiamare, un fumetto per ridere, un brano nuovo, un'artista che non conoscevamo, un documentario, un film, una conferenza,  Una foto per sedersi accanto alla gioia. Ogni giorno è diverso, unico, speciale, come noi.

È bello viaggiare come poche altre cose al mondo; per me è vivere, conoscere, esplorare, scoprire e scoprirsi.

Ma ci sono momenti in cui il viaggiatore sente il bisogno di stare fermo per ammirare la vita che ha sempre rincorso per trovarla più speciale di prima. La vita è speciale cosi com'è, in questo momento, ovunque siamo.

Una mia amica mi ha consolato dicendo che in un momento così avrei avuto difficoltà trovandomi all'estero, ho risposto che avrei avuto la scusa per non tornare.😀

Penso che sia segno di crescita saper star fermi, se il viaggio diventa una forma di attaccamento ci porta a muoversi con ossessione senza mai trovare pace.

La bellezza è nel colore che diamo alle cose, non nelle cose in sé.

Mi mancherà questa città silenziosa, questa tenera condivisione del disagio, il risveglio della compassione, l'attenzione verso chi ha bisogno, il senso di fratellanza che è poi il cuore di ogni nostra esistenza.

Si può stare seduti, sdraiati su un letto e bastarsi, farsi bastare quello che hai, accogliere i giorni in cui puoi viaggiare e i giorni in non puoi.

Il paradiso giace radioso nel profondo di noi stessi, l'amore che scopriamo dentro ci fa vedere le cose con occhi nuovi. Ciò che ti insegna il viaggio è proprio questo: avere nuovi occhi.

Non è mai la destinazione il traguardo per la felicità, ma la felicità stessa.

È il viaggio che ci apre le porte alla conoscenza, non il luogo di arrivo.

Possiamo proteggere un amore soffiando sopra le paure e le resistenze. Possiamo curare il nostro cuore accogliendo un dolore e farlo sbocciare come un fiore,farlo trasformare in amore.

Salviamo le nostre vite quando prendiamo una lacrima dell'altro e la mettiamo dentro i nostri occhi. Farsi carico di un dolore
per garantire eterna felicità all'altro è il più possibile grande e bello dei viaggi che possiamo intraprendere.

Vivere vuol dire amare.

Amare vuol dire non morire mai.



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